Blog di Krugman

Una vera riforma dei programmi assistenziali (21 novembre 2013)

 

November 21, 2013, 8:48 am

Real Entitlement Reform

Remember all the pundits who stroked their chins, pretended to deliberate, then — completely predictably — came out against health care reform because, they said, it wouldn’t control health care costs? Remember all the demands that Obama do something real, like raising the Medicare age (which turns out not to make any significant difference to the deficit)?

Now, from the CEA, we have this:

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The CEA is careful not to claim too much — there’s pretty good evidence that the ACA has played an important role in the cost slowdown, but they don’t assign any particular number. Still, it looks as if the biggest complaint against Obamacare was completely wrong: cost control is one of the things that is really, really working, with huge positive fiscal implications.

If they get the enrollment process working — it’s getting better, but we still don’t know if it’s moving fast enough — this is still going to go down in the long run as a policy triumph.

 

Una vera riforma dei programmi assistenziali

 

Ricordate tutti quegli opinionisti che si lisciavano il mento, fingendo di pensare intensamente, e poi – in modo del tutto prevedibile, se ne venivano fuori contro la riforma della assistenza sanitaria perché, dicevano, non si sarebbero tenuti i costi sotto controllo? Ricordate tutte quelle richieste ad Obama perché facesse qualcosa di concreto, come elevare l’età di ingresso in Medicare (che si scopre non farebbe nessuna differenza su deficit)?

Ora, da parte del Consiglio dei consulenti economici (del Presidente degli USA), riceviamo questo [1]:

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Il CEA ha lo scrupolo di non aggiungere troppi argomenti – c’è una prova abbastanza evidente che la legge di riforma sanitaria ha giocato un ruolo importante nel rallentamento dei costi, pur non stabilendo alcuna particolare cifra. Eppure, sembra che la grande lamentela contro le riforma di Obama fosse del tutto infondata: il controllo dei costi è una delle cose che sta proprio, per davvero, funzionando, con ampie implicazioni positive sulla finanza pubblica.

Se riescono a mettere in funzione il meccanismo delle iscrizioni – sta andando meglio, ma ancora non sappiamo se si metterà in modo abbastanza alla svelta – nel lungo periodo è ancora destinato a calare, alla stregua di un trionfo politico.



[1] Come si vede, si tratta di proiezioni sui futuri costi di Medicare e Medicaid, elaborati all’agosto del 2010, del 2011, del 2012  e, l’ultima in nero ed in evidente calo, al maggio del 2013.

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