Jan 20, 11:15 am
Jonathan Chait makes a good point about the deficit scolds: whatever they may say, they have in practice played a key role in promoting short-run fiscal austerity and therefore in keeping unemployment high.
That’s not what they say, of course. Talk to almost any tentacle of the Peterson octopus, and he or she will say “Of course I’m against spending cuts in a depressed economy — in fact, I’m for more stimulus.” But this will be followed by a declaration that such stimulus must be accompanied by an agreement on long-term deficit reduction. Confidence, don’t you know. See, for example, Robert Rubin’s latest.
And the point is that given America’s current political situation, long-run deficit reduction is simply not on the table except to the extent that it takes place by controlling health costs (which actually is going pretty well.) Democrats are willing to cut a deal, trading spending cuts for tax hikes, but Republicans insist on cuts only, and in fact want more tax cuts. So no deal — and no relief from austerity.
Even the scolds have to realize this, so their anti-austerity rhetoric is empty. Objectively — and I think knowingly — they are on the side of higher unemployment.
Oggettivamente a favore della disoccupazione
Jonathan Chait avanza un buon argomento sulle Cassandre del deficit: qualsiasi cosa possano dire, hanno in pratica giocato un ruolo chiave nel promuovere l’austerità della finanza pubblica nel breve termine, e di conseguenza nel tenere alta la disoccupazione.
Non è questo quello che loro dicono, naturalmente. Parlate quasi con ogni tentacolo della piovra di Peterson e vi dirà “Naturalmente io sono contro i tagli alla spesa in un’economia depressa – in sostanza, io sono a favore di misure di sostegno all’economia”. Ma questo sarà seguito da una dichiarazione per la quale tali misure di sostegno dovranno essere accompagnate da un accordo su una riduzione del deficit nel lungo periodo. Da ultimo, si veda ad esempio Robert Rubin.
Ed il punto è che, data la attuale situazione politica in America, una riduzione del deficit sul lungo periodo semplicemente non è sul tavolo, se non nella forma di un controllo dei costi sanitari (che per la verità sta andando piuttosto bene). I Democratici vogliono fare un accordo, tagliare le spese di rappresentanza al posto di aumenti delle tasse, ma i repubblicani insistono solo sui tagli, e di fatto vogliono maggiori sgravi fiscali. Dunque, nessun accordo – e nessuna attenuazione dell’austerità.
Anche le Cassandre del deficit lo devono capire, e per questo la loro retorica contro l’austerità è vuota. Obiettivamente – e penso comprensibilmente – sono dalla parte di una disoccupazione maggiore.
By mm
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