Tre racconti di miniere di soldi. La miniera d'oro di Papua, nella Nuova Guinea, dove si continua a scavare oro per il godimento di tutti coloro che lo ritengono insostituibile, ancorché violando diritti umani dei lavoratori e ambiente. Una diversa miniera di soldi in Islanda, dove con potenti computers si alimenta l'industria del "Bitcoin", della moneta informatica. E infine, la non tanto paradossale miniera di soldi di Keynes, che sosteneva la necessità di combattere la disoccupazione con la spesa pubblica, magari addirittura calando bottiglie di monete nelle vecchie miniere di carbone, a disposizione dei privati che volessero estrarle. Ovvero: le economie e le società reali degli uomini ed i miti dei quali pare non si sappia fare a meno.
[1] Ovvero, sull’idea che la macroeconomia possa e debba consistere in una semplice estensione alle dimensioni delle società economiche dei fenomeni microeconomici.
[1] Vedi a “freshwater” e “saltwater” alle note sulle traduzione. [2] Fu una famosa espressione liquidatoria del keynesismo, pronunciata, da un economista della scuola dell’ ...
[1] Essendo il concetto di “taper” riferito ad una diminuzione di ‘interventismo’ finanziario da parte della Fed, la cosa più semplice è tradurlo con “stretta”. ...
In un film comico inglese degli anni Trenta ("I tre marmittoni") un personaggio sbatteva in continuazione la testa contro un muro e, alla domanda sul perché lo facesse, rispondeva che si sentiva proprio bene, nel momento in cui smetteva. Più o meno la logica di George Osborne, che oggi vanta il successo della austerità inglese dopo sei anni di recessione. Ammesso che la ripresa duri, si è ancora lontani dalle condizioni economiche precedenti alla crisi. Per non dire che nel frattempo le cause della crisi non sono certo state aggredite.
[1] Si tratta di un interessante studio a cura della Fondazione Kaiser, condotto dagli analisi Larry Levitt, Gary Claxton e Anthony Damico. Lo studio è ...
[1] National Institute Of Economic And Social Research, uno dei più antichi istituti di ricerca britannici, fondato nel 1938. Direttore è Jonathan Portes, del quale ...
[1] Non ne sono certo. Ma “snark” sicuramente sta per “commento sarcastico” – una combinazione di “snide” (“beffardo”) e “remark” (“Commento, osservazione”). E “Slateish” dovrebbe ...
[1] Non saprei come tradurre se non letteralmente. E’ un idioma che significa che “anche un verme prima o poi si ribella”, e l’espressione è ...
[1] Joshua A. “Josh” Barro è un giornalista americano, attuale direttore di Business Inside. Robert Joseph Barro (born September 28, 1944) è invece un economista ...
[1] Come si vede, quando la disoccupazione è elevata (asse orizzontale, con i dati più elevati a destra) i mutamenti del salari sono più contenuti ...
[1] Forse si riferisce alle procedure successive a quella del semplice “enrollment”. In effetti io traduco “enrollment” come “iscrizione” ma sarebbe più precisamente una “registrazione”, ...
[1] Il riferimento mi pare sia all’andamento del debito nei paesi del blocco della sterlina tra il 1929 ed il 1938. Ma il diagramma non ...
La crescente ineguaglianza dei redditi ha pesato in termini economici, sia nel provocare la Grande Recessione che la debole ripresa economica che è seguita. Ma l'effetto più grande è stato sulla politica, con i due unanimismi che gli interessi dei ceti più ricchi hanno provocato; prima sulla deregolamentazione del sistema finanziario, poi sulla priorità attribuita alla falsa paura del debito. Il tema lavoro è passato in seconda fila. Oggi molti commentatori temono il tema della ineguaglianza, perchè vorrebbero un illusorio dibattito tecnocratico. La realtà è che la diseguaglianza ed i rapporti tra le classi, come ha ammesso Obama di recente, sono questioni ineludibili di questa epoca.
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