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Morte per ideologia (New York Times 14 ottobre 2012)

 

Death By Ideology

By PAUL KRUGMAN
Published: October 14, 2012

 

Mitt Romney doesn’t see dead people. But that’s only because he doesn’t want to see them; if he did, he’d have to acknowledge the ugly reality of what will happen if he and Paul Ryan get their way on health care.

Last week, speaking to The Columbus Dispatch, Mr. Romney declared that nobody in America dies because he or she is uninsured: “We don’t have people that become ill, who die in their apartment because they don’t have insurance.” This followed on an earlier remark by Mr. Romney — echoing an infamous statement by none other than George W. Bush — in which he insisted that emergency rooms provide essential health care to the uninsured.

 

These are remarkable statements. They clearly demonstrate that Mr. Romney has no idea what life (and death) are like for those less fortunate than himself.

Even the idea that everyone gets urgent care when needed from emergency rooms is false. Yes, hospitals are required by law to treat people in dire need, whether or not they can pay. But that care isn’t free — on the contrary, if you go to an emergency room you will be billed, and the size of that bill can be shockingly high. Some people can’t or won’t pay, but fear of huge bills can deter the uninsured from visiting the emergency room even when they should. And sometimes they die as a result.

 

More important, going to the emergency room when you’re very sick is no substitute for regular care, especially if you have chronic health problems. When such problems are left untreated — as they often are among uninsured Americans — a trip to the emergency room can all too easily come too late to save a life.

So the reality, to which Mr. Romney is somehow blind, is that many people in America really do die every year because they don’t have health insurance.

How many deaths are we talking about? That’s not an easy question to answer, and conservatives love to cite the handful of studies that fail to find clear evidence that insurance saves lives. The overwhelming evidence, however, is that insurance is indeed a lifesaver, and lack of insurance a killer. For example, states that expand their Medicaid coverage, and hence provide health insurance to more people, consistently show a significant drop in mortality compared with neighboring states that don’t expand coverage.

 

And surely the fact that the United States is the only major advanced nation without some form of universal health care is at least part of the reason life expectancy is much lower in America than in Canada or Western Europe.

 

So there’s no real question that lack of insurance is responsible for thousands, and probably tens of thousands, of excess deaths of Americans each year. But that’s not a fact Mr. Romney wants to admit, because he and his running mate want to repeal Obamacare and slash funding for Medicaid — actions that would take insurance away from some 45 million nonelderly Americans, causing thousands of people to suffer premature death. And their longer-term plans to convert Medicare into Vouchercare would deprive many seniors of adequate coverage, too, leading to still more unnecessary mortality.

 

Oh, about the voucher thing: In his debate with Vice President Biden, Mr. Ryan was actually the first one to mention vouchers, attempting to rule the term out of bounds. Indeed, it’s apparently the party line on the right that anyone using the word “voucher” to describe a health policy in which you’re given a fixed sum to apply to health insurance is a liar, not to mention a big meanie.

 

Among the lying liars, then, is the guy who, in 2009, described the Ryan plan as a matter of “converting Medicare into a defined contribution sort of voucher system.” Oh, wait — that was Paul Ryan himself.

 

And what if the vouchers — for that’s what they are — turned out not to be large enough to pay for adequate insurance? Then those who couldn’t afford to top up the vouchers sufficiently — a group that would include many, and probably most, older Americans — would be left with inadequate insurance, insurance that exposed them to severe financial hardship if they got sick, sometimes left them unable to afford crucial care, and yes, sometimes led to their early death.

 

 

So let’s be brutally honest here. The Romney-Ryan position on health care is that many millions of Americans must be denied health insurance, and millions more deprived of the security Medicare now provides, in order to save money. At the same time, of course, Mr. Romney and Mr. Ryan are proposing trillions of dollars in tax cuts for the wealthy. So a literal description of their plan is that they want to expose many Americans to financial insecurity, and let some of them die, so that a handful of already wealthy people can have a higher after-tax income.

 

It’s not a pretty picture — and you can see why Mr. Romney chooses not to see it.

 

Morte per ideologia, di Paul Krugman

New York Times 14 ottobre

 

Mitt Romney non vede gente morire. Ma questo dipende solo dal fatto che non vuol vederla; se lo facesse, dovrebbe riconoscere il brutto spettacolo al quale ci ritroveremo, se Paul Ryan e lui vanno avanti sulla loro strada sulla assistenza sanitaria.

La scorsa settimana, parlando a The Columbus Dispatch [1] il signor Romney ha dichiarato che nessun uomo o donna in America muore perché privo di assicurazione: “Non ci sono persone che si ammalano e muoiono nel loro domicilio perché non hanno l’assicurazione sanitaria”. Questa osservazione faceva seguito ad un’altra precedente – che aveva echeggiato un famigerato discorso niente di meno che di George W. Bush – con la quale aveva ribadito che nelle sale del pronto soccorso si fornisce l’assistenza sanitaria essenziale per i non assicurati.

Si tratta di dichiarazioni importanti. Dimostrano che il signor Romney non ha un’idea di quale sia la vita (e la morte) di coloro che sono meno fortunati di lui.

Anche l’idea secondo la quale tutti ottengono una rapida assistenza al pronto soccorso quando è necessaria, è falsa.  E’ vero, agli ospedali è prescritto per legge di trattare le persone in condizioni disperate, che possano o meno pagare. Ma quella assistenza non è gratuita – al contrario, se andate in un pronto soccorso vi viene rimesso il conto, e le dimensioni di quel conto possono essere scandalosamente alte. Alcuni non possono o non vogliono pagare, ma il timore di conti salati può scoraggiare i non assicurati dal presentarsi al pronto soccorso anche quando dovrebbero. E talvolta crepano, di conseguenza.

 

Ancora più importante, andare al pronto soccorso quando siete ammalati non sostituisce una assistenza regolare, in special modo se avete problemi di salute cronici. Quando tali problemi vengono trascurati – come essi sono spesso tra gli americani sprovvisti di assicurazione – un viaggio al pronto soccorso è molto facile che risulti tardivo per salvare una vita.

Dunque la realtà, verso la quale Romney è cieco, è che molte persone in America muoiono per davvero ogni anno perché non hanno l’assicurazione sanitaria.

Di quante morti stiamo parlando? Non è una domanda alla quale si possa rispondere facilmente, è i conservatori amano citare la manciata di ricerche che non trovano alcuna chiara prova del fatto che l’assicurazione salvi vite umane.  E’ assolutamente evidente, tuttavia, che la assicurazione è un salvavita, e che di  mancanza di assicurazione  si muore. Ad esempio, gli Stati che ampliano la loro copertura sanitaria tramite Medicaid, e di conseguenza forniscono assicurazione sanitaria ad un numero superiore di persone, mostrano costantemente una significativa caduta nella mortalità a confronto con gli Stati vicini che non ampliano la copertura.

Ed è certo che il fatto che gli Stati Uniti siano l’unica importante nazione avanzata senza alcuna forma di assistenza sanitaria universale è almeno in parte la ragione per la quale l’aspettativa di vita è più bassa che non in Canada e nell’Europa Occidentale.

Non c’è, dunque, da interrogarsi sul fatto che, ogni anno, la mancanza di assicurazione sia responsabile per migliaia, e probabilmente per decine di migliaia, di americani che muoiono in eccesso. Ma quello è un fatto che Romney non vuole ammettere, perché lui ed il suo candidato alla vicepresidenza intendono abrogare la riforma di Obama e far precipitare i finanziamenti per Medicaid – iniziative che priverebbero dell’assicurazione qualcosa come 45 milioni di americani non anziani, costringendo migliaia di persone ad una morte prematura. Ed i loro programmi a lungo termine di conversione di Medicare in Vouchercare [2] , priverebbero anche molti anziani di una adeguata copertura, aumentando ancora i casi di morti evitabili.

Infine, a proposito della faccenda dei vouchers: nel suo dibattito con il Vice Presidente Biden,  Ryan è stato effettivamente il primo a menzionare i vouchers, nel tentativo di far escludere quel termine dai limiti consentiti. In effetti, sembra che a destra la linea del Partito sia quella per la quale chiunque adoperi la parola “voucher” per descrivere una politica sanitaria nella quale si ha a disposizione una somma definita da destinare alla assicurazione sanitaria, è un bugiardo, per non dire un personaggio meschino.

Tra i bugiardi incalliti, dunque, c’è anche quell’individuo che nel 2009, descrisse il piano di Ryan come una faccenda per la quale “Medicare viene convertito in un sorta di contributo fisso, ovvero un sistema voucher”. Oh, ma un momento … quell’individuo era Paul Ryan stesso!

E cosa accadrebbe se i vouchers – qualunque cosa essi siano – si scoprisse che non sono grandi abbastanza per pagare una assicurazione adeguata? In quel caso, coloro che non potevano permettersi di innalzare a sufficienza quei buoni – un gruppo che comprende molti anziani, probabilmente la maggior parte – sarebbero lasciati senza adeguata assicurazione, quella assicurazione che li ha costretti a pesanti difficoltà finanziarie ogni volta che si sono ammalati, che talvolta li ha lasciati nell’impossibilità di sostenere cure fondamentali, e che qualche volta, per davvero, finirebbe per condurli a una morte precoce.

Lasciatemi, dunque, essere onesto fino alla brutalità. La posizione di Romney e Ryan sulla assistenza sanitaria è che a molti milioni di americani la assicurazione sulle malattie può essere negata, e che altri milioni possono essere privati della sicurezza che oggi Medicare gli garantisce, allo scopo di risparmiare soldi. Allo stesso tempo, come è evidente, Romney e Ryan stanno proponendo migliaia di miliardi di dollari di sgravi fiscali per i più ricchi. Dunque, una descrizione letterale del loro programma e che essi intendono lasciare milioni di americani nell’insicurezza finanziaria, e lasciarne morire una parte, in modo tale che una manciata di persone già ricche possano avere un reddito superiore dopo le tasse.

Non è una bella immagine – e potete capire perché Romney preferisca non vederla.

   



[1] Giornale di Columbus, la capitale dell Ohio, Stato strategico nelle presidenziali di novembre.

[2] Ovvero, un sistema di assistenza basato su “buoni” da consumare in farmaci e cure, salvo il problema che si esauriranno rapidamente.

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