Blog di Krugman

Sulla simmetria tra Microsoft ed Apple (24 agosto 2013)

 

August 24, 2013, 9:38 am

On The Symmetry Between Microsoft And Apple

I am not a tech industry maven, so I am busy coming up to speed on the implications of the Ballmer resignation. And what I’m about to say may be obvious to many. Still, I think it’s worth saying: there is, once you look past the surface, a remarkable symmetry between Microsoft’s strategy in its heyday and Apple’s strategy today.

The Microsoft story is familiar. Back in the 80s, Microsoft and Apple both had operating systems to sell; Apple’s was clearly better. But Apple misunderstood the nature of the market: it said, “We have a better system, so we’re going to make it available only on our own beautiful machines, and charge premium prices.” Meanwhile Microsoft licensed its system to lots of people making cheap machines — and established a commanding position through network externalities. People used Windows because other people used Windows — there was more software available, corporate tech departments were prepared to provide support, etc..

This dominance persists to this day: I’m writing this post on a notebook running Windows 7, and won’t even consider getting an Apple notebook — mainly because the wonderful people in the Wilson School IT department, who have saved my life multiple times, aren’t set up to deal with Apple products.

But Microsoft missed the boat on mobile devices, while Apple got temporarily ahead of the curve. I say “temporarily”, because as far as I can tell Apple products no longer have a dramatic quality edge. I’ve had an iPhone — which, sad to say, did not survive dunking in water — and now have a Samsung, and the differences don’t seem huge. I have an iPad 2, which I bought for the picture quality; but when I decided I also wanted a small tablet that I could carry around in my jacket pocket, it turned out that the iPad Mini wasn’t significantly better than several Android competitors, and in fact for my purposes worse in some ways. (More about that after the jump).

Now, unlike Microsoft, Apple isn’t selling an inferior product. But it’s selling products that are little if any better than competitors, at premium prices. How can it do that? Again, network externalities: mainly a much deeper bench of apps, or so I’m told (I actually don’t use many).

So how do the prospects for Apple’s reign look compared with those of Microsoft? Let’s not forget that Microsoft is actually an incredible success story — it maintained its PC lock for decades, and in fact still retains that lock today; it’s just that the market is changing. My casual impression is that Apple’s lock isn’t nearly as secure, in part because it’s relying on the loyalty of individual customers — in contrast to Microsoft, which was largely relying on the loyalty of corporate IT managers, who are inherently more conservative.

Anyway, fun stuff. My complaint about Apple after the jump.

So, my problem with Apple. In general, the thing about Apple is that it reflects the spirit of Steve Jobs, who knew what was good for you — and left you no way to do things differently. And if you are an atypical user, you end up putting a lot of effort into fighting iOS in order to do simple things.

Case in point: as regular readers know, I really like watching live performances on YouTube; and I want the best of them available even when I don’t have access to broadband. So I download them onto my PC as MP4s — there are many add-ons that will do this.

But I actually want them on a tablet. To do this in iOS, you first have to import them into iTunes, then synch; not too big a pain, but still a couple of annoying extra steps. The big problem, however, comes when you want to organize your videos: how do I tell iTunes that, say, my 10 favorite Arcade Fire performances are a related set?

Well, the only way I’ve found is to convince iTunes that they are episodes of a nonexistent TV show. It’s doable, but stupid. Whereas on my Nexus 7 I just copy them into a folder named “Arcade Fire”, and there they are.

 

Sulla simmetria tra Microsoft ed Apple

 

 

Non sono un esperto di tecnica industriale, cosicché sono impegnato a cercare di affrettarmi sulle implicazioni delle dimissioni di Ballmer [1]. E quanto sto per dire potrà essere ovvio per molti. Eppure, penso che meriti dirlo: c’è, quando si guarda al passato in superficie, una considerevole simmetria tra la strategia di Microsoft al suo apice e la strategia di Apple di questi giorni.

La storia di Microsoft è nota. Nei passati anni ’80 Microsoft ed Apple avevano entrambi sistemi operativi da vendere; Apple era chiaramente migliore. Ma Apple fraintese la natura del mercato: disse “Abbiamo un sistema migliore, dunque ci orientiamo a renderlo disponibile solo sulle nostre magnifiche macchine, ed a caricare prezzi addizionali”. Nel frattempo Microsoft autorizzò il suo sistema ad una gran quantità di persone che costruivano macchine economiche – e stabilì una posizione di comando attraverso esternalità di rete [2]. La gente usava Windows perché altra gente usava Windows – c’era più software disponibile, i settori tecnici dell’impresa furono pronti a fornire il supporto, etc.

Questo dominio è durato sino ad oggi: io sto scrivendo questo post su un notebook che va con Windows 7 e non prendo neppure in considerazione di dotarmi di un notebook Apple – principalmente perché quegli individui meravigliosi del Dipartimento di informatica della Wilson School, che mi hanno salvato la vita una infinità di volte, non sono organizzati per misurarsi con i prodotti Apple.

Ma Microsoft perse il treno [3] sui congegni mobili, mentre Apple in quel caso fu lungimirante. Dico “in quel caso”, perché per quanto posso dire i prodotti Apple non hanno più uno spettacolare vantaggio qualitativo. Io ho avuto un iPhone – che, triste a dirsi, non è sopravvissuto ad una immersione in acqua – ed ora ho un Samsung, e le differenze non sembrano così grandi. Ho un iPad 2, che ho acquistato per la qualità delle immagini; ma quando ho deciso che volevo anche un piccolo tablet che potevo portarmi in giro nella tasca della mia giacchetta, ho scoperto che iPad Mini non è significativamente migliore di parecchi competitori Android, e di fatto in vari sensi è peggiore per i miei scopi (dirò di più al proposito dopo la digressione [4]).

Ora, diversamente da Microsoft, Apple non sta vendendo un prodotto inferiore. Ma sta vendendo prodotti che sono appena migliori di quelli dei competitori, a prezzi maggiorati. Come può farlo? Ancora, con le esternalità di rete; fondamentalmente una riserva più profonda di applicazioni, o almeno così mi si dice (io effettivamente non ne uso molte).

Dunque, come confrontare le prospettive del regno della Apple con quelle di Microsoft? Non si dimentichi che Microsoft ha una incredibile storia di successo – ha mantenuto per decenni il dispositivo di proprietà dei suoi PC, e di fatto lo mantiene ancora oggi; soltanto che il mercato sta cambiando. La mia impressione superficiale è che il dispositivo di Apple non sia neppure lontanamente altrettanto sicuro, in parte perché si basa sulla fedeltà di clienti individuali – in contrasto con Microsoft, che si basa ampiamente sulla fedeltà dei manager della società informatica, che sono intrinsecamente più conservatori.

In ogni caso, cose divertenti. (Ora) la mia lamentela a proposito di Apple dopo la digressione.

Dunque, il mio problema con Apple. In generale, la faccenda con Apple è che essa riflette lo spirito di Steve Jobs, che sapeva cosa andava bene per voi e non vi lasciava alcun modo di fare le cose diversamente. E se voi siete un utilizzatore atipico, finite col fare grandi sforzi per combattere contro i congegni della Apple [5] per fare cose semplici.

Esempio emblematico: come i lettori affezionati sanno, mi piace molto guardare le prestazioni in diretta su You Tube; e voglio il meglio che è disponibile anche quando non ho accesso alla banda larga. Dunque li trasferisco sul mio PC come MP4 [6] – ci sono molte componenti aggiuntive che lo possono fare.

Ma io in effetti li voglio su un tablet. Per fare questo sui congegni Apple, si deve prima importarli su iTunes,  poi sincronizzarli; non è un gran fastidio, eppure si tratta di un paio di irritanti passaggi aggiuntivi. Il grande problema, tuttavia, viene quando volete organizzare i vostri video: come faccio a dire ad iTunes, ad esempio, che le mie preferite dieci prestazioni di Arcade Fire sono un gruppo in connessione?

Ebbene, l’unico modo che ho trovato è stato convincere iTunes che essi sono episodi di uno show televisivo che non esiste. E’ fattibile ma è stupido. Mentre sul mio Nexus 7 semplicemente li copio in una cartella dal titolo Arcade Fire, e là stanno.  



[1] Steven Anthony Ballmer è un imprenditore e informatico statunitense. È amministratore delegato di Microsoft dal 27 giugno 2008, a seguito delle dimissioni di Bill Gates.

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[2] “Network externalities” sono gli effetti su un utilizzatore di un prodotto o di un servizio di altri che utilizzano gli stessi o i compatibili prodotti e servizi. Tali esternalità sono positive se I benefici sono una funzione che cresce con il numero degli altri utilizzatori, Sono, invece, naturalmente negative nel caso opposto. Questa è la definizione tecnica; più semplicemente mi pare chiaro che il meccanismo possa produrre benefici alla condizione che chi ha realizzato per primo il prodotto abbia alcune condizioni favorevoli nel contratto con il quale ha venduto il brevetto, o qualcosa del genere.

[3] Gli americani dicono “perdere la barca” dove noi diciamo “perdere il treno”, per ragioni non del tutto coerenti con la geografia.

[4] Tradurre “jump” con digressione è forse impreciso …. Ma il significato è il seguente: nel blog questo post termina ad un certo punto, mentre la seconda parte relative alle personali lamentele come consumatore di Krugman è disponibile solo per chi abbia voglia ad aprire la pagina interna. Per curiosità e divertimento personale ho tradotto anche la seconda parte. Quindi quella che traduco con ‘digressione’ è un ‘salto’ alla pagina interna. Si tenga comunque presente che un possibile non casuale interesse di tutta questa materia – a parte gli aspetti scherzosi – lo si può rinvenire tornando a leggere un post del 19 giugno dal titolo “In che senso questi tempi sono diversi?”. Il tutto serve appunto ad illuminare il tema di quanto l’industria americana contemporanea – come scriveva allora Krugman – sia “ … fondamentalmente costruita sulla tecnologia, sul design e sul marchio”.

[5] iOS (precedentemente iPhone OS) è un sistema operativo sviluppato da Apple per iPhone, iPod touch e iPad.

[6] In elettronica e telecomunicazioni MPEG-4, nato nel 1996 e finalizzato nel 1998 (fu presentato pubblicamente ad ottobre di quell’anno), è il nome dato a un insieme di standard per la codifica dell’audio e del video digitale sviluppati dall’ISO/IEC Moving Picture Experts Group (MPEG). L’MPEG-4 è uno standard utilizzato principalmente per applicazioni come la videotelefonia e la televisione digitale, per la trasmissione di filmati via Web, e per la memorizzazione su supporti CD-ROM.

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