January 25, 2013, 10:54 am
Felix Salmon has been converted to the cult of the self-driving car; indeed, this is starting to look like a real thing. And I’m impressed.
By and large, I’m in the camp of those disillusioned about technology — mainly, I think, because the future isn’t what it used to be. A case in point is Herman Kahn’s The Year 2000, a 1967 exercise in forecasting that offered a convenient list of “very likely” technological developments. When 2000 actually did roll around, the striking thing was how over-optimistic the list was: Kahn foresaw most things that actually did happen, but also many things that didn’t (and still haven’t). And economic growth fell far short of his expectations.
But driverless cars break the pattern: even Kahn’s list of “less likely” possibilities only mentioned automated highways, not city streets, which is where we will apparently be in the quite near future. And we’re also seeing a break with the pattern in which IT let’s you do great things in the virtual world, like share funny videos of cats, without having much impact on our physical lives; letting the robot drive while I, um, look at cat videos is a big change.
This could really change the whole way we live.
Mamma guarda, va senza mani (umane)!
Felix Salmon si è convertito al culto dell’auto che si guida da sola; in effetti, questa sta cominciando a sembrare una cosa reale. Ne sono impressionato.
In generale, appartengo al campo di coloro che sono delusi dalla tecnologia – principalmente, credo, perché il futuro non è quello che si riteneva. Un esempio a proposito è “L’anno 2000” di Herman Kahn, un esercizio di previsioni del 1967 che presentava una utile lista di sviluppi tecnologici “molto probabili”. Quando il 2000 effettivamente transitò, la cosa impressionante fu come la lista fosse stata ottimistica: una gran parte delle cose che Kahn aveva previsto in effetti c’erano state, ma molte anche erano quelle che non erano apparse (né lo sono ancora). E la crescita economica è stata assai minore delle sue aspettative.
Ma le macchine senza guidatore costituiscono una svolta: persino la lista di Kahn delle “meno probabili” cose possibili faceva menzione delle autostrade automatizzate, ma non delle strade cittadine, che è il luogo dove sembra appariranno in un futuro abbastanza vicino. E stiamo anche assistendo ad una svolta dello schema secondo il quale la Tecnologia dell’Informazione ci avrebbe consentito grandi cose nel mondo virtuale, senza avere un particolare impatto sulla nostra vita fisica, come partecipare a buffi filmini di gatti: permettere ad un robot di guidare la macchina mentre state, diciamo così, guardando un filmato di gatti è un grande cambiamento.
Potrebbe davvero cambiare l’intero modo in cui viviamo.
By mm
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