October 29, 2013, 2:27 pm
Suppose that healthcare.gov isn’t fixed by the end of next month. How bad is it for Obamacare? Would the program be doomed?
No, says Jonathan Cohn, because there are two layers of protection against poor signup. First, there is a system of cross-subsidies to insurance companies that was intended to prevent companies from surreptitiously gaining an advantage by only signing up healthy people (hey, our policy is available to anyone — but you have to sign up in our sixth-floor walkup office.) As it turns out, this system would end up compensating insurance companies in general if the risk pool is worse than expected. Second, the subsidies to individuals are designed to hold health costs down to 8 percent of income, which means that they will rise if costs are higher than expected.
Neither of these would be a good thing, since they would increase the budget cost, but they do mean that Obamacare’s survival probably isn’t on the line.
Actually, the biggest reason Obama and co. should be anxious to fix these things now, I’d argue, isn’t the fate of the program itself, which can survive even large early wobbles, but the midterm elections. If Obamacare is fixed, Republicans will be in the position of attacking a program that is benefiting millions of Americans; if it isn’t, they can still run against the legend, not the fact.
So a lot is riding on fixing the technological botch — but not in quite the way people imagine.
Valium a coloro che sono ansiosi per la legge di riforma sanitaria di Obama
Supponiamo che il sito healthcare.gov non sia riparato per la fine del prossimo mese. Che guaio sarebbe per la riforma di Obama? Sarebbe una condanna per quel programma?
No, dice Jonathan Cohn, perché ci sono due livelli di protezione per l’iscrizione da parte dei poveri. Il primo, c’è un sistema di sussidi trasversali alle compagnie assicuratrici che ha lo scopo di impedire che le compagnie stesse surrettiziamente ottengano un guadagno iscrivendo soltanto le persone in buona salute (“Ehi, le nostre polizze sono disponibili per tutti, ma per iscrivervi dovete andare al nostro ufficio al sesto piano senza ascensore” [1]). Si scopre che questo sistema finirebbe col favorire in termini generali le compagnie assicuratrici nelle quali la composizione aggregata del rischio fosse peggiore di quanto atteso. Il secondo, i sussidi alle persone hanno lo scopo di tenere i costi sanitari al di sotto dell’otto per cento del reddito, il che significa che essi cresceranno se i costi sono superiori a quello che ci si aspetta.
Nessuna di queste cose sarebbe positiva, dal momento che esse incrementerebbero il costo di bilancio, ma esse significano che la sopravvivenza della riforma sanitaria non è a rischio.
In effetti, la ragione principale per la quale Obama e compagnia dovrebbero aver l’ansia di rimediare immediatamente a queste cose, per quanto posso supporre, non è il destino in se stesso del programma, che può sopravvivere persino a vasti iniziali ondeggiamenti, ma le elezioni di medio termine. Se la riforma di Obama è messa nelle condizioni di partire, i repubblicani saranno nella situazione di attaccare un programma che sta fornendo benefici a milioni di persone; se non sarà così essi potranno ancora prendersela contro un mito, non contro una realtà di fatto.
Dunque ci sono molte ragioni per darsi da fare per rimediare al lavoro tecnologicamente malfatto – ma non esattamente nel senso in cui molta gente si immagina.
[1] E’ ovvio, ma lo chiarisco, che con una tecnica del genere obesi, cardiopatici asmatici e in genere fumatori accaniti verosimilmente non si iscriverebbero.
By mm
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