March 8, 2013, 5:01 pm
OK, I guess I have to say something about this Sachs and Scarborough piece. Let’s do it by numbers.
1. I’m actually flattered. According to JoScar, I’m a marginal figure with whom nobody agrees; and of course I have no powerful institutions backing me, no billionaires with a variety of front organizations to disseminate my views, and I’m espousing a view that most insiders find anathema. Yet he has to write column after column, spend what at this point must be hours of his show, denouncing and trying to refute my position. I guess I must have some secret power that he needs to defeat; maybe the secret power of actually, you know, having the facts on my side.
2. As Kevin Drum points out, when I debated JoScar he waved away all my arguments for more spending now by claiming that he’s for it too; once he doesn’t have me there to keep him on track, he’s back to denouncing spending. I mean, now he says that he was against spending even during the worst of the crisis. That, it seems to me, is a much more consequential and indefensible inconsistency than me having wanted to pay down debt in 1997.
3. I can’t believe they’re rolling out the old line that “we did stimulus and the economy is still weak” line. We did a bit of stimulus, but many people — me in particular — warned from the beginning that it was inadequate. If you want a real experiment in the effects of government spending, you want to look at Europe’s austerity programs, where the relationship between austerity as a share of GDP and GDP growth (from 2008 to 2010) is overwhelmingly clear:
Somehow, none of this evidence gets mentioned or even considered.
4. Shame on both authors for making a big deal of the CBO’s projection of rising interest payments as a share of GDP. The CBO projects a flat ratio of debt to GDP; all of the projected rise is due to an expected rise in interest rates as the economy recovers. Deficits have nothing to do with it — and no conceivable austerity program in the next few years could make more than a marginal difference.
5. I don’t know what’s happened to Jeff Sachs. He’s been critical of “crude Keynesianism” throughout this crisis, without ever explaining what’s crude about viewing a huge slump in aggregate demand through a Keynesian lens. So his position has been a mystery. But now — playing wingman to Joe Scarborough? Really?
Penso sia una specie di complimento
Si, penso di dover dire qualcosa su questo articolo di Sachs e Scarborough. Lasciate che lo faccia con i numeri.
1 – Sono effettivamente lusingato. Secondo Joscar io sono un figura marginale, con la quale nessuno è d’accordo; e naturalmente non ho alcuna potente istituzione che mi sostiene, non ho miliardari con una varietà di organizzazioni di facciata per diffondere le mie opinioni, e sto abbracciando un punto di vista che la gran parte degli addetti ai lavori giudica una bestemmia. Tuttavia egli deve scrivere una articolo dietro l’altro, consumare quelle che a questo punto devono essere ore del suo programma, per denunciare e cercare di confutare la mia posizione. Penso che debbo avere qualche segreto potere che lui ha bisogno di sconfiggere; forse il potere segreto, sapete, di avere in effetti i fatti dalla mia parte.
2 – Come indica Kevin Drum, quando ho partecipato al dibattito con Joscar, egli schivò tutti i miei argomenti per una maggiore spesa pubblica in questo momento, sostenendo di essere anch’egli a favore; appena non mi ha dintorno, torna a denunciare la spesa pubblica. Voglio dire, ora dice che era contro la spesa pubblica anche durante il momento peggiore della crisi. Questa, mi pare, è un incoerenza molto più significativa ed indifendibile del fatto che io volevo ridurre il debito nel 1997.
3 – Non posso credere che stiano rigirando la vecchia solfa del “abbiamo avuto le misure di sostegno e l’economia è ancora debole”. Noi abbiamo avuto un po’ di stimolo, ma molte persone – io in particolare – misero in guardia dall’inizio che era inadeguato. Se volete un esperimento reale sugli effetti della spesa pubblica, dovete guardare ai programmi europei di austerità, dove la relazione tra austerità come percentuale del PIL e crescita del PIL (dal 2008 al 2010) è completamente chiara:
Come che sia, nessuna di queste prove viene menzionata e neppure considerata.
4 – Entrambi gli autori dell’articolo dovrebbero vergognarsi per aver segnalato come una cosa importante la previsione del CBO di una crescita dei pagamenti per interessi come percentuale del PIL. Il CBO prevede un tasso stagnante del debito sul PIL; tutta la crescita prevista dipende da una crescita dei tassi di interesse al momento in cui l’economia si riprenderà. I deficit non hanno niente a che fare con ciò – e nessun programma concepibile di austerità nei prossimi anni potrebbe provocare niente di più che una differenza marginale.
5 – Non so cosa sia accaduto a Jeff Sachs. Nel corso di questa crisi egli è stato critico verso il “keynesismo rozzo”, senza mai spiegare cosa ci sia di rozzo nel considerare un’ampia caduta della domanda aggregata attraverso lenti keynesiane. Dunque, la sua posizione è stata un mistero. Ma ora … fa da spalla a Joe Scarborough? Per davvero?
By mm
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