Blog di Krugman

Una stretta potenzialmente tragica (20 giugno 2013)

 

June 20, 2013, 2:17 am

A Potentially Tragic Taper

I will be traveling today, so limited blogging (and yes, I’m still in Yurp, so “today” is Thursday). But I did want to weigh in briefly on the Fed’s latest, in which Bernanke confirmed that the Fed is getting significantly more hawkish — based on relatively optimistic forecasts.

My reaction is, this is not good. They might get away with it, but there’s also a serious chance that this will end up looking like a historic mistake.

Bear in mind, first, that the US economy is still deep in the hole, which is especially obvious if you look at employment rather than unemployment:

giu 24 r

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aging of the population accounts for some but not much of the fall in the employment ratio; the fact is that we are still a very long way from acceptable employment levels. Meanwhile, inflation remains below the Fed’s target. Maybe the Fed believes that the situation will improve — but as everyone points out, the Fed has been consistently over-optimistic since the crisis began. And for now the economy still needs all the help it can get.

How can the Fed help? With short-term rates up against the zero lower bound, mainly through expectations — by conveying the message that it will wait to tighten, that it will let the economy recover and allow inflation to rise before hiking rates. To use my old phrase, it must credibly promise to be irresponsible.

And what it has just done, instead, is signal that it’s still a conventionally minded central bank.

So what if recovery stalls, and inflation expectations fall even further? Can the Fed turn on a dime, and send a credible message that it really isn’t so conventional-minded, after all? It’s hard to believe; having already shown itself inclined to start snatching away the punch bowl before the party even starts, it has arguably already given away the game.

I know that the latest had overwhelming support on the FOMC; I’m surprised and a bit shocked by that, and worry that we may have seen incestuous amplification at work.

I really hope that the real economy recovers at a pace that makes my fears groundless. But if it doesn’t, I fear that the Fed has just done more damage than it seems to realize.

 

Una stretta potenzialmente tragica

 

Oggi sarò in viaggio, dunque scrioverò poco sul blog (e in effetti sono ancora in Europa [1], dunque “oggi” è giovedì). Ma intendevo brevemente intervenire sulle ultime notizie dalla Fed, secondo le quali Bernanke ha confermato che la Fed sta diventando considerevolmente più decisa (per una politica restrittiva), sulla base di previsioni relativamente ottimistiche.

La mia reazione è che non è bene. Potrebbero anche farla franca, ma c’è anche una seria possibilità che finirà con l’assomigliare ad un errore storico.

Si tenga a mente, in primo luogo, che l’economia americana è ancora profodnamente nelle peste, il che è particolarmente evidente se si guarda all’occupazione piuttosto che alla disoccupazione:

giu 24 r

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’invecchiamento della popolazione influisce un po’ ma non per molto nella caduta del tasso di occupazione; il fatto è che siamo ancora molto distanti da livelli di occupazione accettabili. Nel frattempo, l’inflazione resta al di sotto dell’obbiettivo della Fed. Forse la Fed crede che la situazione migliorerà – ma come tutti sanno, la Fed è stata considerevolmente più che ottimistica dall’inizio della crisi. E per ora l’economia ha ancora bisogno del suo aiuto.

Come può aiutare la Fed? Con i tassi a breve termine schiacciati sul limite inferiore dello zero, principalmente attraverso le aspettative – trasmettendo il messaggio secondo il quale essa attenderà a stringere, che consentirà all’economia di riprendersi e permetterà all’inflazione di crescere prima che i tassi salgano. Per sare una mia vecchia espressione, deve credibilmente promettere di essere non responsabile.

E quello che ha appena fatto, invece, è il segnale di una banca centrale ancora orientata in modi convenzionali.

Cosa accadrà dunque se la ripresa resta ferma e le aspettative di inflazione calano ulteriormente? Potrà la Fed fare una giravolta, e mandare un messaggio credibile secondo il quale essa non è, dopo tutto, così convenzionalmente orientata? E’ difficile a credersi: essendosi già mostrata incline a togliere di mezzo la scodella del punch prima che la festa non sia neppure iniziata, è probabile che essa abbia già tradito le sue intenzioni.

Sono al corrente che quelle ultime posizioni  hanno avuto un sostegno generale presso il FOMC [2]; sono sorpreso e un po’ colpito da ciò, e sono preoccupato che si possa vedere una “incestuosa amplificazione” all’opera [3].

Spero proprio che l’econiomia reale con un ritmo che renda prive di fondamento le mie paure. Ma se non è così, temo proprio che la Fed abbia fatto un danno maggiore di quanto possa comprendere.



[1] Sembra (UrbanDictionary) che “yurp” sia un modo abbastanza bizzarro di definire gli europei e che un certo ruolo nel diffondere l’uso del termine l’abbia avuto G. W. Bush.

[2] Il Federal Open Market Committee (italiano Comitato federale del mercato aperto, FOMC) è un organismo della Federal Reserve incaricato di sorvegliare le operazioni di mercato aperto negli Stati Uniti e ne è il principale strumento di politica monetaria. Il FOMC regola la politica monetaria specificando l’obiettivo a breve termine ovvero decidendo il federal funds rate, ovvero livello dei tassi d’interesse negli USA (wikipedia)

[3] Se ben ricordo, il concetto di “incestuosa amplificazione” deriva dal gergo militare recente del Pentagono, e sta ad indicare quello che gli psicologi definirebbero un “comportamento gregario”, per il quale  gli errori tendono ad essere amplificati all’interno dello stesso gruppo o famiglia di individui (paragonarlo all’incesto è indicativo evidentemente di una stupidità supplementare di quegli ambienti militari).

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