Blog di Krugman

La macroeconomia di Sisifo (24 agosto 2013)

 

August 24, 2013, 4:47 pm

The Macroeconomics of Sisyphus

Simon Wren-Lewis is deeply annoyed at the IMF, and understandably so. How can you publish a paper about fiscal adjustment that explicitly takes no account of monetary policy, and claim that it has any relevance to current problems?

In general, trying to do policy-relevant macroeconomics these past 5 years has felt like the curse of Sisyphus: you labor mightily to get some simple but essential point across, you think that maybe, finally, you’re getting through. Then along comes some famous economist or report from an influential agency that rolls the level of the discussion right back down to the bottom.

The central fact of macro policy in these times isn’t subtle:

w 80

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In normal times, the central bank can offset fiscal contraction by cutting interest rates. Since late 2008, however, the interest rates the Fed can control have been limited by the zero lower bound. This means that there is no offset to the negative effects of fiscal consolidation — which means that this is not the time to be doing such consolidation, which should wait until we emerge from this condition. We’re in a St. Augustine economy: Grant me chastity and continence, but not yet.

This isn’t complicated, and it isn’t new — it’s what we’ve been saying for almost 5 years. There are arguments one can make on the other side, although the two main ones — expansionary austerity and the supposed existence of a red line on debt at 90 percent of GDP — have imploded. Still, I guess a paper offering a new argument for front-loaded austerity might be worth reading.

But to put out a paper in 2013 that simply ignores the whole issue bespeaks a level of, well, denseness that leaves one breathless.

 

La macroeconomia di Sisifo

 

Simon Wren-Lewis è profondamente irritato con il FMI e comprensibilmente. Come si può pubblicare uno studio sulle correzioni nella finanza pubblica che non tiene in nessun conto la politica monetaria, e sostenere che essa una qualche rilevanza sui problemi attuali?

In generale, cercare di fare della macroeconomia che avesse un qualche rilievo sulla politica nei cinque anni passati ha fatto l’effetto della maledizione di Sisifo: si lavora moltissimo per trasmettere qualche aspetto semplice ma essenziale, si pensa che, forse, finalmente, di esserci riusciti. Poi arriva qualche famoso economista o un rapporto da un agenzia influente che riportano il livello della discussione al punto più basso.

Il fatto centrale della politica macroeconomica di questi anni non è  inafferrabile [1]:

w 80

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In tempi normali la banca centrale può bilanciare la contrazione della finanza pubblica tagliando i tassi di interesse. A partire dalla fine del 2008, i tassi di interesse che la Fed può controllare sono stati limitati dal ‘limite inferiore di zero’ [2]Questo significa che non c’è alcun bilanciamento degli effetti negativi di un consolidamento della finanza pubblica – il che significa che questi no sono i tempi per operare tale consolidamento, che dovremmo attendere di uscire da questa condizione. Siamo nell’ambito di una economia alla San Agostino: concedimi la castità e la continenza, ma non subito.

Non è complicato e non è una novità – è quello che stiamo dicendo fa quasi 5 anni. Ci sono argomenti che si possono avanzare dall’altro versante; sebbene i due principali – la austerità espansiva e la supposta esistenza di una linea rossa quando il debito raggiunge il 90 per cento del PIL – siano entrati in crisi. Eppure, suppongo che uno studio che offrisse una nuovo argomento per una austerità collocata nel periodo iniziale meriterebbe di essere letto.

Ma uscire nel 2013 con uno studio che semplicemente ignora l’intera tematica indica un livello di, è il caso di dire, ottusità che lascia senza fiato.



[1] La tabella mostra l’evoluzione del cosiddetto “tasso di finanziamento federale”, ovvero il tasso di interesse che la “Banca Centrale applica agli istituti più autorevoli quando essi prendono e danno in prestito finanziamenti overnight l’uno con l’altro” (Investopedia).

[2] Vedi note sulla traduzione a “zero lower bound”.

By


Commenti dei Lettori (0)


E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"