July 13, 2013, 10:18 am
Following up a bit further on my earlier discussion. The French economy gets extraordinarily bad press in this country, and this attitude spills over into some allegedly serious economic analysis too. I don’t have time to dig up examples now, but not that long ago quite a few investment banks etc. were pegging France as the next crisis country, about to go the way of Italy or even Portugal any day now.
And there was actually a spike in French borrowing costs for a while. Here’s the France-Germany long-term interest differential:
You can see the surge from mid-2011 to mid-2012. In retrospect, however, it’s clear that this was a De Grauwian liquidity panic, arising from the fact that France didn’t have its own currency and that it wasn’t clear whether the ECB would act as a lender of last resort. Once the ECB sorta kinda indicated that it would, in fact, do its job, the panic subsided, and France is no longer under severe financial pressure.
True, there’s still a French premium, which may reflect some lingering solvency concerns. In reality, however, France does not have a large structural deficit. And while it has an aging population, the demographic problem is actually much less in France — with its relatively high fertility — than in the rest of Europe, Germany in particular.
But hasn’t the French economy performed poorly in the crisis? Yes, compared with the United States or Germany. But it’s not in the crisis camp, at all. Here’s a comparison:
Most people, I suspect, think of the Netherlands as being like Germany — doing fine thanks to stern fiscal virtue and all that — while those self-indulgent French slide into economic decline. Actually, France and the Netherlands have basically the same performance.
Just to be clear, I’m not saying that all is well with France. France is doing badly; so are we; so is almost everyone. The widespread notion that France is in big trouble is, however, not based on reality. And it’s hard to avoid the suspicion that it’s ultimately political: with their generous welfare state the French are supposed to be collapsing, so people assume that they are.
Ancora sulla non-così-miserabile Francia
Facendo ulteriormente seguito alla mia precedente esposizione. In questo paese, l’economia francese ha una pessima stampa, e questa attitudine trabocca sin dentro qualche seria analisi economica. Non ho tempo adesso di andare a tirar fuori esempi, ma non molto tempo fa numerose banche di investimento etc. venivano etichettando la Francia come il prossimo paese in crisi, vicino ad imboccare da un momento all’altro la strada dell’Italia o persino del Portogallo.
E c’è stato effettivamente un picco nei costi dell’indebitamento francese, per un certo periodo. Ecco qua l’andamento del differenziale degli interessi a lungo termine tra Francia e Germania:
Potete notare la risalita dalla metà del 2011 alla metà del 2012. Retrospettivamente, tuttavia, è chiaro che si è trattato di un panico di liquidità del genere analizzato da De Grauwe, provocato dal fatto che la Francia non aveva la propria moneta e non era chiaro se la BCE avrebbe agito come prestatore di ultima istanza. Una volta che la BCE in qualche modo ha dichiarato che nei fatti avrebbe corrisposto a quel compito, il panico si è placato e la Francia non è più sotto una grave pressione finanziaria.
E’ vero, sussiste una maggiorazione per la Francia, che può essere il riflesso di qualche persistente preoccupazione di solvibilità. In realtà, tuttavia, la Francia non ha un ampio deficit strutturale. E se ha una popolazione che invecchia, il problema demografico è in effetti molto minore in Francia – con la sua relativamente alta fertilità – che nel resto dell’Europa, Germania in particolare.
Ma l’economia francese non si è comportata modestamente nella crisi? Si, a confronto con gli Stati Uniti e la Germania. Ma essa non è affatto nel gruppo della crisi. Ecco un confronto [1]:
Ho il sospetto che gran parte delle persone pensino che l’Olanda sia simile alla Germania – che si comporta bene grazie ad una rigida virtuosità della finanza pubblica e cose del genere – mentre quegli autoindulgenti francesi starebbero scivolando in un declino economico. Effettivamente, Francia ed Olanda hanno fondamentalmente le stesse prestazioni.
Solo per chiarezza: non sto dicendo che tutto vada bene in Francia. La Francia non sta andando bene, come noi, come quasi tutti. Tuttavia, l’idea diffusa che la Francia fosse in un gran guaio non si basava sulla realtà. Ed è difficile evitare il sospetto che questo in ultima analisi dipendesse da un pregiudizio politico: con il loro generoso stato assistenziale si supponeva che la Francia stesse per collassare, per questo la gente lo considera scontato.
[1] Italia in rosso, Francia in blu, Olanda in grigio.
By mm
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