For now, the big news about Obamacare is the debacle of HealthCare.gov, the Web portal through which Americans are supposed to buy insurance on the new health care exchanges. For now, at least, HealthCare.gov isn’t working for many users.
It’s important to realize, however, that this botch has nothing to do with the law’s substance, and will get fixed. After all, a number of states have successfully opened their own exchanges, doing for their residents exactly what the federal system is supposed to do everywhere else. Connecticut’s exchange is working fine, as is Kentucky’s. New York, after some early problems, seems to be getting there. So, a bit more slowly, does California.
In other words, the technical problems, while infuriating — heads should roll — will not, in the end, be the big story. The real threat remains the effort of conservative groups to sabotage reform, especially by blocking the expansion of Medicaid. This effort relies heavily on lobbying, lavishly bankrolled by the usual suspects, including the omnipresent Koch brothers. But it’s not just money: the right has also rolled out some really lousy arguments.
And I don’t just mean lousy as in “bad”; I also mean it in the original sense, “infested with lice.”
Before I get there, a word about something that, as far as we can tell, isn’t happening. Remember “rate shock”? A few months ago it was all the rage in right-wing circles, with supposed experts claiming that Americans were about to face huge premium increases.
It quickly became clear, however, that what these alleged experts were doing was comparing apples and oranges — and as Ezra Klein of The Washington Post pointed out, oranges that, in many cases, you can’t even buy. Specifically, they were comparing the premiums young, healthy men were paying before reform with the premiums everyone — including those who previously couldn’t get insurance because of pre-existing conditions — will pay under the new system. Oh, and they also weren’t taking into account the subsidies many Americans will receive, reducing their costs.
Now people are signing up for policies on state exchanges and, to a limited extent, on the federal exchange. Where are the cries of rate shock? Anecdotal evidence, which is all we have so far, says that people are by and large happily surprised by the low cost of their insurance. It was telling that when Fox News eagerly interviewed some middle-class Americans who said they had been hurt by the Affordable Care Act, it turned out that none of their guests had actually checked out their new options — they just knew health reform was terrible because Fox News told them so.
Now, about those lousy Medicaid arguments: Last year’s Supreme Court decision upholding the Affordable Care Act did strike down one provision, the one that would have forced all states to accept an expansion of Medicaid, the already-existing program of health insurance for the poor. States are now free to reject that expansion. Yet how can states justify turning down a federal offer to insure thousands of their citizens, one that would cost them nothing in the first year and only trivial amounts later? Sheer spite — the desire to sabotage anything with President Obama’s name on it — is the real reason, but doesn’t sound too good. So they need intellectual cover.
Enter the same experts, more or less, who warned about rate shock, to declare that Medicaid actually hurts its recipients. Their evidence? Medicaid patients tend to be sicker than the uninsured, and slower to recover from surgery.
O.K., you know what to do: Google “spurious correlation health.” You are immediately led to the tale of certain Pacific Islanders who long believed that having lice made you healthy, because they observed that people with lice were, typically, healthier than those without. They were, of course, mixing up cause and effect: lice tend to infest the healthy, so they were a consequence, not a cause, of good health.
The application to Medicaid should be obvious. Sick people are likely to have low incomes; more generally, low-income Americans who qualify for Medicaid just tend in general to have poor health. So pointing to a correlation between Medicaid and poor health as evidence that Medicaid actually hurts its recipients is as foolish as claiming that lice make you healthy. It is, as I said, a lousy argument.
And the reliance on such arguments is itself deeply revealing, because it illustrates the right’s intellectual decline. I mean, this is the best argument their so-called experts can come up with for their policy priorities?
Meanwhile, many states are still planning to reject the Medicaid expansion, denying essential health care to millions of needy Americans. And they have no good excuse for this act of cruelty.
Argomenti ‘pidocchiosi’ su Medicaid, di Paul Krugman
New York Times 20 ottobre 2013
Per il momento, la grande notizia sulla riforma della assistenza di Obama è la débâcle di HealthCare.gov, il portale Web attraverso il quale si suppone che gli americani acquistino l’assicurazione presso la nuova borsa della assistenza sanitaria [1]. Per il momento almeno, HealthCare.gov per molti utilizzatori non sta funzionando.
Tuttavia, è importante capire che questo pasticcio non ha niente a che fare con la sostanza della legge, e che verrà sistemato. Dopo tutto, un certo numero di Stati hanno aperto con successo le loro borse locali, facendo per i loro residenti lo stesso servizio che il sistema federale si supponeva facesse per tutte le restanti località. La borsa del Connecticut sta funzionando bene, come quella del Kentucky. New York, dopo qualche problema iniziale, sembra ci stia arrivando. Lo stesso, un po’ più lentamente, nel caso della California.
In altre parole, i problemi tecnici, seppure stanno infuriando – con certezza cadranno delle teste – alla fine non saranno la sostanza della vicenda. La minaccia reale resta lo sforzo di sabotare la riforma da parte dei gruppi conservatori, specialmente impedendo l’espansione di Medicaid. Questo sforzo si giova di una pesante attività di lobbying, generosamente foraggiata dai soliti noti, compresi gli onnipresenti fratelli Koch [2]. Non si tratta solo di soldi, la destra ha dato la stura ad alcuni argomenti veramente disgustosi. E non intendo dirlo nel senso generico di “indegni”; lo dico anche nel senso più proprio di “infestati da pidocchi” [3].
Prima di arrivare a quel punto, una parola su quello che, per quanto si può dire, non sta accadendo. Ricordate lo “shock per la tassa”? Pochi mesi fa esprimeva tutta la rabbia dei circoli della destra, con presunti esperti che sostenevano che gli americani erano vicini a fare i conti con enormi incrementi nelle polizze assicurative.
E’ rapidamente divenuto chiaro, tuttavia, che questi presunti esperti stavano confrontando mele con pere – e come ha sottolineato Ezra Klein sul Washington Post, le mele, in molti casi, non si potevano neppure acquistare. In particolare essi stavano confrontando i premi assicurativi che le persone giovani e in buona salute pagavano prima della riforma, con i premi che ognuno pagherà col nuovo sistema – inclusi coloro che in precedenza non potevano avere l’assicurazione a causa di patologie sanitarie precedenti. Per non dire che non mettevano nel conto i sussidi che molti americani riceveranno, a riduzione dei loro costi.
In questo momento le persone si stanno iscrivendo per le polizze sulla borse degli Stati e, in un misura limitata, sulla borsa federale. Dove sono gli strepiti sullo ‘shock per la tassa’? Stando alle testimonianze dei racconti, che sinora è tutto quello che abbiamo, la gente un po’ dappertutto è felicemente sorpresa per il basso costo delle proprie assicurazioni. Questo era quanto si diceva finché Fox News [4] si è buttata con impazienza su alcune interviste di americani di classe media che dicevano di essere stati colpiti dalla Legge sulla Assistenza Sostenibile, e si è scoperto che nessuno di quegli ospiti aveva davvero sperimentato le nuove opzioni – sapevano soltanto che la riforma sanitaria era terribile perché così Fox News aveva raccontato.
Passiamo ora agli argomenti disgustosi su Medicaid: l’anno scorso la decisione della Corte Suprema di confermare la Legge sulla Assistenza Sostenibile ha evocato una delle previsioni, quella secondo la quale tutti gli Stati sarebbero stati costretti ad accettare una espansione di Medicaid, il programma di assistenza sanitaria per i poveri che già esisteva. Gli Stati sono ora liberi di rifiutare tale espansione. Tuttavia, come possono gli Stati respingere una offerta federale di assicurare migliaia dei loro cittadini, che ad essi non costerebbe niente il primo anno e somme irrisorie negli anni successivi? Una ripicca pura e semplice – il desiderio di sabotare tutto quello che porta il nome del Presidente Obama – è il motivo vero, ma è abbastanza inconfessabile. Cosicché hanno bisogno di una copertura intellettuale.
Entrano in scena più o meno i soliti esperti, quelli che avevano messo in guardia sullo ‘shock per la tassa’, e dichiarano che in effetti Medicaid danneggia i propri assistiti. Le loro prove? I pazienti di Medicaid tendono ad ammalarsi maggiormente di coloro che non sono assicurati, ed a riprendersi più lentamente dalle operazioni.
Ebbene, sapete cosa dovete fare: andate su Google alla voce “correlazione sanitaria falsa”. In un istante verrete condotti alla storiella di alcuni abitanti delle isole del Pacifico che per molto tempo avevano creduto che avere i pidocchi facesse bene alla salute, perché avevano osservato che le persone con i pidocchi solitamente erano più in salute di quelle senza. Naturalmente, stavano confondendo cause ed effetti: i pidocchi tendono ad infestare le persone in salute, sono dunque una conseguenza, non una causa, della buona salute.
Dovrebbe essere facile applicarlo a Medicaid. Le persone ammalate è probabile che abbiano redditi bassi; più in generale gli americani a basso reddito che caratterizzano Medicaid tendono semplicemente ad avere una salute precaria. Indicare dunque in una correlazione tra Medicaid e la salute precaria la testimonianza che quel programma danneggia i suoi beneficiari è altrettanto stupido che sostenere che i pidocchi fanno bene alla salute. Un argomento pidocchioso, si direbbe.
E affidarsi ad argomenti del genere è di per sé profondamente rivelatorio, giacché illustra il declino intellettuale della destra. Voglio dire, è questo il migliore argomento che i loro cosiddetti esperti riescono a farsi venire in mente per le loro priorità politiche?
Nel frattempo, molti Stati hanno ancora in programma di respingere l’espansione di Medicaid, negando assistenza sanitaria fondamentale a milioni di americani bisognosi. E per questa disumanità non hanno alcuna giustificazione.
[1] Traduciamo con “borsa” perché è uno dei significati di “exchange”, ed è effettivamente il luogo nel quale la legge di riforma prevede che gli americani acquistino una assicurazione sanitaria, scegliendo sulla base delle condizioni che sono state rese note in questi ultimi mesi. Evidentemente alcuni Stati hanno provveduto per loro conto, mentre per gli altri avrebbe dovuto funzionare il ‘portale’ federale andato in tilt.
[2] I Koch sono una famiglia di industriali e affaristi americani strenuamente impegnata nel sostegno finanziario di tutte le campagne della destra, attraverso una specifica Fondazione. Da notare che la loro attività industriale principale è nel settore degli idrocarburi. In realtà, poi le fondazioni sono molteplici: la “Fred and Mary Koch Foundation”, del 1953, che oggi include la “Charles Koch Foundation”; la “David H. Koch Charitable Foundation” e la “Koch Cultural Trust”. I due seguenti dovrebbero essere David e Charles.
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[3] “Lousy” (“Schifoso”, “disgustoso” ed anche “pidocchioso”) deriva da “louse”, che significa “pidocchio”.
[4] Fox News Channel (abbreviato anche in Fox News o più semplicemente FNC) è un canale televisivo internazionale di news 24 ore su 24. Creato da Rupert Murdoch nel 1996, si tratta del canale all news più visto in assoluto negli USA, subito prima della CNN. La differenza tra i due è minima e Fox News detiene anche il primato di spettatori che seguono le notizie dal mondo con regolarità. La popolarità di FNC si è consolidata verso la fine degli anni novanta. Il quartier generale del canale si trova a Manhattan, New York. Le trasmissioni cominciano dal lunedì al venerdì alle 6 del mattino (ora di New York) e il sabato e la domenica alle 7. Il primo programma è sempre Fox & Friends, condotto da tre anchorman in uno studio con vista sulle strade di New York.
By mm
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