August 6, 2013, 10:42 am
One of the remarkable things about the ongoing economic crisis is the endless search for explanations of something that’s actually quite simple — the sluggish pace of recovery. You have a large overhang of private debt; you have a still-depressed housing sector; and you have contractionary fiscal policy. Add to this the well-established fact that recovery tends to be slow after recessions caused not by tight money but by private-sector overreach, and there’s just no mystery that needs explaining.
Yet we’ve seen an endless series of analyses declaring that there is indeed a deep mystery, and it must be Obama’s Fault. Probably the most influential of these analyses was the claim that Obama was creating “uncertainty”, and this was holding everything back.
Larry Mishel did a thorough debunking of this meme almost two years ago. And sure enough, the index of uncertainty that everyone was pointing to has plunged, with no visible boost to the economy.
Will anyone who bought into this story engage in some serious self-analysis? Why am I even asking?
Un altro pessimo racconto morde la polvere
Uno degli aspetti rimarchevoli della perdurante crisi economica è la ricerca infinita di spiegazioni per qualcosa che effettivamente è abbastanza semplice – il ritmo fiacco della ripresa. C’è un largo eccesso di debito privato, c’è un settore delle costruzioni ancora depresso, e c’è una politica della finanza pubblica restrittiva. Si aggiunga a questi aspetti ben definiti il fatto che la ripresa tende ad essere lenta dopo recessioni che sono state provocate non da restrizioni monetarie ma da eccessi del settore privato, e non c’è proprio alcuni mistero che abbia bisogno di spiegazioni.
Tuttavia abbiamo assistito ad una serie infinita di analisi per le quali c’è davvero un profondo mistero, e deve essere colpa di Obama. Probabilmente la più influente di tali analisi è stata la pretesa che Obama stesse creando “incertezza”, e fosse questo a tenere le cose ferme.
Larry Mishel fece una dettagliata demistificazione di questo luogo comune circa due anni orsono [1]. E come previsto, l’indice di incertezza che ognuno stava indicando è crollato [2], senza alcun visibile incoraggiamento all’economia.
Faranno qualche seria autoanalisi coloro che si erano bevuti questa storia? Perché persino me lo chiedo?
[1] Un ampio e documentato articolo di Lawrence Mishel su Economic Policy Institute del 27 settembre 2011. Mishel è il Presidente di tale fondazione.
[2] Per indice di incertezza ci si riferisce allo specifico dato statistico che misura, attraverso indagini particolari, l’incertezza dei soggetti economici sugli andamenti della congiuntura, inclusa quella derivante dalle attese sulle legislazioni e sulle previsioni fiscali. Questi sono i dati più recenti (da Wonkblog, il blog del Washington Post) , che mostrano come tale indice sia tornato quasi ai livelli del 2005:
By mm
E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"