Blog di Krugman

Il troppo parlare di liquidità (17 maggio 2013)

 

Too Much Talk About Liquidity

 

Antonio Fatas is annoyed at Gillian Tett, who talks to the I-see-bubbles crowd and assumes that they have The Truth — namely, that those crazy central banks are flooding the world with liquidity, driving asset prices to crazy levels, and it will all end in terrible grief. Pretty much the same discussion we’ve been having about the armageddon hedgies.

As Fatas says, it’s hard to see what exactly in the data supports this view. Short-term interest rates are near zero because the economy is so depressed, and will stay that way for a long time. Long-term rates are low because people, rightly, expect short-term rates to stay low for a long time. What about stocks? Here’s profits versus the S&P 500:

post 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Does this shout “bubble” to you?

Now, there are some real puzzles here. Why have profits been so strong in a weak economy? Why, with profits so high, don’t businesses find reason to invest more (equipment investment is actually fairly strong, but construction remains weak). (For the seriously wonkish, why do average and marginal q seem to be so different?)

But these seem to be real-side puzzles, not monetary/financial puzzles. I don’t see anything in the data that has the “signature” of what you’d expect if the big problem was that Ben Bernanke is flooding the market with artificial liquidity that has nowhere to go.

 

Il troppo parlare di liquidità

 

Antonio Fatas è infastidito da Gillian Tett, che parla al popolo di quelli che vedono bolle dappertutto come se possedessero La Verità – in particolare, che quelle pazzesche banche centrali stanno inondando il mondo di liquidità, spingendo i prezzi degli assets a livelli folli, e che finirà tutto in un casino terribile. Più o meno la stessa discussione che stiamo avendo a proposito dello scontro finale di quelli degli hedge funds.

Come dice Fatas, è difficile capire cosa esattamente nei dati supporti questo punto di vista. I tassi di interesse a breve termine sono prossimi a zero perché l’economia è tanto depressa, e resteranno in quel modo per un lungo tempo. I tassi a lungo termine sono bassi perché la gente, giustamente, si aspetta che i tassi a breve restino bassi a lungo. E che dire delle azioni? Ecco l’andamento dei profitti a confronto con l’indice dei prezzi delle azioni:

post 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vi parla di qualche bolla, tutto questo?

Ora, in questo caso ci sono alcuni effettivi misteri. Perché abbiamo profitti così forti in un’economia debole? Perché, con profitti così elevati, le imprese non trovano motivo di investire maggiormente (in effetti l’investimento in attrezzature è piuttosto forte, ma le costruzioni restano deboli). (Per coloro che sono seriamente  esperti, perché il “q” mediano e quello marginale [1] sembrano essere così diversi?)

Ma questi sembrano enigmi sul versante della realtà, non enigmi monterai-finanziari. Io non vedo niente nei dati che abbia il “marchio” di quello che vi aspettereste se il grande problema fosse che Ben Bernanke sta inondando il mercato di liquidità artificiale inutilizzabile altrimenti.



[1] Forse si tratta della “q” di Tobin. Nel 1969 Tobin la definiva il questo modo: “Uno, il numeratore, è la valutazione del mercato: il prezzo in essere sul mercato per lo scambio di assets esistenti. L’altro, il denominatore, è il rimpiazzo del costo di riproduzione: il prezzo nel mercato per merci prodotte in modo nuovo. Noi crediamo che questo rapporto abbia una notevole utilità e significato macroeconomico, come nesso tra i mercati finanziari ed i mercati di beni e servizi.” La “q” dunque è il rapporto tra il valore di mercato ed il valore sostitutivo del medesimo asset materiale. In questo caso, però, non mi è affatto chiaro in che senso vi sarebbero due “q”, una mediana ed una marginale.

Oppure più semplicemente sta per quintile, ovvero distingue un segmento di valori medi dal segmento finale di valori marginali?

By


Commenti dei Lettori (0)


E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"