October 10, 2013, 2:07 pm
Suppose that we hit the debt ceiling, and that the Treasury manages to engage in “prioritization” — paying interest on bonds, so that all the burden falls on other kinds of spending. How should we think about the economic impact?
Well, here’s one thought. Right now, the cash-flow deficit is a bit more than 4 percent of GDP:
Federal deficit as percent of GDP
This deficit would have to be closed immediately, cold turkey, in the event of a debt-ceiling breach. Probably the default — because it would be a default, even if interest payments are being made — would take the form of a “delayed payment regime“, with the government falling ever further behind on its bills.
So, when did we last see a spending shock this big? As it happens, we’re looking at something just about the size of the post-bubble housing bust, which was also about 4 percent of GDP:
Residential investment as percent of GDP
You can argue that these spending cuts wouldn’t have as much impact as the housing bust, because payment would be delayed, not cancelled, and at least some players would continue to expect eventual payment. On the other hand, as I pointed out in my last post, this time around we would have disconnected the automatic stabilizers — as GDP fell, revenues would fall, forcing another round of spending cuts, and so on.
Again, my point is that we could well be looking at a Great Recession-sized event even if we avoid a purely financial crisis.
Il tetto del debito e lo scoppio della bolla immobiliare
Supponiamo di raggiungere il tetto del debito, e che il Tesoro provi a gestire la situazione con delle priorità – pagando gli interessi sui bonds, cosicché tutto il peso ricada sugli altri generi di spesa pubblica. Cosa dovremmo pensare dell’impatto economico?
Ebbene, ecco un pensiero. In questo momento il deficit dei flussi di cassa è un po’ superiore al 4 per cento del PIL:
Deficit federale come percentuale del PIL
Questo deficit dovrebbe essere tamponato immediatamente, seduta stante [1], nel caso di uno sfondamento del tetto del debito. Probabilmente il default – perché sarebbe un default, anche si si facessero i pagamenti sugli interessi – prenderebbe la forma di un “regime di pagamenti dilazionati”, con il governo sempre più inadempiente rispetto ai suoi conti.
Dunque, quando abbiamo assistito l’ultima volta ad uno shock della spesa di queste proporzioni? A quanto sembra, noi stiamo assistendo a qualcosa che ha proprio le stesse dimensioni dello scoppio successivo alla bolla immobiliare, il quale anche era di circa il 4 per cento del PIL:
Investimento nelle residenze come percentuale del PIL
Si può sostenere che questi tagli alle spese non avrebbero tanto impatto come lo scoppio della bolla immobiliare, perché i pagamenti verrebbero rinviati, non cancellati, ed almeno alcuni continuerebbero ad aspettare alla fine di essere pagati. D’altra parte, come ho sottolineato nel mio post precedente, in questa occasione noi avremmo disconnesso gli stabilizzatori automatici – appena il PIL scendesse, le entrate calerebbero, costringendo ad un altro giro di tagli alla spesa, e così via dicendo.
Di nuovo la mia tesi è che potremmo davvero assistere ad un evento delle dimensioni della Grande recessione anche se evitassimo una crisi finanziaria vera e propria.
[1] “To go cold turkey” è una espressione idiomatica che significa la interruzione immediata di una dipendenza o di cattive abitudini.
By mm
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