July 17, 2013, 5:29 pm
Oh, my. Brad Delong recalls to us Alan Greenspan’s lamentable 2010 op-ed on US debt and deficits. What’s notable about the piece is not just that Greenspan was wrong about everything that would happen over the next three years; he’s actually part of a substantial club on that point. Nor, I guess, is it notable that, to all appearances, he has learned nothing at all from his predictive failures — that the fact that he was wrong about everything, while the Keynesians got almost everything right, has made no dent in his faith that he has The Truth. Again, that makes him part of a substantial club.
Nor, even, does his piece gain all that much distinction by being paired with a later piece that contained an instant internet classic:
Today’s competitive markets, whether we seek to recognise it or not, are driven by an international version of Adam Smith’s “invisible hand” that is unredeemably opaque. With notably rare exceptions (2008, for example), the global “invisible hand” has created relatively stable exchange rates, interest rates, prices, and wage rates.
See the comments section of the linked piece for variations on the “notably rare exceptions” trope; e.g.,
“With notably rare exceptions, Newt Gingrich is a loyal and faithful husband.”
No, what really distinguishes Greenspan here are two things. First, his reaction to the fact that even in 2010 it was obvious that markets weren’t performing according to his predictions:
This is regrettable, because it is fostering a sense of complacency that can have dire consequences…
My analysis can’t be wrong, the markets are just misbehaving!
And, above all, the fact that for many years this guy was regarded as the Maestro, a man of almost supernatural wisdom and judgment.
Le profezie di Maestradamus[1]
Oh, Dio mio. Brad DeLong ci ricorda il deplorevole commento di Alan Greenspan del 2010 sul debito e i deficit degli Stati Uniti. Quello che è notevole di quell’articolo non è soltanto che egli abbia avuto torto su ogni cosa che sarebbe accaduta nei tre anni successivi; per quell’aspetto egli fa in effetti parte di una significativa comitiva. Né, io credo, sia notevole il fatto che egli non abbia appreso niente da tutte le sue fallite predizioni – che il fatto di aver avuto torto su ogni aspetto, mentre i Keynesiani hanno quasi avuto ragione su tutto, non abbia spostato di una virgola la sua fiducia di possedere La Verità. Anche in questo caso egli fa parte di un gruppo rilevante.
Il suo articolo non acquista neppure una particolare distinzione una volta che venga accoppiato ad un precedente pezzo che conteneva un fulminante classico di internet:
“I mercati competitivi odierni, che lo si voglia riconoscere o meno, sono guidati da un versione internazionale della “mano invisibile” di Adam Smith che è irrimediabilmente densa [2]. Con eccezioni notevolmente rare (il 2008, ad esempio) , la “mano invisibile” globale ha creato tassi di cambio, tassi di interesse, prezzi e salari relativamente stabili.”
Si veda la sezione dei commenti all’articolo in connessione per variazioni sul tema delle “notevolmente rare eccezioni”; ad esempio:
Con notevolmente rare eccezioni, Newt Gingrich [3] è un marito devoto e fedele.”
No, quello che in questo caso veramente distingue Greenspan, sono due cose. La prima, la sua reazione al fatto che anche nel 2010 è stato evidente che i mercati non si venivano comportando secondo le sue previsioni:
“Questo è deplorevole, perché sta incoraggiando un senso di compiacimento che può avere conseguenze terribili …”
La mia analisi non può essere sbagliata, sono solo i mercati che si comportano male!
E soprattutto il fatto che per molti anni questo individuo è stato considerato come il Maestro, un uomo di una saggezza e di una capacità di giudizio quasi soprannaturale.
[1] Il nome è adattato all’appellativo di “Maestro”, in italiano, con il quale ci si riferiva a Greenspan, almeno prima del disastro finanziario del 2008.
[2] Penso che il senso sia questo, di una realtà talmente ‘compatta’ da non consentire alcun dubbio. Naturalmente, la parte comica è quella relativa alle “notevolmente rare eccezioni”.
[3] Uomo politico repubblicano, ‘speaker’ della Camera dei Rappresentanti all’epoca di Clinton. E, a quanto pare, non irreprensibile nella vita coniugale.
By mm
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