Blog di Krugman

Grandi bugie naturali (24 febbraio 2014)

 

Feb 24, 1:27 pm

Natural Big Lies

I’ve been doing some more Fed transcript readings, and noticing how implausible everyone found it that what did happen, could happen. And I have a small insight as I remember the days of bubble denial. It involves a violation of Godwin’s Law, but in a good cause.

Background: One of the really striking insights I gained from Robert Shiller is his notion that bubbles are natural Ponzi schemes — Ponzi schemes without a Ponzi schemer. What happens is that early buyers make money, drawing in more buyers, who drive prices up and allow people to make even more money, and it just keeps on growing for years. After a while, people insisting that the prices make no sense start to look stupid, and are tuned out — and so it’s a great shock when the bubble runs out of suckers and deflates.

So, my insight: while the process of bubble inflation is a natural Ponzi scheme, a thoroughly inflated bubble is a natural Big Lie — that is, a lie so audacious nobody will believe that anyone would dare to invent it. When you have something like this:

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the notion that it’s all a bubble, that market prices could be that far off fundamentals, stretches belief. What? You think home prices in California could fall in half? That’s crazy!

And this cognitive difficulty is reinforced by herd behavior: you don’t want to be the guy shouting that the sky is falling when everyone else who matters is treating it as a minor correction at most.

And so it was very difficult, even once the bubble began popping, for Fed officials (and others) to wrap their minds both around the scale of the housing bust and the financial implications of that bust.

24 febbraio 2014

Grandi bugie naturali

 

Sto facendo alcune altre letture dei verbali della Fed, e noto come tutti trovassero implausibile che ciò che stava accadendo potesse accadere. E mi viene una piccola intuizione al ricordo dei giorni della negazione della bolla. Essa riguarda una violazione della legge di Godwin [1], ma in senso buono.

Un passo indietro: una delle intuizioni veramente sorprendenti che ho acquisito da Robert Shiller è il concetto che le bolle sono degli ‘schemi Ponzi’ naturali – ovvero degli schemi Ponzi senza che vi sia un responsabile dello schema Ponzi [2]. Quello che succede è che i compratori iniziali producono denaro, attraendo nuovi compratori, che spingono in alto i prezzi e consentono alla gente di produrre altro denaro ancora, e tutto ciò semplicemente continua a crescere per anni. Dopo un certo periodo, la gente stabilisce che il fatto che i prezzi non abbiano alcun senso comincia ad apparire stupido, ed è indotta a perdere l’attenzione – e c’è così una grande impressione quando la bolla sfugge di mano ai gonzi e sgonfia.

Dunque, la mia intuizione: se il processo di una inflazione da bolla è uno schema Ponzi naturale, una bolla scrupolosamente alimentata è una grande bugia naturale – vale a dire, una bugia così audace che nessuno potrà mai credere che ci sia stato qualcuno che abbia osato inventarla. Quando succede qualcosa come nel diagramma seguente:

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l’idea che sia tutta una bolla, che i prezzi di mercato potrebbero a tal punto essere lontani dai fondamentali, prolunga la fiducia. “Cosa? Si pensa che i prezzi degli immobili in California potrebbero cadere della metà? Ma è pazzesco.”

E questa difficoltà cognitiva è rafforzata da un comportamento da gregge: non si vuole apparire come quel tizio che urlava che il cielo stava cadendo, nel mentre tutti gli altri che contavano al massimo la consideravano una correzione secondaria.

E così è stato molto difficile, persino una volta che la bolla cominciò a scoppiare, per i dirigenti della Fed (e per altri) capacitarsi sia delle dimensioni del disastro immobiliare che delle conseguenze finanziarie di quel disastro.



[1] La ‘Legge di Godwin’ è una strana risultanza di una analisi statistica, secondo la quale in una discussione sulla rete complessiva globale che include una infinità di server (Usenet), tutte le volte che compare un riferimento ad Hitler o al nazismo, questo comporta che la discussione è sul punto di chiudersi. Introdurre il tema del nazismo equivale di norma a chiudere ogni dibattito.

In riferimento al contenuto di questo post, la violazione di tale legge mi pare consista appunto nel fatto che non sempre un argomento ‘off limits’, o se si vuole in una certa misura paradossale, ‘spenge’ un comportamento … Ci sono paradossi che si impongono per il loro realismo, che dipende soltanto dal fatto che in molti li trovano sempre più realistici.

[2] Charles Ponzi era un signore italo americano – nasce a Lugo di Romagna, trascorre l’adolescenza a Parma, trova lavoro alle Poste, si iscrive alla Sapienza di Roma e poi emigra a Boston – che agli inizi  del secolo scorso, negli Stati Uniti, concepì una vasta – come spesso si chiama – ‘catena di S. Antonio’, inducendo molte persone  a versare soldi con la promessa di trarne successivamente un vantaggio. In realtà la sua storia è abbastanza complessa – si snoda tra il Canada, gli Usa, varie galere, la Florida, il ritorno in Italia, il Brasile – e per averne un’idea si può leggere la voce su Wikipedia.

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