Blog di Krugman

Ibn Khaldun, psicostorico (25 agosto 2013)

 

August 25, 2013, 10:57 am

Ibn Khaldun, Psychohistorian

I’m thinking about Ibn Khaldun this weekend, and there is, it turns out, at least one translation of Ibn Khaldun’s Muqaddimah (pdf) available online — and based on an initial skim, it truly is an awesome work, centuries ahead of its time. I was especially struck by his opening manifesto:

Such is the purpose of this first book of our work. (The subject) is in a way an independent science. (This science) has its own peculiar object-that is, human civilization and social organization. It also has its own peculiar problems,that is, explaining the conditions that attach themselves to the essence of civilization, one after the other. Thus, the situation is the same with this science as it is with any other science, whether it be a conventional 17 or an intellectual one.

It should be known that the discussion of this topic is something new, extraordinary, and highly useful. Penetrating research has shown the way to it.

I read this as a declaration that Ibn Khaldun was setting himself up to be the Hari Seldon of medieval Islam. And he did a pretty good job!

 

Ibn Khaldun, psicostorico [1]

 

Sto pensando in questo fine settimana a Ibn Khaldun e scopro che c’è almeno una traduzione del “Muqaddimah” [2]  di Ibn Khaldun disponibile on-line – e sulla base di una iniziale scorsa, è veramente un lavoro imponente, avanti di secoli rispetto al suo tempo.  Sono stato specialmente colpito da questo manifesto di apertura:

“Tale è il proposito del primo libro del nostro lavoro. (Il tema) è in un certo senso una scienza indipendente. (Questa scienza)  ha un suo particolare oggetto – vale a dire la civilizzazione umana e l’organizzazione sociale. Ha anche i suoi peculiari problemi, vale a dire, spiegare le condizioni che si collegano all’essenza della civilizzazione, una dopo l’altra. Quindi con questa scienza la situazione è la stessa di qualsiasi altra scienza, sia che si tratti di un convenzionale “17” [3] che di una disciplina intellettuale.”

Dovrebbe esser noto che il dibattito su questo tema è qualcosa di nuovo, di straordinario e di estremamente utile. Una ricerca penetrante ha mostrato come avvicinarsi ad esso.

La leggo come una dichiarazione per la quale Ibn Khaldun si stava apprestando ad essere lo Hari Seldon [4] dell’Islam medioevale. E fece una gran bel lavoro!



[1] La Psicostoria nell’universo di Isaac Asimov è una scienza che combina storia, sociologia ed altre discipline sino alla matematica statistica al fine di fare previsioni sui comportamenti futuri di gruppi molto ampi di individui, come i componenti dell’Impero Galattico (da Wikipedia in inglese).

[2] E’ un termine arabo che dovrebbe corrispondere al latino  “Prolegomena”.

 

محمد

عبد

THE MUQADDIMAH

Abd Ar Rahman bin Muhammed ibn Khaldun

Translated by

Franz Rosenthal

 

[3] Tiro ad indovinare: si potrebbe trattare del terzo numero primo del matematico Francese Fermat, che su Wiki ha questa forma: .  Sennonché Pierre de Fermat era successivo di circa due secoli … Quel “17”, per ragioni che non so spiegare, avrebbe anche una importante applicazione in geometria … Ma la mia soluzione si basa soltanto sul fatto che le altre soluzioni alla voce di ‘disambiguazione’ di “17” sono del tutto irragionevoli.

 

[4] Ed Hari Seldon è un personaggio delle serie fantascientifiche di Asimov.

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