November 1, 2013, 4:54 pm
A few more things to say about Germany’s trade surplus and the US report saying, correctly, that it’s harmful to the world economy.
The worst thing, if you ask me, in the Spiegel report on the controversy is the statement by Germany’s Economics Ministry that Germany’s surplus is
a sign of the competitiveness of the German economy and global demand for quality products from Germany.
Economists everywhere should read this and weep. It is a basic accounting identity that
Current account = Savings – Investment
Any story about the determination of the current account balance must take this identity into account. Suppose you have wonderful products that the world loves; even so, if you have low savings and high investment, you must run deficits. How can this happen? Simple: you end up with a high value of your currency and/or high wages relative to competitors.
So while it’s impressive that Germany can run a surplus despite quite high labor costs, and that’s a testimony to the quality of its stuff, ultimately the surplus reflects high savings relative to investment.
And we are, as I said in a different context just the other day, in a world awash in savings, a world in which someone who decides to spend less and save more makes the whole world poorer. That’s not the normal situation, but it’s where we are now, and where we have been for five years.
Does the German Economics Ministry really not understand any of this? My guess is that it doesn’t — that Germany really does see itself as a role model, believes that all would be well if everyone behaved the same, and doesn’t see the notion of a world in which everyone runs big trade surpluses as being problematic in the least.
Altre note sulla Germania
Ancora poche cose da dire sul surplus commerciale della Germania e sul rapporto statunitense che afferma, correttamente, che esso è dannoso per il mondo intero.
La cosa peggiore, se volete la mia opinione, nel resoconto dello Spiegel sulla controversia, è la dichiarazione del Ministro dell’Economia tedesco secondo la quale il surplus della Germania è:
“il segno della competitività dell’economia tedesca e della domanda globale per la qualità dei prodotti tedeschi.”
Un qualunque economista dovrebbe mettersi a piangere nel leggere cose del genere. E’ per effetto di una identità contabile che:
Conto Corrente = Risparmi – Investimenti.
Ogni racconto sulla determinazione dell’equilibrio di conto corrente deve mettere questa identità nel conto. Supponiamo che abbiate dei prodotti meravigliosi che tutto il mondo ama; anche così, se avete bassi risparmi ed elevati investimenti, dovete realizzare deficit. Come può accadere questo? Semplice: vi ritrovate con un alto valore della vostra valuta e/o con alti salari, in relazione a quelli dei vostri competitori.
Così, se è notevole che la Germania possa realizzare un avanzo nonostante costi del lavoro abbastanza elevati, e ciò è una testimonianza della qualità dei suoi prodotti, fondamentalmente il surplus riflette elevati risparmi in relazione agli investimenti.
E noi siamo, come ho detto in un altro contesto proprio l’altro giorno [1], in un mondo inondato di risparmi, un mondo nel quale chiunque decide di spendere di meno e di risparmiare di più rende il mondo stesso più povero. Questa non è una situazione normale, ma è la situazione nella quale siamo oggi, e nella quale siamo da cinque anni.
Capisce cose di questo genere il Ministro tedesco dell’Economia? La mia impressione è che non le capisca – la Germania veramente si considera come un modello esemplare, crede che tutto andrebbe meglio se tutti si comportassero nello stesso modo e ritiene che un mondo nel quale ognuno realizza grandi surplus commerciali non sia niente affatto problematico.
By mm
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