Feb 13, 6:33 pm
Three somehow related stories of the day:
1. Brent Bozell’s Media Research Center is an important part of the machinery that has, for the most part, successfully intimidated the news media into adopting a right-wing slant. (I’ve faced mass mailings, concerted attacks on my university email, and so on.) But Jim Romenesko finds something interesting: Bozell doesn’t write his own columns or books, forcing a staffer to do it.
2. The Koch brothers have been running ads in Louisiana with distressed citizens facing ruination from Obamacare. But the people in the ads are all paid actors.
3. Best of all is the news from The Can Kicks Back, which is a Bowles-Simpson-run outfit that was supposed to be the youth arm of Fix the Debt. It has always been an astroturf operation, and a clumsy one at that, doing things like hiring dancers to stage fake flash mobs and placing identical ghostwritten articles in college newspapers. Now, The Can Kicks Back’s campaign against debt is running into trouble, because it’s, um, running out of money.
What these stories have in common is that they show how much of what passes for genuine expression of public concern is really just a bought and paid-for (or, in the case of The Can, not sufficiently paid-for) front for plutocratic priorities.
Falsificazioni
Tre storie del giorno in qualche modo collegate:
1 . Il Media Research Center di Brent Bozell è un pezzo importante del meccanismo che ha, per la maggior parte con successo, intimidito i media dei notiziari ad adottare una tendenza di destra (io devo fare i conti con invii massicci di mail, con attacchi combinati sulla mia email universitaria, e così via). Ma Jim Romanesko scopre qualcosa di interessante: Bozell non scrive i suoi articoli ed i suoi libri per conto suo, costringe un collaboratore a farlo.
2 . I Fratelli Koch hanno mantenuto attività di propaganda in Louisiana su cittadini sconvolti che si trovano di fronte alla rovina a seguito della riforma della assistenza di Obama. Ma i personaggi sugli spot pubblicitari sono tutti attori pagati.
3 . La notizia più bella viene da The Can Kicks Back [1], che è un gruppo della serie di Bowles-Simpson [2] che si pensava rappresentasse il braccio armato giovanile di Fix the Debt [3]. Si è sempre trattato di una operazione artificiale [4], ed anche di quelle maldestre, che fa cose come assumere ballerini per inscenare masse improvvisate di individui e piazzare articoli scritti a pagamento e tutti uguali sui giornali universitari. Ora, la campagna contro il debito di The Can Kicks Back è nei guai, guarda un po’, perché hanno esaurito i soldi.
Quello che queste storie hanno in comune è che mostrano come una buona parte di quello che passa per genuina espressione della preoccupazione dell’opinione pubblica è solo una facciata, acquistata e foraggiata a favore delle priorità dei plutocrati (nel caso di The Can, non pagata abbastanza).
[1] L‘espressione “kick the can down the road” – letteralmente ‘calciare il barattolo per la strada’ – ha il senso di ‘perder tempo, dilazionare, tirarla alle lunghe’. In questo caso, letteralmente sarebbe un barattolo che torna indietro. Ma “kick back” può anche significare prenderla facile, rilassarsi, nel qual caso sarebbe un barattolo che si rilassa. Probabilmente il senso è una ironia nei confronti del Governo che si suppone non faccia niente per il debito, neanche dar calci ad un barattolo.
[2] I due copresidenti di una commissione sul debito, a suo tempo voluta da Obama – il primo democratico ed il secondo repubblicano – che si erano caratterizzati per una valutazione del tutto allarmistica della situazione finanziaria, poi smentita dai fatti abbastanza nettamente.
[3] Associazione e gruppo di pressione in tema di deficit e di austerità, composto da opinionisti, economisti e politici.
[4] Strana l’origine del termine ‘astroturf’ – “campo erboso come quello dell’Astro’, dove ‘Astro’ è un campo di baseball in Texas, che fu il primo nel quale si utilizzò un sostituto in plastica dell’erba. Ma lo “astroturfing”, con un evidente procedimento di astrazione è diventato ‘un termine coniato negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni ottanta del XX secolo: nell’ambito del marketing, esso definisce la creazione a tavolino del consenso proveniente dal basso, della memoria o della storia pregressa di un’idea, un prodotto o comunque qualsiasi bene oggetto di propaganda (bene di consumo, candidato alle elezioni, etc.). La tecnica di astroturfing si affida spesso a persone retribuite affinché esse producano artificialmente un’aura positiva intorno al bene da promuovere.’ (Wikipedia) I Fratelli Koch – magnati che si dedicano al finanziamento di varie attività della destra americana – tra l’altro sono specializzati in “astroturfing”. Ad esempio, è ‘astroturfing’ il gruppo ‘American for prosperity’, peraltro generoso nel finanziamento del Tea Party.
By mm
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