Blog di Krugman

Dieci anni dopo (16 marzo 2013)

 

March 16, 2013, 5:53 pm

Ten Years Later

Anniversaries of important events generally lead to a spate of articles and news reports looking back at those events. It’s not exactly irrational: the date can serve as a kind of focal point, in which articles that could have been written at any time can be published in the expectation that other pieces on the same subject will be published at the same time, raising the story to prominence.

And there’s a very big anniversary coming up next week — the start of the Iraq war. So why does there seem to be so little coverage?

Well, it’s not hard to think of a reason: a lot of people behaved badly in the runup to that war, and many though not all people in the news media behaved especially badly.

It’s hard now to recall the atmosphere of the time, but there was both an overpowering force of conventional wisdom — all the Very Serious People were for war, don’t you know, and if you were against you were by definition flaky — and a strong current of fear. To come out against the war, let alone to suggest that the Bush administration was deliberately misleading the nation into war, looked all too likely to be a career-ending stance. And there were all too few profiles in courage.

The war, then, was a big test — a test of your ability to cut through a fog of propaganda, but also a test of your moral and to some extent personal courage. And a lot of people in the media failed.

Am I wrong to think that this is one reason this tenth anniversary isn’t getting more play?

 

Dieci anni dopo

 

Gli anniversari di eventi importanti generalmente provocano un a grande quantità di articoli e di resoconti giornalistici che ricordano quei fatti. Non è necessariamente irrazionale: la data può servire come una sorta di punto focale, per il quale gli articoli che avrebbero potuto essere scritti in ogni momento posso essere pubblicati immaginando che altri usciranno contemporaneamente, dando rilievo al racconto.

E c’è un anniversario davvero importante atteso per la prossima settimana – l’avvio della guerra in Iraq. Perché dunque non sembra esserci quella attenzione?

Ebbene, non è difficile immaginare una ragione: una bel po’ di persone si comportarono pessimamente alla vigilia di quella guerra, e in particolare molti, seppure non tutti, si comportarono male nei media.

Non è facile oggi ricordare l’atmosfera di quel periodo, ma ci fu sia una sovrabbondante concentrazione di conformismo – tutte le Persone Molto Serie, vi ricordate, erano a favore della guerra, e se eravate contrari eravate un pazzo per definizione – che una forte componente di paura. Prender posizione contro la guerra, per non dire affermare che la amministrazione Bush stava deliberatamente ingannando la nazione sulla guerra, pareva sin troppo come un atteggiamento per farla finita con la propria carriera. E ci furono ben pochi casi di coraggio.

La guerra, dunque, fu un test importante – un test della vostra capacità di fendere le nebbie della propaganda, ma anche un test del vostro coraggio morale e, in un qualche misura, personale. E un gran numero di persone, nei media, non superarono la prova.

Mi sto sbagliando se penso che questa è una ragione per la quale questo decimo anniversario non sta avendo maggiore attenzione?

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