Blog di Krugman

I bianchi e le reti della sicurezza sociale (9 luglio 2013)

 

 

July 9, 2013, 9:14 am

Whites and the Safety Net

For a brief period after the 2012 election, it looked as if there might be some serious introspection among Republicans, some reconsideration of where their scorched-earth opposition to everything Obama had gotten them. But it didn’t last long. Even the notion that the GOP might need to accommodate itself a bit to an increasingly nonwhite nation has been fading fast; the big thing now is that the trouble in 2012 was missing white voters, and that the GOP just needs to redouble its efforts to identify itself as the party of white people.

But if there really is a missing-white-voter issue — and I’d like to see some more analysis by serious political scientists before I completely buy in — what will it take to bring these people back out to play? Sean Trende, who has been making the missing-whites case, describes the missing as “downscale, rural, Northern whites”. What can the GOP offer them?

Well, the trendy answer now is “libertarian populism” — but the question is what that means. And for a lot of Republicans, as Mike Konczal notes, it seems to mean lower tax rates on the wealthy, tight money, and deregulation. And this is supposed to appeal to downscale whites because, um, because.

True believers will say that this kind of agenda is actually great for low-income workers because it would lead to wonderful economic growth. This happens to be a view contradicted by all the evidence, but more to the point, what on earth would make anyone think that it’s a workable political strategy? Yelling even more loudly about the wonders of sound money and supply-side economics isn’t going to persuade anyone who hasn’t been persuaded already.

But wait, it gets worse. As a practical matter, the current GOP agenda isn’t so much about hard money or even lower top marginal rates as it is about slashing safety-net programs. There has been a highly successful attack on unemployment benefits, and the party has worked itself into a lather about food stamps too.

So, news flash: these programs don’t just benefit Those People; they’re also very important to downscale whites, the very people that will supposedly rescue the GOP. This is especially true of unemployment insurance (pdf):

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Data are scrappier on food stamps (pdf), with a lot of states failing to report the race of many recipients; but if we look at, for example, Pennsylvania, which does have almost complete reporting, we find that 59 percent of food stamp recipients are non-Hispanic whites.

In short, the idea behind libertarian populism seems to be to bring back disaffected whites by preaching, even more forcefully, the virtues of the pro-wealthy policies the GOP has been following all along, and meanwhile destroying the safety net programs many of those disaffected whites depend on. Sounds like a winner.

 

I bianchi e le reti della sicurezza sociale

 

Per un breve periodo dopo le elezioni del 2012 è sembrato ci fosse una qualche seria introspezione tra i Repubblicani, qualche ripensamento sulla loro opposizione da terra bruciata ad ogni cosa che Obama aveva loro proposto. Ma non durò a lungo. Anche il concetto secondo il quale il Partito Repubblicano potrebbe aver bisogno di adeguarsi un po’ ad una nazione sempre di più non-bianca è svanito presto; la grande scoperta adesso è che nel 2012 il guaio fu quello di aver perso i voti dei bianchi, e che il Partito Repubblicano ha solo bisogno di raddoppiare i suoi sforzi nell’identificarsi come il partito della gente bianca.

Ma se ci fosse realmente il tema di una perdita di voti bianchi  – e mi piacerebbe leggere qualche analisi in più di un serio analista politico prima di crederci – cosa ci vorrà per riportare questa gente ad avere un ruolo? Sean Trend, che sta sostenendo il caso della perdita degli elettori bianchi, descrive quegli scomparsi come “i ridimensionati bianchi del Nord rurale”. Cosa può offrire loro il Partito Repubblicano?

Ebbene, la risposta alla moda oggi è il “populismo libertario” – ma la questione è cosa significhi.  E per molti repubblicani, come nota Mike Konczal, sembra significare aliquote fiscali più basse per i ricchi, stretta monetaria e deregolamentazione. E questo si suppone interessi i bianchi che hanno perso peso sociale, perché … chissà.

I veri e propri credenti diranno che questo genere di agenda è effettivamente una gran cosa per i lavoratori a basso reddito, giacché porterebbe ad una meravigliosa crescita economica. Si dà il caso che questa sia una opinione contraddetta da ogni prova, ma più ancora, cosa diamine può convincere qualcuno che si tratti di una strategia politica funzionante? Gridare ancor più rumorosamente sulle meraviglie della moneta forte e dell’economia dal lato dell’offerta non sono cose destinate a convincere nessuno che non sia già convinto.

Ma aspettate, perché c’è di peggio. In termini pratici, la attuale agenda del Partito Repubblicano non riguarda tanto la moneta forte e neanche le aliquota fiscali marginali più basse per i più ricchi, quanto l’abbattimento dei programmi della sicurezza sociale. C’è stato un attacco che ha avuto successo ai sussidi di disoccupazione, ed il Partito si è anche dato da fare con eccitazione sul tema degli aiuti alimentari.

Dunque, notizia lampo: di questi programmi non beneficiano soltanto Quegli Individui [1]; essi sono anche molto importanti per i bianchi ridimensionati, proprie le persone che si suppone salveranno il Partito Repubblicano. Questo è vero specialmente per la assicurazione di disoccupazione (dati disponibili in pdf) [2]:

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Le statistiche sono più sciatte sugli aiuti alimentari, con un quantità di Stati che mancano di informare sulla provenienza etnica di molti assistiti; ma se guardiamo, ad esempio, alla Pennsylvania, che offre notizie abbastanza complete, troviamo che il 59 per cento degli assistiti dagli aiuti alimentari sono bianchi non-ispanici.

In breve, l’idea che sta dietro il populismo libertario sembra quella di recuperare i bianchi scontenti elogiando, ancora più enfaticamente, le virtù delle politiche a favore dei ricchi  che il Partito Repubblicano segue da sempre, e nel frattempo distruggendo i programmi delle reti della sicurezza sociale dai quali dipendono molti di quei bianchi delusi. Sembrerebbe  vincente.


[1] Ovvero, le persone indicate con un certi disprezzo dai repubblicani come i “takers”, gli assistiti.

[2] La tabella, in sostanza, mostra che pur essendoci stato, dal 1992 al 2010, un leggero calo nelle percentuali di bianchi tra i disoccupati e tra i percettori dei sussidi di disoccupazione (al quale ha corrisposto un certo incremento dei non-bianchi  e una posizione sostanzialmente stabile tra gli ispanici), il dato complessivo dei bianchi continua ad essere il più elevato in assoluto.

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