novembre 2013 Archive

La trappola del denaro (New York Times 14 novembre 2013)

La decisione di tagliare il tasso di interesse da parte della BCE - giusta seppure marginale nei suoi effetti - ha scatenato polemiche aspre, con chiari accenti nazionalistici. L'euro, che doveva mettere assieme l'Europa, rischia di mettere i paesi gli uni contro gli altri. Ma se si vuole una inflazione media che sia almeno al 2 per cento e si vuole evitare il pericolo di una deflazione nei paesi delle periferia europea, questo oggi è possibile solo se la Germania si colloca ad un livello superiore. Come del resto, in condizioni inverse, accadde nel non lontano passato, quando una inflazione più elevata nei paesi del sud Europa favorì la forte competitività tedesca.

Considerevole risultato dell’Europa (14 novembre 2013)

Il problema della (bassa) inflazione europea (13 novembre 2013)

L’economia keynesiana e le riviste di economia (13 novembre 2013)

[1] Per “zero lower bound” vedi le note sulla traduzione. [2] Per “multiplier” vedi le note sulla traduzione. [3] Ci si riferisce al recente dibattito ...

I veri eroi dell’economia globale, di Dani Rodrik (Project Syndicate, 13 novembre 2013)

  [1] Normalmente, il senso di “free-riding” è avere benefici gratuitamente, sino, ad esempio, al viaggiare sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto. Un modo ...

La mancanza di reciprocità della Germania (12 novembre 2013)

[1] A proposito di “core and headline inflation” vedi le note sulla traduzione.

Il pasticcio macroeconomico dell’Europa (per esperti) (11 novembre 2013)

Una nota sull’isteresi e la politica monetaria (10 novembre 2013)

  [1] L’isteresi è la caratteristica di un sistema di reagire in ritardo alle sollecitazioni applicate e in dipendenza dello stato precedente. Il termine, derivante ...

Il complotto contro la Francia (New York Times 10 novembre 2013)

Il recente declassamento della Francia da parte di Standard & Poor's non ha giustificazioni, se si considera che le prestazioni di quel paese non sono affatto peggiori dei suoi vicini che mantengono il punteggio AAA e che alcuni indicatori di fondo sono assai favorevoli (un buon sistema sanitario ed un indice di natalità elevato, che attenua i costi dell'invecchiamento della popolazione). Né è un fatto isolato, come hanno mostrato le recenti critiche aspre di Olli Rehn. In realtà, quello che disturba della Francia è il fatto che cerca di contenere il deficit e di non accrescere il debito senza scaricare i costi sulla povera gente.

Ulteriori note sul pestaggio verso la Francia (9 novembre 2013)

[1] “Yawning” può significare sia “aperto, spalancato” e dunque “marcato”, che il gesto dello sbadigliare.

Mario e gli austeri (9 novembre 2013)

La non-crisi della Francia (9 novembre 2013)

L’industrializzazione cinese ed i suoi inconvenienti, di Barry Eichengreen (Project Syndicate, 8 novembre 2013)

  [1] Per intensificazione del capitale[1] (in inglese capital deepening) si intende quella relazione che intercorre tra lavoratore e capitale impiegato in impresa: quindi, si ...

La stagnazione secolare: osservazioni di Larry Summers alla Conferenza annuale di ricerca del Fondo Monetario Internazionale (8 novembre 2013)

[1] Stanley (“Stan”) Fischer, nato nello Zambia nel 1943, è un economista americano con doppia nazionalità, israeliana e statunitense. Dal 2005 al 2013 è stato ...

Classificazioni ideologiche (8 novembre 2013)

[1] WEO è fondamentalmente uno studio (pubblicato due volte all’anno e aggiornato tre volte all’anno) sulla economia mondiale nel breve e medio periodo (quattro anni), ...

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