Adele Stan transcribes some remarks I made yesterday about communicating progressive economic ideas; as always, it’s distressing to see how disjointed my actual speech is, but I think I do get a point across.
I’d like to say a bit more about the use of vivid language in economic discourse. Partly I use striking and sarcastic metaphors to break through the complacency of officials. But I also, more broadly, have an Orwellian purpose — as in George Orwell’s Politics and the English Language, which everyone should read.
There are many fine things in that Orwell essay, but the section that has influenced me most is the one in which he takes a famous passage from the King James Bible and renders it in official-speak. The original:
I returned and saw under the sun, that the race is not to the swift, nor the battle to the strong, neither yet bread to the wise, nor yet riches to men of understanding, nor yet favour to men of skill; but time and chance happeneth to them all.
The rewritten version is
Objective considerations of contemporary phenomena compel the conclusion that success or failure in competitive activities exhibits no tendency to be commensurate with innate capacity, but that a considerable element of the unpredictable must invariably be taken into account.
As Orwell said, the original isn’t just pithier and punchier; it contains vivid metaphors that convey the sense far better than just laying out the argument. Similarly, in reverse, rather than refer to
an economic view that has unfortunately retained considerable influence, possibly because it has a political appeal to some parties, despite extensive empirical evidence that appears to refute the proposition
why not just refer to it as a “zombie idea”? It’s not just shorter, it conveys the sense of what is happening much better — and it places the idea in question in the context of other zombie ideas.
Now, of course, some people get offended when you refer to their ideas as zombies. But if you’re worried about giving offense, you should be an official spokesperson, not an independent commentator.
George Orwell e gli Zombi
Adele Stan ha trascritto alcune osservazioni che ho fatto ieri a proposito della comunicazione delle idee economiche progressiste [1]; come sempre, è penoso constatare quanto il mio effettivo parlare sia sconnesso, ma penso proprio di spiegare un punto.
Mi piacerebbe parlare di più sull’uso di un linguaggio vivido nel discorso economico. In parte io uso metafore impressionanti e sarcastiche per demolire l’autocompiacimento dei burocrati. Ma, più in generale, il mio è anche un proposito orwelliano – quale si può trovare in La politica e la lingua inglese di George Orwell, che ognuno dovrebbe leggere.
Ci sono molte cose in quel saggio di Orwell, ma il capitolo che mi ha influenzato in modo particolare è quello nel quale egli esamina un famoso passaggio della Bibbia di Re Giacomo [2] e la riproduce in un linguaggio ufficiale. L’originale:
“Tornai e vidi sotto li sole che la corsa non è per gli agili, né la battaglia per i valorosi, e neppure il pane per i savi, o le ricchezze per gli intelligenti, e neanche il favore va ai più capaci; giacché per ognuno sono il tempo e le circostanze che decidono di quanto accade.”
La versione riscritta è:
“Considerazioni obbiettive sui fenomeni contemporanei portano a concludere che il successo o il fallimento nelle competizioni non mostra alcuna tendenza ad essere proporzionato ad innata capacità, e si deve piuttosto mettere invariabilmente nel conto un aspetto rilevante di imprevedibilità,”
Come disse Orwell, l’originale non è soltanto più conciso e più intenso; esso contiene metafore vivide che comunicano il senso di gran lunga meglio che la mera esposizione dell’argomento. In modo simile, in senso inverso, piuttosto che esprimersi con:
“un punto di vista economico che sfortunatamente ha mantenuto una influenza considerevole, probabilmente a causa del fatto che possiede una attrattiva per qualche partito, a dispetto di una vasta esperienza empirica che sembra confutare il concetto …”
Perché non esprimere tutto ciò come una “idea zombie”? Non solo è più corto, trasmette anche molto meglio il senso di quanto sta accadendo – e colloca l’idea in questione nel contesto di altre idee zombie.
Ora, naturalmente alcune persone si offendono quando vi riferite alle loro idee come zombie. Ma se vi preoccupate di offendere, dovreste fare il portavoce ufficiale, non il commentatore indipendente.
[1] E’ il resoconto di una iniziativa ospitata da leader del sindacato AFL-CIO Richard Trumka, alla quale Krugman ha partecipato.
[2] La frase proviene dalla Bibbia di re Giacomo (King James Version, KJV, come è conosciuta principalmente negli USA), o Versione Autorizzata (Authorized Version, come è conosciuta principalmente nel Regno Unito), è la traduzione della Bibbia in inglese per eccellenza. Commissionata dal re inglese Giacomo I e pubblicata nel 1611, rappresenta la versione ufficiale (o autorizzata) della Chiesa anglicana. (per la traduzione mi sono un po’ arrangiato, sia nel caso della Bibbia che il quello della traduzione orwelliana …)
By mm
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