September 10, 2013, 3:12 pm
So, are we going to have a crisis over the debt ceiling again? Everyone seems to assume that we won’t, that Republicans have learned their lesson, and that they’ll huff and puff before slinking away into the shadows. But there’s a problem: the GOP leadership has been telling the base to chill on the idea of shutting down the government to defund Obamacare, that they’ll use the debt limit instead. And so far nobody seems to have been willing to admit that this won’t work either.
And part of the problem may be, once again, the complete lack of actual policy analysis on the right. Apparently Eric Cantor is floating the idea of demanding a one-year delay in Obamacare in return for not forcing America into bankruptcy; Greg Sargent emails a Republican aide for clarification, and get this reponse:
It’s absolutely one of the possible outcomes of a debt limit negotiation, and likely given the President’s proclivity for delaying sections of this law. Whether it’s a mandate delay, or delaying the law entirely, it depends on a great deal of other factors.
OK, this represents a complete failure to understand how the health reform works. As I’ve tried to explain, three things are essential: nondiscrimination, the individual mandate, and subsidies. Other things, like the employer mandate, can be delayed without undermining the basic working of the plan. But Republicans don’t know any of that; they haven’t tried to understand Obamacare, they’ve just denounced it. And so they mistake Obama’s flexibility on side issues for a willingness to retreat on the essentials, which he won’t do.
In other words, the wonk gap might cause the GOP to stumble into disaster.
Il ‘gap di intelligenza’ [1] e il tetto del debito
Dunque, avremo ancora una crisi sul tetto del debito? Tutti sembrano pensare che non l’avremo, che i Repubblicani abbiano imparato la loro lezione, che faranno un po’ di scena [2] prima di ritirarsi furtivamente nell’ombra. Ma c’è un problema: il gruppo dirigente del Partito Repubblicano ha detto alla base di darsi una calmata con l’idea di bloccare l’attività del Governo per togliere i finanziamenti alla riforma della assistenza di Obama, che essi piuttosto useranno il tetto del debito. E sino a questo punto nessuno sembra aver voglia di ammettere che neanche questo funzionerà.
E in parte il problema sembra consistere, ancora una volta, nella completa assenza a destra di una effettiva analisi politica. In apparenza Eric Cantor ventila l’idea di richiedere un rinvio di un anno nella (entrata in funzione della) legge sulla assistenza sanitaria in cambio del non costringere l’America alla bancarotta; Greg Sargent ha chiesto un chiarimento ad un funzionario repubblicano, ed ha ottenuto questa risposta:
“E’ certamente uno dei possibili risultati del negoziato sul tetto del debito, e considerata la propensione di Obama a rinviare settori di questa legge è probabile. Se si tratterà di un rinvio sul tema del ‘mandato’ [3], o di un rinvio della intera legge, dipenderà da un gran numero di altri fattori.”
Ebbene, questo dimostra una completa incapacità di comprendere il funzionamento della legge. Come ho cercato di spiegare, tre cose sono essenziali: la non discriminazione [4], il mandato individuale ed i sussidi [5]. Altre cose, come il mandato per i datori di lavoro [6], possono essere rinviate senza mettere a repentaglio il funzionamento fondamentale del programma. Ma i Repubblicani non ne sanno niente; essi non si sono sforzati di comprendere la legge sulla assistenza sanitaria di Obama, l’hanno solo denunciata. E così confondono la flessibilità di Obama su tematiche secondarie con la sua volontà di sconfessare le cose essenziali, che è quello che non vorrà fare.
In altre parole, il gap di intelligenza potrebbe portare il Partito Repubblicano a sbattere casualmente in un disastro.
[1] Vedi l’articolo sul New York Times dell’8 settembre 2013.
[2] “Huff and Puff”, respirare rumorosamente, affannarsi, sbuffare per lamentarsi.
[3] Ovvero sulla parte della legge che stabilisce una ‘delega’ – in sostanza un obbligo, per tutti i cittadini ad acquistare la assicurazione sanitaria.
[4] Ovvero, la non discriminazione sui costi delle polizze assicurative, a danno di coloro che hanno maggiori patologie sanitarie.
[5] Ovvero, i contributi ai cittadini meno abbienti per poter far fronte ai costi delle assicurazioni obbligatorie.
[6] Ovvero, la delega per le imprese – per le più grandi – ad acquistare assicurazioni sanitarie per i dipendenti.
By mm
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