Blog di Krugman

La crisi asiatica a confronto con la crisi europea (28 agosto 2013)

 

August 28, 2013, 2:00 pm

The Asian Crisis Versus The Euro Crisis

So, I’m feeling young again — well, middle-aged, anyway. The rupiah is plunging again!

I was one of those economists for whom the Asian crisis of 1997-1998 came as a disturbing revelation, a demonstration that events all too reminiscent of the Great Depression could still happen in the modern world. Between the acute crises in Southeast Asia and the long stagnation in Japan, it was — or so I thought — all too clear that we did not, in fact, have this thing under control. Unfortunately, not enough people grasped that lesson, and a decade later we had a global crisis that made the Asian crisis look trivial by comparison.

But anyway, the moving finger of crisis seems for the moment to be pointing back at some of the old crowd. And I’m catching up on what’s been going on in that part of the world.

The first thing you want to say is that all the crisis economies — even Indonesia, which had by far the worst time in the beginning — eventually bounced back strongly:

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Total Economy Database

This is in stark contrast to the experience of the countries that seem like the closest parallel to SE Asia this time around, the troubled euro area debtors. Here’s a comparison of Indonesia after 1997 and Greece after 2007, with the later years for Greece being the current IMF projections; the number of years after the pre-crisis peak is on the horizontal axis:

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Total Economy Database, IMF

By this point in the aftermath of the Asian crisis, even Indonesia was well on the road to recovery; Greece, Spain etc. are still sinking.

What’s worth remembering is that everything people say about why Greece can’t bounce back — structural problems, corruption, weak leadership, yada yada was also said about Indonesia. So why could Indonesia come back while Greece can’t?

Well, two obvious reasons: Indonesia had a currency that it could devalue, and did, massively. This caused a lot of short-term financial stress, but paved the way for export-led growth. And the IMF, after initially pushing austerity policies in Asia, backed off and reversed course; this time around the Troika has been relentless, learning nothing from experience.

Much more on this topic in future posts.

 

La crisi asiatica a confronto con la crisi europea

 

Dunque, è come se fossi tornato giovane – ebbene, almeno di mezza età. La rupia sta scendendo ancora!

Io fui uno di quegli economisti per i quali la crisi asiatica del 1997-1998 arrivò come una rivelazione allarmante, una dimostrazione che eventi che facevano anche troppo venire alla mente la Grande Depressione potevano ancora riaccadere nel mondo odierno.  Tra le gravi crisi del Sud Est asiatico e la lunga stagnazione del Giappone, era – o così io pensavo – anche troppo chiaro che non avevamo, di fatto, sotto controllo questa evenienza. Sfortunatamente, non molte persone afferrarono quella lezione, ed un decennio dopo avemmo una crisi globale rispetto alla quale la crisi asiatica pare banale.

Ma in ogni caso, per il momento il fattore scatenante la crisi sembra tornare ad indicare qualcosa della vecchia casistica. E sto aggiornandomi su cosa sta accadendo in quella parte del mondo.

La prima cosa che si deve dire è che tutte le economie in crisi – persino l’Indonesia, che ebbe di gran lunga la peggiore esperienza agli inizi – alla fine si riprendono  con forza:

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Database totale dell’economia

 

Questo è in estremo contrasto con l’esperienza dei paesi che sembrano in questa occasione il parallelo più prossimo all’Asia sudorientale, i debitori in difficoltà dell’area euro. Ecco un confronto dell’Indonesia nel 1997 e della Grecia dopo il 2007, con gli ultimi anni per la Grecia che si basano sulle attuale previsioni del FMI; il numero degli anni dopo il picco precedente alla crisi è sull’asse orizzontale:

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Database totale dell’economia, FMI

 

In questo senso nel periodo successivo della crisi asiatica, persino l’Indonesia era messa in modo migliore sulla strada della ripresa; la Grecia, la Spagna etc.  stanno ancora affondando.

Quello che merita di essere ricordato è che tutto quello che la gente dice sulle ragioni per le quali la Grecia non può riprendersi – problemi strutturali, corruzione, debolezza dei gruppi dirigenti, etc. etc. -veniva anche detto a proposito dell’Indonesia. Perché dunque l’Indonesia torna in auge mentre la Grecia non può farlo?

Ebbene, ci sono due ovvie ragioni: l’Indonesia aveva una valuta che poteva svalutare, e lo fece massicciamente. Questo a breve termine provocò un grande disordine finanziario, ma preparò la strada per un crescita guidata dalle esportazioni. E il FMI, dopo aver inizialmente spinto per politiche di austerità in Asia, si ricredette e invertì l’indirizzo; in questa occasione la troika [1] è stata implacabile, non imparando niente dall’esperienza.

Dirò di più su questo tema in posts futuri.



[1] Ovvero, l’organismo di supervisione che decide e tratta con il Governo greco, composto dal FMI, dalla BCE e dalla Commissione Europea.

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