Simon Wren-Lewis
Here are two charts that tell their own story. The first comes from this site.
The second shows UK house prices from Nationwide.
Almost everyone agrees that UK house prices are currently much too high, and (partly thanks to you know who) getting higher. It is also clear that if you cut back on supply, but pressures on demand remain, prices will rise. In the first half of the 1980s, public sector house building effectively came to an end. Mrs Thatcher’s government did this, despite knowing that demand for housing was going to carry on increasing, as Ed Conway discovers (from the just released archives) in this post. In 1984 her housing minister advised against cuts on the scale actually made. Presumably Mrs Thatcher and her advisers hoped that the private sector or housing associations would fill the gap, but they did not, so prices started rising. [a]
Cutting back on public investment, and just hoping the private sector will increase their investment to compensate. Does that sound familiar? Cutting back on public investment, and paying for the consequences later. Does that sound familiar? Never mind, just keep repeating ‘private sector good, public sector bad’, and continue to get your facts from certain newspapers.
[a] Just to forestall an inevitable comment, the problem may well have been all those restrictive regulations we call planning, and the largely Conservative voting rural areas that use those regulations to resist new housing. (Or maybe it’s a bit more complicated, as Alex Marsh suggests.) But as every economist knows, if you remove one ‘distortion’ (public house building) while leaving others in place (planning), you can end up worse off, which seems to be what has happened.
Il taglio degli investimenti pubblici ha conseguenze: il settore della costruzione di alloggi.
di Simon Wren-Lewis
Ci sono due tabelle, ognuna delle quali racconta la propria storia. La prima viene da questo sito (in connessione).
La seconda mostra – la fonte è Nationwide – i prezzi delle abitazioni nel Regno Unito:
Quasi tutti concordano che i prezzi delle abitazioni sono attualmente troppo elevati e stanno diventando più alti (in parte grazie a chi sapete). E’ anche chiaro che se si fanno tagli sull’offerta, ma le pressioni dal lato della domanda restano, i prezzi saliranno. Nella prima metà degli anni ’80, la costruzione di alloggi nel settore pubblico in effetti si esaurì [1]. Responsabile fu il Governo della Signora Thatcher, nonostante si sapesse che la domanda era destinata a continuare a crescere, come ha scoperto in questo post Ed Conway (sulla base degli archivi appena resi pubblici). Nel 1984 il Ministro delle abitazioni sconsigliò di realizzare i tagli nella dimensione che era stata effettivamente prevista. Presumibilmente la Signora Thatcher ed i suoi consiglieri pensavano che il settore privato avrebbe riempito il vuoto, ma non accadde, e così i prezzi cominciarono a salire (nota a).
Tagliare gli investimenti pubblici e limitarsi a pensare che il settore privato aumenterà il suo investimento per compensare. Vi suona familiare? Tagliare l’investimento pubblico è pagare il conto successivamente. Vi torna familiare? Nessun problema, basta solo continuare a ripetere che ‘il settore privato è buono, quello pubblico è cattivo’ e continuare a prendere le informazioni da certi giornali [2].
(nota a) Solo per prevenire un commento inevitabile, ci può ben essere stato il problema di tutti quei regolamenti restrittivi che chiamiamo piani regolatori, e delle aree rurali che in larga parte votano per i conservatori, che utilizzano quei regolamenti per resistere ai nuovi insediamenti (o magari è più complicato, come indica Alex Marsh). Ma come sa ogni economista, se si rimuove una cosiddetta distorsione (la costruzione di alloggi pubblici) nel mentre si lascia il resto (piani regolatori) al suo posto, si può finire col far peggio, che sembra proprio quello che è accaduto.
[1] Come si vede nella prima Tabella, il settore pubblico della costruzione degli alloggi (espresso con il color verde) precipitò sin dagli inizi degli anni ’80, sino a scomparire del tutto con i primi anni ’90.
[2] In connessione un articolo da un blog (di Jon Danzig) che polemizza contro i media britannici – come “MailOnline” – che in questi giorni si stanno inventando notizie su una invasione di immigrati dall’est, specialmente zingari.
By mm
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