Blog di Krugman

Idee scarafaggio (2 febbraio 2013)

 

February 2, 2013, 9:01 am

Cockroach Ideas

Three decades ago, when I went off for my year in the U.S. government, an old hand explained to me the nature of the job: it was mostly about fighting bad ideas. And these bad ideas, he went on to explain, were like cockroaches: no matter how many times you flush them down the toilet, they keep coming back.

Lovely image, isn’t it? But I’m feeling a bit grumpy this morning, and have been noticing a lot of cockroaches lately.

Thursday night I gave a book talk at the Chicago Council on Global Affairs, which was actually a lovely event. But sure enough, there were people in the audience insisting that Barney Frank, as part of a powerless minority in the House, nonetheless somehow caused the housing bubble and the whole crisis; years of careful, evidence-based refutations have made no impact at all on these people. Although I have to admit that I’m a bad person; after one questioner finished his peroration with “Am I wrong?”, I did kind of enjoy saying, “Yes, you’re wrong”.

And then there’s the “Keynesians said the stimulus would fix the economy, and it didn’t, so Keynes was wrong” — Dean Baker points us to Joe Scarborough on the subject, and carefully walks us through what we knew and when we knew it. But here’s an even easier takedown: just look at what I was writing in early 2009, here and here. What part of “the Obama plan just doesn’t look adequate to the economy’s need” is so hard to understand?

To paraphrase an old line about Vietnam, sometimes it seems to me that we haven’t spent four years discussing the response to economic crisis; we’ve spent one year discussing the crisis, four times, with the discussion starting up each year as if nobody can remember or learn from what went before, and with constant repetition of the same old errors and fallacies.

Sometimes I get comments from people accusing me of repeating myself in the column; no doubt I do make the same arguments multiple times. But that’s because people keep forgetting!

OK, rant for the morning over.

 

Idee scarafaggio

 

Tre decenni orsono, quando andai un anno nel Governo degli Stati Uniti [1], una persona esperta mi  spiegò la natura del lavoro: dovevamo soprattutto combattere le idee sbagliate. E queste idee sbagliate, mi spiegava, sono come gli scarafaggi: non conta quante volte quante volte li scaricate nella toilette, essi continuano a tornare indietro.

Immagine amabile, non è vero? Ma questa mattina sono un po’ scontroso, e di recente vengo accorgendomi di una gran quantità di scarafaggi.

Giovedì notte ho presentato un libro al Chicago Council of Global Affairs, ed in effetti è stato un evento piacevole. Ma è anche vero che c’erano individui nel pubblico che insistevano che Barney Frank [2], come componente di una minoranza senza potere alla Camera, nondimeno in qualche modo aveva provocato la bolla immobiliare e l’intera crisi; anni di confutazioni scrupolose  e basate sui fatti non avevano smosso per niente queste persone. Anche se devo ammettere  di essere un pessimo individuo: dopo che un intervenuto aveva terminato il suo comizio con un “Mi sbaglio?”, ho goduto assai nel rispondere “Si, si sbaglia!”.

E c’è poi anche la storiella “i-keynesiani-dissero-che-lo-stimulus-avrebbe-sanato-l’economia-mentre-non-l’ha-fatto-dunque-Keynes-aveva-torto”   – Dean Baker ci rinvia a Joe Scarborough su tale tema, e scrupolosamente ci guida (nella risposta) su quello che sapevamo e su come lo sapevamo. Ma ecco alcune note persino più semplici: si veda semplicemente cosa scrivevo agli inizi del 2009 in queste due connessioni. Che cosa, nella frase “il piano di Obama non pare adeguato ai bisogni dell’economia”, è così difficile da comprendere?

Per parafrasare un vecchio verso sul Vietnam, qualche volta mi sembra che non abbiamo passato quattro anni a discutere la risposta alla crisi economica; abbiamo passato un anno a discutere la crisi, per quattro volte di fila, con la discussione che ogni anno ricominciava come se nessuno potesse ricordare ed imparare da quello che c’era stato in precedenza, e con la costante ripetizione dei medesimi errori e delle stesse falsità.

Qualche volta ricevo commenti da persone che mi accusano di ripetermi nei miei articoli; non c’è dubbio che avanzo molte volte gli stessi argomenti. Ma dipende dal fatto che la gente continua a dimenticarsene.

Va bene, una filippica per una mattinata passata.



[1] Da giovane, Krugman passò un periodo di tempo come consulente della amministrazione Reagan

[2] E’ il nome di un deputato progressista a lungo preso di mira dai Repubblicani per il suo impegno sul tema dei mutui per la prima casa, sino a presentarlo assai paradossalmente come il responsabile dei mutui facili delle agenzie parapubbliche (Fannie&Freddie) e, a cascata, della crisi finanziaria più in generale. E’ possibile che tale accanimento sia dipeso anche dal fatto che il Frank è stato il primo omosessuale dichiarato del Congresso americano.

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