June 15, 2013, 8:12 am
I’m in Toronto, where I just received an honorary degree from the University of Toronto; and my thoughts have naturally turned, as they don’t do often enough, to matters Canadian. For it seems to me that Canada offers a useful test case for theories about what lies behind the Great Recession and the Not-So-Great Recovery.
In its early stages, the slump was widely seen as essentially a banking crisis. This view in turn led some people — unfortunately, I believe, including some senior people in the Obama administration — to believe that the economy would bounce back quickly once banking was stabilized. In fact, however, banking was stabilized pretty quickly, and most measures of financial disruption look like this:
That is, a period of severe disruption in 2008-9, but a return to relatively normal conditions thereafter. Yet the economy remained depressed. As a result, many economists — myself included — turned to a view that stressed nonbanking issues, especially the broader effects of the collapsed housing and the overhang of private debt.
Enter Canada. Famously, Canada’s old-fashioned, boring banking system avoided getting caught up in the global financial crisis. And for a while Canadian housing prices lagged those south of the border. Since then, however:
The EconomistReal house prices, 1975:1 = 100.
And Canadian household debt has kept rising even as the US level has declined:
Bank of Canada
So if the new, non-bank-centered view is right, Canada ought to be quite vulnerable to a big deleveraging shock despite its boring banks. Of course, people have been saying this for several years, and it hasn’t happened yet — but remember, the US housing bubble took a long time to pop, too.
I’m not exactly making a prediction here; but I guess I believe in the debt overhang story enough to be worried, and Canada is certainly an important test case.
Nel frattempo il confronto con il Canada
Sono a Toronto, dove ho appena ricevuto una laurea honoris causa da parte dell’Università di Toronto; ed i miei pensieri si sono naturalmente volti, come non mi accade abbastanza spesso, alle faccende del Canada. Perché sembra che il Canada mi offra un utile argomento di riscontro per teorie su cosa sta dietro la Grande Recessione e la Non Tanto Grande Ripresa.
Nei suoi primi stadi, la crisi fu generalmente considerata come una crisi bancaria. Questo punto di vista a sua volta portò alcune persone – sfortunatamente, io credo, anche alcuni massimi dirigenti della Amministrazione Obama – a credere che l’economia avrebbe avuto rapidamente un soprassalto una volta che il sistema bancario si fosse stabilizzato. Nei fatti, tuttavia, il sistema bancario si stabilizzò abbastanza rapidamente, e la gran parte delle misure adottate per il disordine finanziario sono espresse in questo modo dal diagramma:
Vale a dire: un periodo di grave disordine negli anni 2008 – 2009, ma successivamente un ritorno a condizioni relativamente normali. Tuttavia l’economia rimase depressa. Di conseguenza, molti economisti – incluso il sottoscritto – si volsero a punti di vista che chiamavano in causa aspetti non attinenti al sistema bancario, in particolare gli effetti più generali del collassato sistema immobiliare e dell’eccesso di debito privato.
A questo punto entra in gioco il Canada. Notoriamente, il noioso [1] ed antico sistema bancario del Canada evitò di finire catturato dalla crisi finanziaria globale. E per un certo periodo i prezzi immobiliari canadesi restarono al di sotto di quelli a sud del confine [2]. Da allora, tuttavia:
E il debito delle famiglie del Canada ha continuato a crescere anche quando il livello degli Stati Uniti è sceso:
Dunque, se il nuovo punto di vista, non centrato sulle vicende bancarie, è giusto, il Canada dovrebbe essere abbastanza vulnerabile ai grandi shocks da riduzione del rapporto di indebitamento nonostante le sue banche ‘noiose’. Naturalmente, le persone stanno dicendo questo da un certo numero di anni, e non è ancora accaduto – ma si ricordi, anche per la bolla immobiliare americana c’è voluto un lungo tempo prima di scoppiare.
In questo caso, non sto esattamente facendo una previsione; ma penso di credere nella spiegazione dell’eccesso di debito abbastanza da essere preoccupato, e il Canada è sicuramente un importante caso di analisi.
[1] Krugman ha varie altre volte definito le banche del passato “noiose”, volendo significare che erano sottopose a regole, non si permettevano avventure speculative, non lasciavano varchi al cosiddetto sistema bancario ‘ombra’, ed erano più sicure.
[2] Cioè di quelli statunitensi.
By mm
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