Blog di Krugman

Interviene un superesperto (29 dicembre 2013)

 

December 29, 2013, 2:39 pm

An Ubernerd Weighs In

My old college roommate John R. Levine, who was a techie before anyone knew such creatures existed (let alone that they would rule the world), sends me a note about Bitcoin that confirms some of my own suspicions:

It occurs to me that part of the disconnect is that Bitcoin solved a major technical problem, one that people had been thinking about for about 20 years, and we nerds just can’t believe that it doesn’t also solve an economic problem. The technical problem is double spending–if I have some digital money, it’s easy enough to verify cryptographically that it’s real, but if I give it to you, how can you tell that I haven’t also given it to someone else? Until Bitcoin, the answer was to have a bank that knew which coins were valid, so you’d present my coin to the bank, which would check its database and if it’s valid, cancel it and give you a new
one. Bitcoin has its decentralized blockchain which is a very clever recasting of the problem so that the state of the “bank” is whatever the majority of bitcoin miners agree that it is. Getting enough of the miners to agree is known as the Byzantine Generals problem, and has a technical history of its own.

So with this breakthrough, we must have an economic breakthrough? We don’t? Well, then you just don’t understand/are in the pocket of the illuminati/whatever. If you belive that Bitcoin is a lot like paying for stuff with little bags of gold dust where every grain of dust has a publicly recorded serial number, well, then, uh.

My current guess is that the Bitcoin bubble will collapse when there is some bad news, e.g., a regulator demands registration of Bitcoin wallets, people try and cash out, and find that that while it’s easy to buy bitcoins, it’s much harder to find people willing to buy back nontrivial amounts, very hard to collect the sales proceeds, and completely impossible without revealing exactly who you are.

 

Interviene un superesperto

 

Il mio vecchio compagno di stanza all’università John R. Levine, che era un patito della tecnologia prima che nessuno sapesse che creature del genere esistevano (per non dire che avrebbero preso il comando del mondo), mi invia una nota su Bitcoin che conferma i miei stessi sospetti:

“Mi viene in mente che una parte dell’incomprensione deriva dal fatto che Bitcoin ha risolto un importante problema tecnico, un problema sul quale la gente aveva ragionato per circa 20 anni, e noi patiti del ramo non possiamo credere che esso non risolva anche il problema economico. Il problema tecnico è quello del doppio utilizzo – se io ho un po’ di denaro digitale, è abbastanza facile verificare con la crittografia [1]  che esso è reale, ma se lo consegno ad un altro, come posso raccontare che non l’ho anche dato ad altri ancora? Sino a Bitcoin, la risposta era avere una banca che conosceva quali monete fossero valide, cosicché avrei presentato le mie monete alla banca, che le avrebbe controllate nella sua base dati e se erano valide [2] le cancellava e me ne dava di nuove. Bitcoin ha decentralizzato la catena di bloccaggio attraverso una riformulazione molto intelligente del problema, cosicché lo stato di “banca” è qualsiasi cosa i ‘minatori’ di bitcoins decidono che sia. Ottenere un numero sufficiente di ‘minatori’ per mettersi d’accordo è conosciuto come il problema dei Generali Bizantini [3], ed ha una storia tecnica per conto suo.

Dunque, con questa scoperta fondamentale, ne consegue anche una scoperta fondamentale di economia? Oppure no? Ebbene, allora proprio non capite o comunque non fate parte della setta degli “Illuminati” [4]! Se credete che Bitcoin sia più o meno la stessa cosa che pagare con sacchetti di polvero d’oro, laddove ogni grano di polvere ha un numero di serie registrato pubblicamente, in quel caso, beh …

La mia ipotesi attuale è che la bolla di Bitcoin scoppierà quando ci saranno alcune cattive notizie, ad esempio una registrazione da regolamento delle domande dei portafogli di Bitcoin, la gente prova a ritirare e scopre che mentre era facile acquistare bitcoins, è molto più difficile trovare persone che vogliano ricomprare quantità non trascurabili, molto più difficile ritirare i ricavi delle vendite, e completamente impossibile senza rivelare chi siete esattamente.


 

 


[1] La crittografia (dall’unione di due parole greche: κρυπτóς (kryptós) che significa “nascosto”, e γραφία (graphía) che significa “scrittura”) è la branca della crittologia che tratta delle “scritture nascoste”, ovvero dei metodi per rendere un messaggio “offuscato” in modo da non essere comprensibile/intelligibile a persone non autorizzate a leggerlo. Un tale messaggio si chiama comunemente crittogramma e le tecniche usate tecniche di cifratura. (Wikipedia)

[2] Ho l’impressione che manchi la negazione. Dunque. “Se non erano valide, o se erano scadute”.

[3] Il “Problema dei due Generali”, o il “problema dei Generali Bizantini”, è un esperimento di pensiero rivolto ad illustrare i modi nei quali coordinare una azione quando si dispone di una connessione inaffidabile. Appare spesso nelle esercitazioni preliminari di informatica e si fonda sul riconoscimento dell’importanza della ‘conoscenza comune’. I “Generali” entrano nella storia, perché il raccontino su cui si basa è quello di due generali che si trovano su due opposti altipiani e devono concordare il momento dell’attacco al nemico – che si trova nella vallata intermedia e sbaraglierebbe l’attacco di un generale singolo. Potrebbero inviare dei messaggeri l’uno all’altro, ma essi probabilmente verrebbero catturati. Se anche un messaggero arrivasse, sarebbe impossibile saperlo finché anche il secondo messaggero non porta indietro una conferma del messaggio ricevuto. Non ho capito come i generali bizantini risolsero la faccenda (forse non la risolsero e da qua il  crollo di Bisanzio …).

[4] Gli Illuminati, o più precisamente l’Ordine degli Illuminati, è stato il nome di una società segreta bavarese del secolo XVIII. L’Ordine degli Illuminati di Baviera (in tedesco: Illuminatenorden) fu fondato a Ingolstadt (Germania) il 1º maggio del 1776 da Johann Adam Weishaupt (17481830), come alternativa alla massoneria, assumendone una struttura analoga. Il nome Illuminati è spesso utilizzato anche in teorie del complotto per presunti gruppi che controllerebbero il mondo.

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