Blog di Krugman

Quello che abbiamo in meno (26 gennaio 2013)

 

January 26, 2013, 8:57 am

What We Have Less Of

Matthew Yglesias asks a very good question — but I have a pretty good answer.

Yglesias asks, if the middle class is under pressure, what exactly is it that ordinary American families have less of (or rather, had less of before the Great Recession struck). After all, people do seem to have more stuff.

But one important answer is, they have less time — specifically less family time.

Here’s one estimate (pdf):

giu 23 14

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Now, you might be tempted to say that something like this was bound to happen along with social changes that led to more women in the paid working force. But the sharp increase in total hours worked per family didn’t have to happen; more female labor force participation could have been offset by shorter working hours. In fact, that’s exactly what did happen in Europe; at this point major European nations, France in particular, have fully matched the US in employment rates for both male and female prime-age adults:

giu 23 15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

But the Europeans have steadily reduced working hours as labor force participation rises, so that they have not seen an equivalent loss of family time. From the Total Economy Database:

giu 23 16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

So what we have is a situation in which American families have more stuff, but they have managed to afford that stuff only by being two-income families, with ever less family time — unlike their European counterparts, who have gained in shorter hours and vacations what they lost in stay-at-home wives.

It’s not hard to think of reasons for this divergence; many of them come down to sharply rising inequality and the rat race this inequality creates. More on that in later posts.

 

Quello che abbiamo in meno

 

Matthew Yglesias pone una bella domanda – ma io ho una risposta abbastanza buona.

Yglesias chiede, se la classe media è sotto pressione, di che cosa le normali famiglie americane fanno a meno (o piuttosto, hanno fatto a meno prima che la Grande Recessione lasciasse il segno)? Dopo tutto, la gente sembra avere sempre più roba.

Ma una importante risposta è che hanno meno tempo – particolarmente meno tempo per la famiglia.

Ecco una stima (pdf) [1]:

giu 23 14

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ora, potreste essere tentati di dire che cose come questa era sicuro accadessero nel corso dei cambiamenti sociali che hanno portato una numero maggiore di donne tra le forze di lavoro pagate. Ma il brusco incremento nelle ore totali lavorate per famiglia non doveva aver luogo; una maggiore partecipazione femminile alla forza lavoro avrebbe dovuto essere bilanciata da minori ore lavorative. Di fatto, questo è esattamente quello che è accaduto in Europa; a questo punto, le principali nazioni europee, la Francia in particolare, hanno interamente pareggiato i tassi di occupazione degli Stati Uniti sia per gli uomini che per le donne adulte nella principale età lavorativa [2]:

giu 23 15

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma gli europei hanno costantemente ridotto le ore di lavoro nel mentre aumentava la partecipazione alla forza lavoro, in modo tale che non hanno conosciuto una equivalente perdita di tempo per la famiglia. Da Total Economy Database:

giu 23 16

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco che il risultato è una situazione nella quale le famiglie americane hanno più oggetti (di consumo), ma hanno operato per permettersi quelle cose solo per effetto delle famiglie con due redditi, con un tempo a disposizione per famiglia anche minore – diversamente dai loro corrispondenti europei, che hanno guadagnato in orari più corti ed in vacanze quello che hanno perso di presenza delle mogli nelle loro case.

Non è difficile capire le ragioni di questa divergenza: in gran parte derivano da una brusca crescita della ineguaglianza e dalla competizione sfrenata che questa ineguaglianza determina. Tornerò su tema in posts successivi.



[1] Per una lettura del diagramma: sulle ascisse gli anni, dal 1950 al 2005; sulle ordinate il tempo occupato medio settimanale in ore; la linea superiore ininterrotta indica le ore media per settimana degli uomini sposati, l’altra delle donne sposate. Dal loro complesso si intuisce che le ore complessive di lavoro medio settimanale delle famiglie americane sono aumentate.

[2] Secondo le statistiche statunitensi, la “prime-age” è l’età lavorativa che va di 25 ai 54 anni. Krugman più volte ha chiarito di considerarla come il dato occupazionale più significativo, in quanto esclude per definizione gli effetti particolari della demografia che possono interessare le classi più giovani e più anziane della popolazione.

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