gennaio 2014 Archive

Il guaio con i mercati emergenti, di Nouriel Robini (Project Syndicate, 31 gennaio 2014)

[1] Per “taper/tapering” (“assottigliamento”) si intende il dibattito di mesi orsono sull’avvio di una restrizione delle operazioni di “facilitazione quantitativa”. Esso provocò reazioni nei mercati ...

La trappola della bassa inflazione (blog di Paul Krugman, 31 gennaio 2014)

  [1] Dei tassi di interesse. Vedi “zero lower bound” sulle note della traduzione.

Io non sono un uomo saggio (31 gennaio 2014)

[1] “Wise guy” sta per “saputello”, e forse in questo caso, meglio ancora “sapientone”. [2] Si riferisce alle dichiarazioni di Prescott riportate nel post del ...

Godwin aiutaci (30 gennaio 2014)

  [1] Il riferimento è al filosofo britannico William Godwin. Godwin (1756-1836) fu un pensatore repubblicano e radicale, considerato uno dei primi teorici anarchici moderni ...

Parlando della travagliata Turchia , di Paul Krugman (New York Times, 30 gennaio 2014)

La crisi valutaria improvvisa della Turchia è l'ultimo episodio di una storia nota, a partire dalla America Latina negli anni '80 e dall'Asia negli anni '90 per finire al caso dei paesi dell'Europa del Sud. Le deregolamentazioni e la interruzione dei controlli sui movimenti dei capitali portano a periodi di grandi flussi ed a blocchi improvvisi dei finanziamenti; che generano crisi. Ma dietro questi fenomeni sta la crisi dei paesi ricchi, dove si generano elevati risparmi a fronte di scarsi investimenti. E' da lì che nasce la spinta a cercare investimenti convenienti nei mercati emergenti, salvo ritirarsi confusamente dinanzi a rendimenti deludenti. E le politiche dell'austerità, anziché bilanciare questa crisi della domanda privata, la hanno inasprita. Così, crisi come quella odierna delle Turchia possono generare effetti molto più ampi.

Istanbul al ribasso (30 gennaio 2014)

[1] “Bearish” significa un ‘movimento al ribasso’ sul mercato dei cambi. Il gioco di parole con Istanbul è evidentemente impossibile mantenerlo. [2] La “net exchange ...

Costi quello che costi? No, costa quello che ci vuole (29 gennaio 2014)

[1] La denominazione di un movimento di opinione di economisti e politici che pone il problema della riduzione del debito pubblico come centrale. Significa “riparare ...

Manager degli hedge fund ed insegnanti (29 gennaio 2014)

Kocherlakota ed i membri della setta (28 gennaio 2014)

[1] Vedi a Note sulla Traduzione, “freshwater and saltwater”. [2] L’articolo di Applebaum è stato pubblicato il 27 sul NYT e la sigla non sta ...

Soldi e classi (blog di Krugman, 28 gennaio 2014)

La realtà di classe comincia ad essere compresa (27 gennaio 2014)

[1] La tabella mostra, con riferimento agli ultimi sei anni, il fenomeno che definisce della “restrizione della classe media”, sulla base delle risposte dei cittadini ...

Le mense dei poveri provocarono la Grande Depressione (versione dei Padri Fondatori della Scuola Austriaca) (27 gennaio 2014)

  [1] Irving Fisher (Saugerties, 27 febbraio 1867 – New York, 29 aprile 1947) è stato un economista e statistico statunitense. Contribuì in modo determinante ...

La paranoia dei plutocrati, di Paul Krugman (New York Times 26 gennaio 2014)

Di recente fa molto discutere un incredibile discorso di un ricco speculatore finanziario che ha paragonato gli attacchi all' "1 per cento" alla Notte dei Cristalli, il primo pogrom contro gli ebrei da parte dei nazisti. Non è la prima volta che si assiste a toni del genere. Dipende dal fatto che il potere va dietro ai soldi, e così un certo senso di onnipotenza. Dipende anche dal fatto che - per effetto delle modifiche agli sgravi fiscali dell'epoca di Bush e della introduzione di nuove tasse sui ricchi per finanziare la riforma sanitaria - effettivamente Obama ha riportato le aliquote fiscali sui più ricchi al periodo precedente a Reagan. Né Obama né i progressisti dovrebbero preoccuparsi; a quelle forme di disprezzo, come disse Roosevelt nel 1936, si può ben dare il benvenuto.

Obama e l’1 per cento (26 gennaio 2014)

[1] Leggendo l’articolo originario, penso che il senso di ‘progressive’ non fosse quello di ‘progressista’, ma quello di ‘sempre più in crescita, inarrestabile’. [2] Sarebbe ...

La divisione nella teoria economica: nessuno è così cieco (come chi non vuol vedere) (blog di Krugman, 25 gennaio 2014)

[1] Nei tassi di interesse, vedi note sulla traduzione a “zero lower bound”. [2] David e Christina Romer, sono due economisti americani che hanno studiato, ...

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