Blog di Krugman

Memorie di economisti che si comportano male (1 agosto 2013)

 

August 1, 2013, 7:38 am

Economists Behaving Badly, Redux

Brad DeLong asks why the left views Larry Summers as a right-wing hyena. I think that’s a straw man, or maybe a straw hyena. What is true is that a lot of people even on the moderate left don’t trust Summers, even though much of his commentary over the years has been very much center-left — and since leaving office he has become one of our most prominent fiscal doves.

 

Where does this mistrust come from? Well, let me give you an example: Jackson Hole, 2005, a conference dedicated to celebrating the record of, ahem, Alan Greenspan. Raghuram Rajan had presented a paper warning that the risks of financial instability were much higher than most people were acknowledging. (I think Rajan has been wrong on many issues since then, but that was certainly a prophetic paper). And the response, in general, took the form of ridicule.

The principal discussant was Don Kohn (pdf), who was (barely) polite but completely wrong-headed, celebrating financial innovations such as “the growing ease of housing equity extraction”:

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Leading off on the rest of the discussion (pdf) was Larry Summers, who wasn’t polite, dismissing Rajan for being “slightly Luddite” in questioning the value of financial innovation, which he compared (in a really bad analogy) to technological progress in transportation.

Now, lots of people got this stuff wrong — although you want to bear in mind that we’re not talking about the 1990s now, we’re talking about 2005. And we all make mistakes. But have either Summers or Kohn ever acknowledged that they got it wrong, and explained why?

And you can see, I think, why “the left” — while not, in fact, viewing Summers as a hyena — is a bit upset that the only people President Obama has mentioned as alternatives to Janet Yellen are Summers and Kohn.

 

Memorie di economisti che si comportano male

 

Brad DeLong chiede perché la sinistra consideri Larry Summers come una iena di destra. Penso che si tratti di un diversivo, diciamo una iena di paglia, piuttosto che un uomo di paglia. Quello che è vero è che molte persone persino della sinistra moderata non si fidano di Summers, anche se molti dei suoi commenti nel corso degli anni sono stati effettivamente di centrosinistra – e dal momento in cui ha lasciato il suo incarico è diventato una delle nostre più illustri colombe, in materia di finanza pubblica.

Da dove viene questa sfiducia? Ebbene, fatemi avanzare un esempio: anno 2005, Jackson Hole, conferenza dedicata a celebrare  le prestazioni, nientedimeno, di Alan Greenspan. Raghuram Rajan aveva presentato uno studio che metteva in guardia sul fatto che i rischi di instabilità finanziaria fossero molto maggiori di quanto si stesse riconoscendo (penso che Rajan abbia avuto, da quel momento, torto su molte cose, ma quello fu certamente una saggio profetico). E, in generale, le risposte si risolsero in ironia.

Il principale interlocutore nel dibattito fu Don Kohn (disponibile in pdf) che fu (abbastanza) corretto ma del tutto pervicace nell’errore, e celebrò le innovazioni finanziarie come “la crescente comodità del prelievo dei valori immobiliari” [1]:

“La dottrina Greenspan ritiene che questi sviluppi, a bilancio, migliorino il funzionamento dei mercati finanziari e delle economie reali che sorreggono. Consentendo agli istituti di diversificare i rischi, più precisamente di scegliere i loro profili di rischio, e di migliorare la gestione dei rischi assunti, essi rendono tali istituti più robusti. Rendendo più robusti gli intermediari e dando a coloro che si indebitano una maggiore varietà di prestatori da cui attingere i finanziamenti, questi sviluppi hanno anche reso il sistema finanziario più reattivo e flessibile – più capace di assorbire gli shocks senza aumentare gli effetti di tali shocks sull’economia reale. E facilitando il flusso dei risparmi attraverso i mercati ed i confini nazionali, questi sviluppi hanno contribuito ad una migliore allocazione delle risorse ed hanno promosso la crescita.”

Larry Summers diede avvio al successivo dibattito (disponibile in pdf) e non fu altrettanto corretto, liquidando Rajan come “leggermente luddista” per aver avanzato obiezioni sul valore delle innovazioni finanziarie, che egli paragonò (con una analogia davvero pessima) al progresso tecnologico nel settore dei trasporti.

Ora, una gran numero di persone hanno compreso che questa era roba sbagliata – sebbene si debba ricordare che in questo momento non stiamo parlando degli anni ’90, bensì del 2005. E tutti noi facciamo errori. Ma Summers o Kohn hanno mai riconosciuto di aver fatto quegli sbagli, ed hanno spiegato per quali ragioni?

Così, penso, ci si possa rendere conto del motivo per il quale “la sinistra” – seppure, in realtà, non considerando Summers come una “iena” – sia un po’ imbarazzata dal fatto che le uniche persone che il Presidente Obama ha menzionato in alternativa a Janet Yellen siano Summers e Kohn.


[1] In economia, il “mortgage equity withdrawal” (che suppongo si possa tradurre con: “prelievo di valore da un bene ipotecato”) è la decisione del consumatore di prendere a prestito denaro a fronte del valore reale della propria abitazione. Per valore reale si intende il valore della proprietà dedotte tutte le passività accumulate (ipoteche, mutui etc.). Alcuni autori usano anche il termine “equity extraction” – che ha praticamente lo stesso significato – ed includono i pagamenti netti che si ricevono al momento della vendita di un alloggio. In questo caso l’uso tradizionale di una “equity extraction” è quello dell’acquisto di una nuova abitazione (Wikipedia in lingua inglese).

In sostanza si tratta della abitudine, assai in uso all’epoca, di passare da un debito ad un nuovo debito, utilizzando come garanzia la parte del precedente bene del quale si è divenuti proprietari.

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