Blog di Krugman

La sindrome della sciatteria (22 maggio 2013)

 

The Sloppiness Syndrome

So what is it with New Republic alumni? First Michael Kinsley, then Charles Lane, weigh in with defenses of austerity that aren’t just wrong, but painfully ill-informed. Kinsley not only makes a really bad analogy between current events and the 1970s, he seems not to know anything about what happened in the 1970s either. Lane attacks stimulus advocates for failing to address an argument that I actually discussed, at length, in my last column but one.

Whence cometh this epidemic of sheer sloppiness?

 

 

I’m not really sure, but in these cases I suspect it has a lot to do with the famed TNR/Slate premium on being “counterintuitive”, which in practice meant skewering supposed liberal pieties. (Kinsley himself joked that TNR should be renamed “Even the liberal New Republic”). And I find it curious that my own position in the discourse has undergone a kind of quantum tunneling: I seem to have transitioned from unserious pariah, unbeliever in the church of SimpsonBowles, to authority figure whom one can burnish one’s counterintuitive credentials by attacking, without ever having passed through the stage at which people say, “Hey, it looks as if he was right!”

 

And here’s my guess: if you went back through all the clever counterintuitiveness of past years, you’d find that a lot of it was every bit as sloppy and ill-informed as what we’re seeing now. The difference is the existence now of a policy blogosphere (in economics, of course, but in a number of disciplines too), which makes bluffing harder. In the past grotesquely ill-informed articles on, say, the Clinton health plan could sit out there for years, with only a handful of specialists aware of just how bad they were; now the pundit emperor’s nakedness is all over the web within days if not hours.

 

And if this leads to hurt feelings – well, this is not a game. We’re having a discussion about policies that affect tens of millions of people. And you have no business participating in this discussion if you’re so busy trying to sound clever that you can’t be bothered to do your homework.

 

La sindrome della sciatteria

Cosa sta dunque accadendo agli ex-allievi di New Repubblic? Prima Michael Kinsley, poi Charles Lane, intervengono con difese dell’austerità che non sono solo sbagliate,  ma penosamente disinformate. Kinsley non solo fa una pessima analogia tra gli eventi attuali e quelli degli anni ’70, sembra anche che non conosca quello che accadde negli anni ’70. Lane attacca i sostenitori delle misure di sostegno per aver mancato nel fornire un argomento che in effetti io ho discusso, esaurientemente, come minimo nel mio ultimo articolo.

Da dove proviene questa epidemia di pura e semplice sciatteria?

 

In effetti non ne sono sicuro, ma in questi casi ho il sospetto che essa abbia a che fare con il rinomato Premio dei giornali The New Repubblic/Slate per chi è maggiormente capace di “sfidare le apparenze” [1]; che in pratica ha assunto il significato si sfidare le consuete ‘compassioni’ dei progressisti (Kinsley stesso scherza dicendo che The New Repubblic dovrebbe essere rinominato “Persino il liberal New Repubblic). E io trovo curioso che la mia stessa posizione nel dibattito sia stata sottoposta ad un sorta di cospicuo sottopassaggio: pare che io sia transitato dalla condizione di inaffidabile reietto, un miscredente nella chiesa di SimpsonBowles [2], all’autorevole personaggio attaccando il quale una persona qualsiasi può mettere a lustro le sue credenziali ‘eretiche’, senza mai esser passato dallo stadio nel quale la gente dice “Ehi, sembra che avesse ragione!”.

Ed ecco la mia impressione: se si torna indietro attraverso tutte le intelligenti posizioni ‘eretiche’ degli anni trascorsi, si scopre che molte di esse erano altrettanto sciatte e male informate di quelle cui assistiamo oggi. La differenza è che oggi esiste una blogosfera (in economia, naturalmente, ma anche in una certo numero di altre discipline), che rende l’inganno più difficile. Nel passato articoli male informati grotteschi su, diciamo,  il programma sanitario di Clinton potevano resistere in una posizione  per anni, con soltanto una manciata di specialisti che erano consapevoli di quanto proprio ingiustamente occupassero quel posto; oggi la nudità dell’impero dei commentatori è tutta sul web, nel giro di giorni di non di ore.

E se questo porta alla sensazione di essere feriti – bene, non si tratta di un gioco. Il nostro dibattito sulle strategie politiche ha effetti su decine di migliaia di persone. E non avete alcuna necessità di partecipare a questo dibattito se siete così indaffarati ad apparire intelligenti da non poter essere seccati con l’invito a studiare meglio le cose.



[1] “Counterintuitive” è una espressione di difficile se non impossibile resa in italiano. Alcuni propongono “illogico”, ma il significato è più complesso, perché allude a qualcosa che ha in sé una positività, pur sfidando i normali parametri della logica e della intuitività. Oppure anche sfidando il normale “politicamente corretto”, come in questo caso. Mi pare si potrebbe talora tradurre con “eretico”.

[2] Ovvero alla ortodossia bipartizan della austerità in formato americano. Simpson e Bowles erano i due copresidenti di una commissione per i tagli alla spesa pubblica, appoggiata infelicemente dallo stesso Obama.

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