Blog di Krugman

La Germania come manipolatrice della valuta (27 settembre 2013)

 

September 27, 2013, 9:44 am

Germany As Currency Manipulator

Update: And it was, in fact, Ian Fletcher. I’m not endorsing his overall views, but this was a good point.

A correspondent — whose email and name I have lost! — makes a good point. In talking about trade and secular stagnation, I described Germany, with its huge surpluses, as not a currency manipulator. As the correspondent said, however, the euro can be seen as a de facto foreign exchange intervention to keep the de facto Deutsche mark weak. Before 2008, the euro encouraged private capital outflows from Germany to the periphery. Since then, both official rescue packages and also lending among national central banks in the euro area can be seen as taking the place of these private flows. The interbank portion is shown in this chart from Pimco:

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The general point is that if we imagine a euro breakup, I think everyone would agree that the new mark would soar in value, making German manufacturing much less competitive. The German public imagines that it is being cruelly exploited for the benefit of lazy southerners; arguably, what’s really happening is more like China’s purchases of dollars, which are intended not to subsidize America but to boost industry.

 

La Germania come manipolatrice di valuta

 

Aggiunta [1]: e si trattava, di fatto, di Ian Fletcher. Non appoggio complessivamente le sue opinioni, ma questo era un buon argomento.

Un corrispondente – del quale ho perso l’indirizzo email ed il nome! – avanza un buon argomento. Sto parlando a proposito di commercio e di stagnazione secolare. Io ho descritto la Germania, con i suoi ampi surplus, come un paese che non pratica la manipolazione della valuta. Come ha detto il corrispondente, tuttavia, l’euro può essere considerato come un intervento sul cambio estero per mantenere de facto il marco tedesco debole. Prima del 2008, l’euro incoraggiò flussi di capitali privati dalla Germania alla periferia. Da allora, sia i pacchetti ufficiali dei salvataggi che i prestiti presso le banche centrali nell’area euro possono essere considerati come se avessero preso il posti d questi flussi privati. La porzione interbancaria è mostrata in questa tabella, da PIMCO [2]:

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Il punto in termini generali è che se ci immaginiamo una rottura dell’euro, penso che tutti concorderebbero che il nuovo marco salirebbe assai come valore, rendendo il settore manifatturiero tedesco molto meno competitivo. L’opinione pubblica tedesca si immagina di essere stata crudelmente sfruttata per i sussidi agli scioperati del Sud Europa; probabilmente, quello che davvero sta accadendo è più simile agli acquisti di dollari da parte della Cina, che non sono considerati come un modo per sussidiare l’America ma per sostenere l’industria.



[1] Si badi che nel giornalismo americano è frequente mettere le correzioni e le aggiunte in apertura di un articolo, e non in calce.

[2] Pacific Investment Company Management, LLC (comunemente chiamata PIMCO), è un’azienda di gestione globale degli investimenti fondata nel 1971 con sede a Newport Beach, California.

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