Jan 28, 1:36 pm
Narayana Kocherlakota, president of the Minneapolis Fed, is the prodigal son of monetary stimulus. He was the Fed’s leading hawk a few years ago, reflecting in part the ultra-freshwater macro doctrines of the Minnesota econ department and his bank’s closely associated research department. But he did something amazing: he looked at evidence, listened to his critics, and changed his views — becoming the Fed’s leading dove.
This is totally praiseworthy, especially because it almost never happens.
Binyamin Applebaum’s article on NK also contains dramatic evidence of the intellectual climate from which he had to emancipate himself, in the form of an email from Ed Prescott, founder and relentless promoter of real business cycle theory. Prescott:
It is an established scientific fact that monetary policy has had virtually no effect on output and employment in the U.S. since the formation of the Fed.
In reality, few if any topics in economics have been studied as thoroughly as the real effects of monetary policy. And the overwhelming consensus, from multiple lines of inquiry — Sims-type econometrics, Romer-Romer style event studies, Mussa-style comparisons of exchange regimes (which are also monetary policy regimes) — is that monetary policy has powerful real effects. This consensus could be wrong — such things have happened — and Prescott could make the case that the consensus is wrong. But that’s not what he’s saying. He’s declaring it “an established scientific fact” that what everyone outside his sect believes is totally false.
That’s not science, whatever Prescott may think; it’s being part of an irrational cult. And kudos to Kocherlakota for learning to stop drinking the Kool-Aid.
Kocherlakota ed i membri della setta
Narayana Kocherlakota, Presidente della Fed di Minneapolis, è il figliol prodigo dello stimolo monetario. Alcuni anni fa era a capo dei falchi della Fed, in parte riflettendo le dottrine dell’oltranzismo della scuola dell’ “acqua dolce” [1] del Dipartimento economico del Minnesota e del dipartimento di ricerca della sua banca, strettamente collegato al primo. Ma egli ha fatto qualcosa di sorprendente: ha guardato ai fatti, ha ascoltato i suoi critici ed ha cambiato i suoi punti di vista – diventando la guida delle colombe della Fed.
Questo è totalmente meritevole di apprezzamento, considerato soprattutto che non accade quasi mai.
L’articolo di Binyamin Applebaum sul New York Times [2] contiene anche una spettacolare prova del clima intellettuale dal quale egli ha dovuto emanciparsi, nella forma di una email da parte di Ed Prescott, fondatore ed indefesso promotore della teoria del ciclo economico:
“E’ un fatto scientifico accertato che la politica monetaria non ha avuto praticamente alcun effetto sul prodotto e sulla occupazione negli Stati Uniti sin dalla creazione della Fed.”
In realtà, pochi o punti temi in economia sono stati studiati altrettanto esaurientemente quanto gli effetti reali della politica monetaria. E lo schiacciante consenso, su molteplici linee di indagine – l’econometria sul modello di Sims [3], gli studi del generi di quelli dei coniugi Romer sugli eventi economici, i confronti del tipo di Mussa [4] dei regimi di scambio (che sono anche regimi di politica monetaria) – è che la politica monetaria ha potenti effetti reali. Questa unanimità potrebbe essere sbagliata – cose del genere sono successe – e Prescott potrebbe essere la prova che quel consenso è infondato. Ma non è quello che sta dichiarando. Lui sta dicendo che è “un fatto scientifico accertato” che quello che credono tutti, al di fuori della sua setta, sia totalmente falso.
Qualsiasi cosa pensi Prescott, questa non è scienza; è far parte di un culto irrazionale. E complimenti a Kocherlakota per aver imparato a smettere di bere il Kool-Aid [5].
[1] Vedi a Note sulla Traduzione, “freshwater and saltwater”.
[2] L’articolo di Applebaum è stato pubblicato il 27 sul NYT e la sigla non sta per Neo Keynesismo, ma indica le iniziali del dirigente della Fed, appunto Narayana Kocherlakota. Per i curiosi il nome è di origine indiana, e non degli indiani d’America. Ciononostante, il personaggio è stato allevato nella provincia Canadese del Manitoba, dove un certo culto per le originarie lingue dei pellerossa ci doveva essere per forza. Sotto il dirigente della Fed:
[3] Christopher Albert Sims (Washington, 21 ottobre 1942) è un economista statunitense insignito del Premio Nobel per l’economia nel 2011.
[4] Michael Mussa è stato un economista americano. Capo economista al Fondo Monetario Internazionale ha diretto il gruppo dei consulenti economici sotto la presidenza di Ronald Reagan.
[5] Si tratta di una bevanda famosa, pare. Kool-aid è una polvere zuccherata che disciolta in acqua provoca un miscuglio al sapore di frutta.
By mm
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