Blog di Krugman

Il 2009 e tutto il resto (21 agosto 2013)

 

August 21, 2013, 11:23 am

2009 And All That

There has been a lot of commentary on Neil Irwin’s report on why the White House doesn’t want Janet Yellen to chair the Fed, with good reason. The merits of Yellen versus Summers aside, it sounds as if the WH wants Summers, and doesn’t want Yellen, for all the wrong reasons. They want a team player — and consider Yellen’s somewhat independent stance as a liability, even though she has been consistently right. They consider Yellen diminished because she wasn’t part of the team making policy in 2009 — when most people outside the WH don’t consider 2009 anything like a policy triumph.

Let’s break that last one down a bit more. It is overwhelmingly clear that, as some of us warned at the time, the stimulus was too small and too short-lived. We can argue until we’re blue in the face whether the WH could have gotten a bigger stimulus, or at least built into its plans a mechanism to get additional stimulus down the road, say via reconciliation; we can also argue about whether it could have driven a harder bargain with the banks, possibly taking one or two into receivership to encourage the others. What’s clear, however, is that the inner circle badly misjudged the scale of the problem — and their overoptimistic forecasts and pronouncements haunt them to this day.

 

Oh, and Yellen was right when they were wrong.

So how has 2009 become the administration’s economic Camelot, the golden age — in their own minds — when they achieved miracles, so that anyone who wasn’t there is considered second-class? Not too hard to understand: a bit of incestuous amplification, patting each other on the back so that they feel good about what the rest of the world considers a job poorly done. But it’s disturbing nonetheless.

And about being a team player: this is really bad, because it’s contrary to the whole concept of the Fed. The Federal Reserve chair is not supposed to be part of the administration’s team — he or she is supposed to be an independent force, and independence of intellect is a plus, not a minus (especially when, once again, you’ve been right, as Yellen has).

Cardiff Garcia mocks the WH position as being that they want a pushover who would be fun to have a beer with during a crisis — and there’s enough truth there to make it sting.

All in all, this whole episode is not making anyone think better of Obama’s judgment.

 

Il 2009 e tutto il resto

 

Ci sono stati molti commenti sul resoconto di Neil Irwin sul perché la Casa Bianca non vuole, con buone ragioni, Janet Yellen alla presidenza della Fed. A parte i meriti della Yellen nei confronti di Summers, sembra che la Casa Bianca voglia Summers, e non voglia la Yellen, esattamente per ragioni sbagliate. Vogliono uno che faccia il gioco di squadra, e considerano la posizione in qualche modo indipendente della Yellen come un difetto, anche se ella ha avuto regolarmente ragione. Considerano un difetto della Yellen il fatto che non facesse parte della squadra che fece le scelte politiche nel 2009 – quando gran parte delle persone all’esterno della Casa Bianca non considerano il 2009 esattamente come un trionfo politico.

Fatemi analizzare un po’ più a fondo quest’ultimo punto. E’ assolutamente chiaro che, come alcuni di noi misero in guardia a quel tempo, le misure di sostegno furono troppo piccole e di troppo breve durata. Possiamo litigare fino a diventare scuri in volto sul fatto che la Casa Bianca poteva assumere misure di sostegno più grandi, o almeno incorporare il suo piano in un meccanismo per ottenere maggiori misure durante il percorso, ad esempio attraverso la ‘riconciliazione’ [1] : possiamo anche litigare sul fatto che si poteva indirizzarsi  verso un negoziato più duro con le banche, mettendone magari una o due in amministrazione controllata per incoraggiare le altre. Quello che è chiaro, tuttavia, è che il gruppo ristretto dei decisori fraintese gravemente la dimensione del problema – e le loro previsioni e pronunciamenti più che ottimistici li hanno perseguitati sino ad oggi.

Aggiungiamo che la Yellen in quel caso aveva ragione e loro avevano torto.

Dunque, il 2009 è diventato il Camelot [2] economico della Amministrazione, l’età d’oro – nelle loro menti – nella quale ottennero miracoli, cosicché tutti quelli che non erano con loro sono considerati di seconda categoria? Non è troppo difficile da capire: un po’ di  ‘incestuosa amplificazione’ [3], dandosi l’uno con l’altro pacche sulle spalle in modo da sentirsi a proprio agio per qualcosa che il resto del mondo considera un lavoro scadente.  Ma, nondimeno, è irritante.

Ed a proposito di saper fare il gioco di squadra: questo è davvero negativo, perché è l’opposto del modo in cui la Fed è stata concepita. Il Presidente della Federal Reserve non è stato pensato come un componente della squadra di Governo – lui o lei si suppone che siano soggetti indipendenti, e l’indipendenza intellettuale è un rafforzativo, non un diminutivo (specialmente, è il caso di ripetere, quando si è avuto ragione, come nel caso della Yellen).

Cardiff Garcia ironizza sulla posizione della Casa Bianca come se essi volessero un interlocutore facile, con il quale è divertente prendere una birra durante una crisi – e in questo c’è abbastanza verità da renderlo doloroso.

Nel complesso, tutta questa faccenda non sta inducendo nessuno a dare una valutazione migliore della capacità di giudizio di Obama.



[1] La “reconciliation” è una misura di emendamento in ultima istanza della legislazione finanziaria, che consente alla Camera dei Rappresentanti di approvare misure a maggioranza semplice. E, all’epoca dello “stimulus”, il problema era che i Democratici disponevano sì di una maggioranza, ma insufficiente a superare un uso ostruzionistico messo in atto dai Repubblicani sull’obbligo di maggioranze qualificate.

[2] Camelot era la fortezza del leggendario Re Artù. Fu citata per la prima volta da Chrétien de Troyes nel suo poema Lancillotto o il cavaliere della carretta, e acquisì un’importanza via via crescente nelle opere che, nel corso dei secoli, svilupparono la mitologia del ciclo arturiano (Wikipedia)

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[3] E’ una strana espressione coniata negli ambienti militari del Pentagono, e sta a significare la attitudine ai ‘complimenti gregari’, ovvero alla auto propaganda che conduce a perseverare nelle iniziative sbagliate. Il termine, se non sbaglio, venne coniato agli inizi della guerra irachena. Perché tale condotta sia stata definita ‘incestuosa’ non l’ho mai trovato spiegato e forse deriva da patologie militaresche.

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