November 15, 2013, 4:52 pm
In my last post, I showed that Europe is at this point doing worse — at least as measured by industrial production, and probably in terms of overall output — than it did in the Great Depression.
The response I get from a lot of people is that things were different then, because Europe was rearming.
Um, and your point is?
There’s nothing special that makes military spending a better stimulus than other kinds of spending — actually the reverse, because spending on useful stuff can enhance the economy’s long-run potential as well as giving it a short-term boost. So when you attribute European recovery in the 30s to military spending, you’re saying that what the economy needed back then was expansionary fiscal policy — and it needed it so badly that even destructive spending had a positive effect.
This time around, the good news is that we have peace. The bad news is that Europe’s leaders, lacking the incentive to build up their armies, have listened to prophets of austerity, and cut spending when it should have been going up. And the result is a depression that is well on track to be worse than the 1930s.
Il keynesismo degli armamenti, versione storica
Nel mio ultimo post ho mostrato che a questo punto l’Europa sta facendo peggio – almeno nella misura della produzione industriale e probabilmente in termini di produzione generale – di come fece durante la Grande Depressione.
La risposta che in molti mi hanno dato è che le cose sono diverse, perché l’Europa si stava riarmando.
Ah, e in che senso?
Non c’è niente di speciale che renda la spesa militare una migliore misura di sostegno rispetto ad altri tipi di spesa – semmai il contrario, perché la spesa in cose utili può aumentare il potenziale di lungo periodo dell’economia, pur dando una spinta nel breve periodo. Dunque, quando si attribuisce la ripresa degli anni ’30 alla spesa militare, è come se si dicesse che l’economia aveva bisogno prima di allora di una politica della finanza pubblica espansiva – e ne aveva un bisogno così estremo che persino una spesa pubblica distruttiva ebbe un effetto positivo.
Di questi tempi, la buona notizia è che abbiamo la pace. La cattiva notizia è che i dirigenti europei, mancando dell’incentivo di rimettere su i loro eserciti, hanno dato retta ai profeti dell’austerità, e tagliato la spesa quando essa avrebbe dovuto crescere. E il risultato è una depressione che è procede peggio che negli anni ’30.
By mm
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