Blog di Krugman

Testa vincono loro, croce perdiamo noi (14 settembre 2013)

 

September 14, 2013, 6:00 pm

Heads They Win, Tails We Lose

Many years ago MIT’s Andy Lo made a simple point (weirdly, I haven’t been able to track down the paper) about the distortion of incentives inherent in financial-industry compensation. Suppose you’re a hedge fund manager, getting 2 and 20 — fees of 2 percent of investors’ money, plus 20 percent of profits. What you want to do is load up on as much leverage as possible, and make high-risk, high return investments. This more or less guarantees that your fund will eventually go bust — but in the meantime you’ll have raked in huge personal earnings, and can walk away filthy rich from the wreckage.

But surely, you say, investors will see through this strategy. They can’t consistently be that stupid or naive, can they?

Hahahaha.

What brings this to mind is a new Center for Public Integrity report on the lifestyles of the rich and infamous — finance honchos who brought down their companies and much of the world economy with them. So, Lehman’s Dick Fuld gets to ruminate on what went wrong in his Greenwich mansion or his 40-acre ranch, or maybe his 5-bedroom house in Florida. Jimmy Cayne of Bear Stearns plays bridge from his $25 million apartment in the Plaza Hotel. And so on down the line.

So it really was heads they win, tails we lose, with all the incentives being to take maximum risks and let the taxpayers clean up the mess.

Luckily, it won’t happen again, because we’ve had comprehensive financial reform. Right? Right?

 

Testa vincono loro, croce perdiamo noi

 

Molti anni fa Andy Lo del MIT fece un semplice discorso (stranamente, non sono stato capace di rintracciare lo scritto) sullo stravolgimento degli incentivi a proposito dei compensi nel settore finanziario. Supponiamo che siate un manager di un hedge fund, che prende 2 e 20 – una parcella del 2 per cento sui soldi degli investitori, più il 20 per cento dei profitti. Quello che vorrete fare è caricare un rapporto di indebitamento più elevato possibile, correre un alto rischio con elevati ritorni sugli investimenti. In questo modo è più o meno garantito che il vostro finanziamento alla fine sarà un fallimento – ma nello stesso tempo voi avrete rastrellato vasti profitti personali e potrete venir fuori dal naufragio ricchi da far schifo.

Ma, potete obiettare, gli investitori certamente non si faranno ingannare da una strategia di questo tipo. Non possono essere costantemente così  stupidi o ingenui, non è vero?

Risata prolungata.

La qual cosa mi fa venire in mente un nuovo rapporto del Center for Public Integrity sugli stili di vita delle persone ricche e scellerate – i grandi capi della finanza che portarono al crollo le loro società e con esse gran parte dell’economia mondiale. Così, Dick Fuld della Lehman medita su cosa andò storto nella sua villa di Greenwich o nel suo ranch da 40 acri [1], oppure forse nella sua casa con cinque stanze da letto in Florida. Jimmy Cayne della Bear Sterns gioca a bridge nel suo appartamento da 25 milioni di dollari al Plaza Hotel. E così via per tutti gli altri.

Dunque davvero è stato che “testa vincevano loro, croce perdevamo noi”, con tutti gli incentivi che consistevano nel prendere i rischi massimi e lasciare ai contribuenti di fare pulizia del disastro.

Fortunatamente non accadrà più, poiché abbiamo provveduto con una riforma finanziaria esauriente. E’ vero? E’ vero?



[1] Un po’ più di 16 ettari.

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