Blog di Krugman

Atlanta al confronto di Boston (22 luglio 2013)

 

July 22, 2013, 12:00 pm

ATL v. BOS

Still playing around with sprawl and all that. As many people have pointed out over the years, the most obvious comparison among major US metro areas is between Boston, still relatively traditional in urban structure, and Atlanta, the Sultan of Sprawl; not long ago the cities were about the same population, although Atlanta is growing much faster. A comparison looks like this:

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where the CO2 number comes from Glaeser and Kahn (pdf). In brief, incomes are lower in dollar terms in Atlanta, but people are moving there all the same for the cheap housing. This sounds like a win, but you can argue that it actually reduces national income. Also, the Atlanta model — with only about 1/4 Boston’s weighted population density — arguably leads to substantial external costs: more greenhouse gas emissions, in part because of slightly longer commutes, in part because of much lower use of public transit. And maybe lower social mobility, because sprawl leaves low-income workers stranded away from the jobs.

Of course, if you believe with George Will that the only reason liberals like public transit is because it diminishes individualism and makes us ripe for collectivism,and if you believe climate change is a gigantic hoax, and if you believe that social mobility is entirely about individual virtue as opposed to the economic environment, you won’t see this as problematic at all.

 

Atlanta al confronto di Boston

 

Sto ancora giocando con la dispersione e cose del genere. Come molte persone hanno sottolineato nel corso degli anni, il confronto più ovvio tra le importanti aree metropolitane degli Stati Uniti è quello tra Boston, ancora relativamente tradizionale nella struttura urbana, ed Atlanta, la Regina della dispersione; non molto tempo fa le due città avevano la stessa popolazione, sebbene Atlanta stia crescendo molto più rapidamente. Un confronto mostra questi dati:

 

Atlanta Boston
Crescita della   popolazione 24 4
Reddito familiare   medio 57.783 71.865
Prezzo medio di una   abitazione 101,4 351,2
Pendolari al di sotto   dei 30 minuti 51,5 53,6
Utilizzo del   trasporto pubblico 3,3 13,1
Costi emissioni CO2 1.313 1.058
Mobilità verso l’alto 4 9,8

 

dove i dati relativi alle emissioni di anidride carbonica vengono da Gleaser e Kahn (disponibili in pdf). In breve, i redditi in termini di dollari sono più bassi in Atlanta, ma la gente si sposta comunque per i prezzi più convenienti delle abitazioni. Parrebbe una cosa positiva, ma in effetti si può sostenere che essa riduce il reddito nazionale. Inoltre, il modello di Atlanta – con una densità di popolazione ponderata che è solo ¼ di quella di Boston – probabilmente porta a rilevanti costi esternalizzati: maggiori emissioni di gas serra, in parte a causa di un pendolarismo leggermente più lungo, in parte a causa di un minor uso del trasporto pubblico. Ed una minore mobilità sociale, forse perché la dispersione tiene i lavoratori a basso reddito lontani dai posti (luoghi) di lavoro.

Naturalmente, se si crede con George Will che l’unica ragione per la quale i progressisti sono a favore del trasporto pubblico è perché esso deprime l’individualismo e ci predispone al collettivismo, e se credete che il cambiamento climatico sia una balla gigantesca, e se credete che la mobilità sociale riguardi per intero il valore degli individui anziché l’ambiente economico, non ci troverete niente di problematico.



 

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