Blog di Krugman

Keynes, Kalecki, Konczal etc. (19 agosto 2013)

 

August 19, 2013, 1:22 pm

Keynes, Kalecki, Konczal, etc.

John Quiggin has an interesting take on some of what two modern Ks — me and Mike Konczal — have been saying about two illustrious former Ks — Keynes and Kalecki. Interesting comment thread too — if you’re not reading Crooked Timber, you’re missing out.

I just want to add one thing. Quiggin remarks,

Krugman is certainly going to upset plenty of people in the econ profession with this. But as with most partisan debates in recent decades, it’s a case of sauce for the gander. The public choice school has routinely represented economic arguments for government intervention as the product of rent-seeking by interest groups, and the economists who make such arguments as pawns or hirelings of these groups.

It’s not just the public choice school. Let’s not forget Robert Lucas’s smear of Christy Romer. First he denounced the stimulus with an argument that was, in fact, wrong even on its own terms. Then he flat out accused Romer of pure hackery:

Christina Romer — here’s what I think happened. It’s her first day on the job and somebody says, you’ve got to come up with a solution to this — in defense of this fiscal stimulus, which no one told her what it was going to be, and have it by Monday morning.

So she scrambled and came up with these multipliers and now they’re kind of — I don’t know. So I don’t think anyone really believes. These models have never been discussed or debated in a way that that say — Ellen McGrattan was talking about the way economists use models this morning. These are kind of schlock economics.

Maybe there is some multiplier out there that we could measure well but that’s not what that paper does. I think it’s a very naked rationalization for policies that were already, you know, decided on for other reasons.

So I don’t feel much sympathy for anti-Keynesians who reach for the smelling salts when someone suggests that politics influences their ideology.

 

Keynes, Kalecki, Konczal etc.

 

John Quiggin ha una interessante presa di posizione su quanto i due “K” contemporanei  – il sottoscritto e Mike Konczal – vengono dicendo sui due più antichi ed illustri “K” – Keynes e Kalecki. Anche interessante la trama dei commenti – se non siete lettori del blog Crooked Timber, siete destinati a non vederla.

Intendo solo aggiungere una considerazione. Sottolinea Quiggin:

“In questo momento Krugman sta certamente irritando una quantità di persone nella disciplina economica. Ma come una gran parte di dibattiti partigiani dei decenni passati, c’è reciprocità [1]. La scuola (della Teoria) della Scelta Pubblica [2] ha regolarmente rappresentato gli argomenti economici favorevoli all’intervento pubblico come il prodotto della ricerca di una rendita da parte di gruppi di interesse, e gli economisti che usano tali argomenti come pedine o mercenari di questi gruppi.”

Non si tratta soltanto della scuola (della Teoria) della Scelta Pubblica. Non si dimentichi la calunnia di Robert Lucas verso Christy Romer. In primo luogo egli denunciò le misure di sostegno con un argomento che era, nei fatti, sbagliato persino nei suoi stessi termini. Poi accusò senza mezzi termini la Romer

“Christina Romer … ecco quello che penso sia successo. E’ il suo primo giorno di lavoro e qualcuno le dice, devi venire a capo  di questa faccenda … a difesa delle misure di sostegno pubbliche, che nessuno le aveva detto erano quelle che si stavano decidendo,  e devi farlo entro lunedì mattina.

Cosicché ella parte in quarta e si inventa questi moltiplicatori, e ora essi sono di tale natura …. non saprei.  Così io non credo che nessuno ci creda per davvero. Questi modelli non sono mai stati discussi o dibattuti in un modo che, vale a dire …. quello che questa mattina Ellen McGrattan  diceva a proposito del modo in cui gli economisti utilizzano i modelli. Sono  ciarpame di economia.

Può darsi che in giro ci sia qualche moltiplicatore che potrebbe misurare correttamente ma non è quello che si fa  in quello studio. Penso che esso sia una pura razionalizzazione a favore di politiche che già si conoscono, che sono state decise per altre ragioni.”

Dunque, non nutro molta simpatia per gli anti keynesiani che si attaccano ai sali [3] quando qualcuno suggerisce che la politica influenzi la loro ideologia.


 

 


[1] Letteralmente “è un caso di salsa per il papero”. Espressione idiomatica che deriva da questo detto originario: “Quello che è un intingolo per l’oca è anche un intingolo per il papero”. O anche: “Chi la fa l’aspetti”, o “Chi di spada ferisce, di spada perisce” e così via.

[2] La teoria della scelta pubblica (Public Choice) è una teoria economica elaborata negli Stati Uniti negli anni sessanta e sviluppata negli anni settanta, principalmente ad opera di James M. Buchanan che nel 1986 per questi studi vinse il Premio Nobel per l’economia.

[3] Ovvero, ai sali ammoniacali che si usano per rinvenirsi:

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