gennaio 2014 Archive

L’imperativo populista, di Paul Krugman (New York Times 23 gennaio 2014)

Nel prossimo "Discorso sullo Stato dell'Unione" Obama dovrebbe, secondo molti, mettere al centro il tema della ineguaglianza dei redditi. In America, in effetti, esistono due principali problemi strettamente legati: quello delle ineguaglianze e quello di una politica economica che aggredisca la disoccupazione con maggiore spesa pubblica. Come mostrano sondaggi recenti, il consenso ad Obama sul primo punto è elevato, mentre sono molti meno gli americani che si intendono di macroeconomia. Obama non farà peccato a insistere sul primo tema: dire le cose più popolari è sacrosanto, se il fine è quello di fare le cose giuste.

Tutte le cose nuove sono a loro volta vecchie (blog di Paul Krugman, 23 gennaio 2014)

[1] Il prossimo annunciato discorso di Obama, che Krugman ha commentato ex ante nel New York Times di questi giorni. [2] Letteralmente “to give you ...

L’eutanasia del rentier (blog di Paul Krugman, 22 gennaio 2014)

Il Washington Post si “de-Kleinizza” (21 gennaio 2014)

[1] Come è noto, Ezra Klen in questi anni è stato un interlocutore costante dei posts di Krugman. Eccolo:           [2] ...

Far andare le economie sulla sabbia (21 gennaio 2014)

A proposito di Kim Guadagno (20 gennaio 2014)

[1] Che “crack” abbia nel contesto questo significato non ne sono certo. [2] 60 Minutes è un programma televisivo statunitense di attualità, in onda sul ...

Oggettivamente a favore della disoccupazione (20 gennaio 2014)

Ricchi senza merito, di Paul Krugman (New York Times, 19 gennaio 2014)

Si fanno i salti mortali per eludere la sostanza del problema delle crescente ineguaglianza nel capitalismo americano, che sta mettendo a repentaglio l'idea stessa di una società della 'classe media'. A parte le falsificazioni vere e proprie, la strategia più frequente consiste nel parlare dell'andamento dei redditi del 20 per cento della popolazione benestante, nel migliore dei casi del 5 per cento. Ma costoro - il caso, ad esempio, di una famiglia di due professionisti ben retribuiti - non sono i veri 'vincenti'. Chi ha goduto, dagli anni '70 ad oggi, della grande disuguaglianza è l'1 per cento dei più ricchi, che ha quadruplicato i propri redditi. E lo ha fatto senza merito, così come, sul lato opposto, i più poveri sono scesi nella scala sociale non perchè se lo siano meritati, ma perchè le opportunità di istruzione e di lavoro sono crollate.

Il Pirata Roberts Patacca (19 gennaio 2014)

[1] Anzitutto una avvertenza: questo post potrebbe sembrare una stranezza, se non si ha un po’ di pazienza nel comprenderlo. Ma si badi che il ...

Le ricerche sull’ineguaglianza di Picketty – Saez. 14 Gennaio 2014  

Ho pensato che poteva essere utile sintetizzare i principali risultati delle ricerche sull’ineguaglianza dei redditi – negli Stati Uniti e in altre nazioni avanzate – ...

Il mito del ricco meritevole (18 gennaio 2014, blog di Krugman)

[1] La tabella mostra, in relazione al periodo dal 1979 al 2007, nelle prime quattro posizioni i quintili “bottom”, cioè l’80 per cento dei redditi ...

Un nuovo modello per una nuova Europa, di Martin N. Baily e Pål Erik Sjåtil (Project Syndicate, 17 gennaio 2014)

Perchè parliamo dell’1 per cento (17 gennaio 2014)

[1] Questa espressione è davvero buffa; non si trova se non nel solito UrbanDictionary, che la definisce come “l’arte delle persone grasse di procreare con ...

Le crisi scintillanti (17 gennaio 2014)

La ragione per una migliore (misurazione della) Disoccupazione (17 gennaio 2014)

[1] Traduco “tasso di disoccupazione complessivo” per analogia a come trovo spesso tradotto in italiano “headline inflation” (in opposizione a “core inflation”, che è invece ...

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