Blog di Krugman

Imbecillità morale (4 giugno 2013)

 

Moral Derpitude

Like Bruce Bartlett, Josh Barro’s laudable attempt to be a reasonable conservative is having the unintended effect of demonstrating just how unreasonable modern conservatism has become — as he himself now notes:

Basically, Erickson is derpy. And Erickson has big appeal to conservatives because lots of them are derpy. But the country is getting less derpy, and in time the Republican party will have to get less derpy, too. That’s my project, and I don’t expect Erickson to like it.

But things are actually a lot worse than Barro is yet willing to acknowledge; for the GOP’s derpitude doesn’t just involve the Ericksons and the Limbaughs, it extends to the party’s supposed intellectuals.

Barro likes to claim that market monetarism, which he insists has been a big winner, is an achievement of conservative reformers. I’d dispute just about all of that, but never mind right now. The point here is that the virulent opposition to any kind of monetary expansion isn’t just coming from the talk radio types, or the rank and file politicians. We have a modern GOP in which Paul Ryan is considered a policy wonk, the leading intellectual among elected officials — and he gets his ideas about monetary policy by quoting from Atlas Shrugged.

Then there’s health care, where the leading GOP alleged wonk has just demonstrated, in case you had any doubt, that evidence and clear thinking matter not at all compared with the goal of opposing anything liberals might also like.

I feel for Barro; really I do. But he has no home in today’s GOP, which simply has no room for the non-derpy, and to all appearances never will.

 

Imbecillità [1] morale

Come nel caso di Bruce Bartlett, l’apprezzabile tentativo di Josh Barro di essere un conservatore ragionevole sta provocando l’effetto non voluto di dimostrare come i conservatori moderni siano diventati proprio irragionevoli – come nota lui stesso:

“Fondamentalmente, Erickson è stupido. Ed Erickson ha un gran seguito tra i conservatori perché molti di loro sono stupidi. Ma il paese sta diventando meno stupido, e col tempo anche il Partito Repubblicano diventerà meno stupido. Questo è il mio progetto, e non mi aspetto che ad Erickson piaccia”.

Ma in effetti le cose sono un po’ peggiori di quanto Barro abbia ancora voglia di riconoscere; perché l’imbecillità del Partito Repubblicano non riguarda soltanto gli Erickson ed i Limbaugh, si estende ai presunti intellettuali del Partito.

A Barro piace sostenere che il monetarismo di mercato, che egli pretende sia stato un gran vincente, sia un prodotto dei riformatori conservatori. Vorrei proprio discuterne, ma in questo momento non conta. Il punto è che la virulenta opposizione ad ogni genere di espansione monetaria non viene soltanto dai soggetti dei talk shows, o dagli uomini politici più ordinari. Noi siamo di fronte ad un Partito Repubblicano odierno nel quale Paul Ryan è considerato uno scienziato della politica, una guida intellettuale per i funzionari di rango – –ed  egli desume le sue idee di politica monetaria da citazioni da Atlas Shrugged [2].

C’è poi l’assistenza sanitaria, dove il preteso esperto e guisa del Partito Repubblicano ha appena dimostrato, nel caso aveste avuto qualche dubbio,  che i fatti ed il ragionamento lineare non contano nulla, a confronto con l’obbiettivo di opporsi a tutto quello che potrebbe essere congeniale si progressisti.

Io ho simpatia per Barro, proprio così. Ma oggi la sua casa non è il Partito Repubblicano, che semplicemente non ha spazio per coloro che non sono stupidi, né verosimilmente lo avrà mai.



[1] “Derp”, che non si trova sui normali dizionari, sta per stupido e “derpitude” per stupidità.  E’ una espressione usata nello slang di Internet e forse deriva da un personaggio di South Park, che definiremmo imbranato:

derp

[2] Un personaggio di un romanzo di una scrittrice americana di origine sovietica assertrice di un capitalismo radicale, individualista, libertario  ed altro ancora (Ayn Rand).

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