Blog di Krugman

Quello che sanno i Malesi (2 marzo 2013)

 

March 2, 2013, 2:23 pm

What the Malaysians Know

Via TPM, Buzzfeed has a story about how a bunch of conservative pundits, especially but not only Josh Trevino, acted as paid agents of the Malaysian government in a covert propaganda campaign:

 

A range of mainstream American publications printed paid propaganda for the government of Malaysia, much of it focused on the campaign against a pro-democracy figure there.

According to Trevino’s belated federal filing, the interests paying Trevino were in fact the government of Malaysia, “its ruling party, or interests closely aligned with either.” The Malaysian government has been accused of multiple human rights abuses and restricting the press and personal freedoms. Anwar, the opposition leader, has faced prosecution for sodomy, a prosecution widely denounced in the West, which Trevino defended as more “nuanced” than American observers realized. The government for which Trevino worked also attacked Anwar for saying positive things about Israel; Trevino has argued that Anwar is not the pro-democracy figure he appears.

Pretty amazing stuff. But none of the reports I’ve seen brings up a blast from 2005 we should surely remember: Think Tank’s Ideas Shifted As Malaysian Ties Grew:

For years, the Heritage Foundation sharply criticized the autocratic rule of former Malaysian prime minister Mahathir Mohamad, denouncing his anti-Semitism, his jailing of political opponents and his “anti-free market currency controls.”

Then, late in the summer of 2001, the conservative nonprofit Washington think tank began to change its assessment …

Heritage’s new, pro-Malaysian outlook emerged at the same time a Hong Kong consulting firm co-founded by Edwin J. Feulner, Heritage’s president, began representing Malaysian business interests. The for-profit firm, called Belle Haven Consultants, retains Feulner’s wife, Linda Feulner, as a “senior adviser.” And Belle Haven’s chief operating officer, Ken Sheffer, is the former head of Heritage’s Asia office and is still on Heritage’s payroll as a $75,000-a-year consultant.

Hmmm.

It seems that some years ago Malaysia’s ruling party took a good look at leading pundits and policy intellectuals in the conservative movement, reached a judgment about their personal and intellectual integrity or lack thereof, and acted in accordance with that judgment.

Funny how Malaysia gets who these people are and what motivates them — while our own press corps doesn’t.

 

Quello che sanno i Malesi

 

Tramite il blog TPM, Buzzfeed presenta un racconto su come un gruppo di opinionisti conservatori, specialmente ma non soltanto Josh Trevino, abbiano operato come agenti del Governo malese in una campagna propagandistica coperta:

“Una serie di tradizionali pubblicazioni  americane hanno stampato propaganda a pagamento per conto del Governo della Malesia, gran parte della quale concentrata su una campagna contro una personalità favorevole alla democrazia di quel paese.

Secondo il più recente archivio federale su Trevino, gli interessi per conto dei quali Trevino era stipendiato erano in sostanza il Governo della Malesia, “il suo Partito al comando, o interessi strettamente connessi con entrambi”. Il Governo della Malesia è stato accusato di abusi molteplici ai diritti umani e di restrizioni delle libertà di stampa e personali. Anwar, il leader dell’opposizione, ha affrontato un procedimento per “omosessualità” ampiamente denunciato in Occidente, che Trevino ha difeso come più “sfumato” di quanto gli osservatori americani avessero compreso. Il Governo per il quale Trevino ha lavorato ha anche attaccato Anwar per aver detto  cose positive su Israele; Trevino ha sostenuto che Anwar non è quella personalità a favore della democrazia che sembra”.

Cose piuttosto stupefacenti. Ma nessuno dei resoconti che ho letto fa menzione di una piacevolezza dell’anno 2005 che dovremmo facilmente ricordare: “Le opinioni di un gruppo di ricercatori si sono modificate con l’intensificarsi dei collegamenti con la Malesia[1] :

“Per anni, la Fondazione Heritage ha aspramente criticato il dominio autocratico del precedente Primo Ministro malese Mahathir Mohamad, denunciando il suo antisemitismo, l’incarcerazione dei suoi oppositori politici ed i suoi ‘controlli sulla valuta contrari al libero mercato’.

Poi, nella scorsa estate del 2011, il gruppo di ricercatori no-profit di Washington ha cominciato a modificare i propri giudizi …

Il nuovo atteggiamento favorevole al Governo Malese da parte di Heritage è emerso nello stesso momento in cui la società di consulenze di Hong Kong co-fondata da Edwin J. Feulner, Presidente di Heritage, ha cominciato a rappresentare gli interessi di imprese malesi. L’impresa a scopo di lucro, chiamata ‘Belle Haven Consultants’, ha la presenza della moglie di Feulner, Linda Feulner, come ‘consigliere anziano’. E il principale dirigente operativo  di Belle Haven, Ken Sheffer, è il precedente dirigente della sede asiatica di Heritage ed è ancora sul libro paga di Heritage, con 75.000 dollari all’anno come consulente”.

Mmmh.

Sembra che qualche anno fa il partito di governo della Malesia fece una attenta analisi dei principali opinionisti e degli intellettuali del movimento conservatore, formandosi una opinione sulla loro integrità o non integrità personale ed intellettuale, ed operò in coerenza con tale opinione.

E’ curioso come la Malesia capisca questa gente e le cose che li motivano – nel mentre le nostre corporazioni giornalistiche non lo capiscono.



[1] E’ il titolo di un articolo del 17 aprile del 2005 del Washington Post

By


Commenti dei Lettori (0)


E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"