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La balla degli orrori della assistenza sanitaria, di Paul Krugman (New York Times 23 febbraio 2014)

 

Health Care Horror Hooey

FEB. 23, 2014 Paul Krugman

 

Remember the “death tax”? The estate tax is quite literally a millionaire’s tax — a tax that affects only a tiny minority of the population, and is mostly paid by a handful of very wealthy heirs. Nonetheless, right-wingers have successfully convinced many voters that the tax is a cruel burden on ordinary Americans — that all across the nation small businesses and family farms are being broken up to pay crushing estate tax liabilities.

You might think that such heart-wrenching cases are actually quite rare, but you’d be wrong: they aren’t rare; they’re nonexistent. In particular, nobody has ever come up with a real modern example of a family farm sold to meet estate taxes. The whole “death tax” campaign has rested on eliciting human sympathy for purely imaginary victims.

And now they’re trying a similar campaign against health reform.

I’m not sure whether conservatives realize yet that their Plan A on health reform — wait for Obamacare’s inevitable collapse, and reap the political rewards — isn’t working. But it isn’t. Enrollments have recovered strongly from the law’s disastrous start-up; in California, which had a working website from the beginning, enrollment has already exceeded first-year projections. The mix of people signed up so far is older than planners had hoped, but not enough so to cause big premium hikes, let alone the often-predicted “death spiral.”

And conservatives don’t really have a Plan B — in their world, nobody even dares mention the possibility that health reform might actually prove workable. Still, you can already see some on the right groping toward a new strategy, one that relies on highlighting examples of the terrible harm Obamacare does. There’s only one problem: they haven’t managed to come up with any real examples. Consider several recent ventures on the right:

 

■ In the official G.O.P. response to the State of the Union address, Representative Cathy McMorris Rodgers alluded to the case of “Bette in Spokane,” who supposedly lost her good health insurance coverage and was forced to pay nearly $700 more a month in premiums. Local reporters located the real Bette, and found that the story was completely misleading: her original policy provided very little protection, and she could get a much better plan for much less than the claimed cost.

■ In Louisiana, the AstroTurf (fake grass-roots) group Americans for Prosperity — the group appears to be largely financed and controlled by the Koch brothers and other wealthy donors — has been running ads targeting Senator Mary Landrieu. In these ads, we see what appear to be ordinary Louisiana residents receiving notices telling them that their insurance policies have been canceled because of Obamacare. But the people in the ads are, in fact, paid actors, and the scenes they play aren’t re-enactments of real events — they’re “emblematic,” says a spokesman for the group.

 

 

■ In Michigan, Americans for Prosperity is running an ad that does feature a real person. But is she telling a real story? In the ad, Julia Boonstra, who is suffering from leukemia, declares that her insurance has been canceled, that the new policy will have unaffordable out-of-pocket costs, and that “If I do not receive my medication, I will die.” But Glenn Kessler of The Washington Post tried to check the facts, and learned that thanks to lower premiums she will almost surely save nearly as much if not more than she will be paying in higher out-of-pocket costs. A spokesman for Americans for Prosperity responded to questions about the numbers with bluster and double-talk — this is about “a real person suffering from blood cancer, not some neat and tidy White House PowerPoint.”

 

Even supporters of health reform are somewhat surprised by the right’s apparent inability to come up with real cases of hardship. Surely there must be some people somewhere actually being hurt by a reform that affects millions of Americans. Why can’t the right find these people and exploit them?

The most likely answer is that the true losers from Obamacare generally aren’t very sympathetic. For the most part, they’re either very affluent people affected by the special taxes that help finance reform, or at least moderately well-off young men in very good health who can no longer buy cheap, minimalist plans. Neither group would play well in tear-jerker ads.

 

No, what the right wants are struggling average Americans, preferably women, facing financial devastation from health reform. So those are the tales they’re telling, even though they haven’t been able to come up with any real examples.

Hey, I have a suggestion: Why not have ads in which actors play Americans who have both lost their insurance thanks to Obamacare and lost the family farm to the death tax? I mean, once you’re just making stuff up, anything goes.

 

La balla degli orrori della assistenza sanitaria, di Paul Krugman

New York Times 23 febbraio 2014

 

 

Ricordate la “tassa della morte”? La tassa sugli immobili è davvero letteralmente una tassa per milionari – una tassa che riguarda soltanto una minoranza minuscola della popolazione, pagata da una manciata di eredi ricchissimi. Nondimeno, la destra è riuscita a convincere molti elettori che essa è un peso insopportabile sugli americani comuni – che dappertutto nel paese, piccole imprese ed aziende familiari agricole stanno per essere sopraffatte dal pagamento dei debiti derivanti dalla crudele tassa sugli immobili.

Voi penserete che tali casi strazianti siano abbastanza rari, ma siete in errore: non ne esiste uno. In particolare, non è mai venuto fuori nessuno con un esempio di una azienda agricola familiare venduta per far fronte alla tassa sugli immobili. Tutta la campagna sulla “tassa della morte” si fonda sul provocare umana partecipazione per vittime puramente immaginarie.

E ora stanno montando una campagna analoga sulla riforma sanitaria.

Io non sono certo che i conservatori abbiano ancora compreso che il loro Piano A sulla riforma sanitaria – attendere l’inevitabile collasso della riforma della assistenza di Obama e raccoglierne i benefici politici – non sta funzionando. Ma non sta funzionando. Dal momento dell’avvio disastroso della legge [1], le iscrizioni si sono fortemente riprese; in California, che aveva un sito web funzionante, le iscrizioni hanno già superato le previsioni relative al primo anno. Gli individui iscritti hanno sinora un’età media superiore rispetto a quanto i programmatori avessero sperato, ma non in modo tale da provocare grandi picchi nei costi assicurativi, per non dire della frequentemente prevista “spirale fatale” [2].

E i conservatori non hanno davvero un Piano B – nel loro mondo nessuno osa neppure menzionare la possibilità che la riforma sanitaria possa rivelarsi in grado di funzionare. Ciononostante, vi siete già accorti che qualcuno a destra sta andando avanti a tentoni alla ricerca di una nuova strategia, di qualcosa che si basi sugli esempi illuminanti del danno terribile prodotto dalla riforma di Obama. C’è un solo problema: non sono nelle condizioni di venir fuori con un qualsiasi esempio reale. Si considerino varie recenti avventure della destra:

1- Nella risposta ufficiale del Partito Repubblicano al Discorso sullo Stato dell’Unione, la congressista Cathy McMorris Rodgers si è riferita al caso di “Bette in Spokane”, che si diceva avesse perduto la sua buona assicurazione sanitaria e fosse costretta a pagare 700 dollari in più di premio assicurativo mensile. Cronisti locali hanno localizzato la vera Bette, ed hanno scoperto che la storia era completamente senza senso: la sua polizza originaria forniva una protezione modestissima, ed ella avrebbe potuto ottenere un miglior programma per un costo molto minore di quello indicato [3].

2- In Louisiana, il gruppo Americani per la Prosperità, un gruppo che organizza eventi propagandistici a pagamento, senza radici tra la gente [4] – gruppo che sembra largamente finanziato e controllato dai fratelli Koch [5] e da altri ricchi donatori – ha messo in circolazione avvisi pubblicitari che prendono di mira la Senatrice Mary Landrieu [6]. In questi avvisi, si vedono quelli che sembrano normali cittadini della Louisiana mentre ricevono la notizia per la quale che le loro polizze assicurative sarebbero state cancellate dalla riforma sanitaria di Obama. Ma gli individui negli avvisi sono, di fatto, comparse a pagamento e le scene che recitano non sono arrangiamenti di eventi reali – sono “emblematiche”, come si è espresso un portavoce del gruppo.

3- In Michigan, gli Americans for Prosperity mettono in circolazione una propaganda che mostra una persona vera. Ma costei racconta anche una storia vera? Nella propaganda, Julia Boonstra, che soffre di leucemia, dichiara che la sua assicurazione è stata cancellata, che la nuova polizza ha insostenibili costi supplementari e che “se non riceverò le mie cure, morirò”. Ma Glenn Kessler di The Washington Post ha appurato i fatti, ed ha appreso che, grazie ai premi più bassi, ella quasi certamente risparmierà altrettanto se non di più di quello che pagherà in più alti costi supplementari. Un portavoce di  Americans for Prosperity ha risposto alle domande sui dati con un linguaggio ambiguo e da smargiasso – questa, ha detto, è “una persona vera che soffre di un cancro al sistema sanguigno, non un pulito e azzimato utilizzatore di PowerPoint della Casa Bianca”.

Persino i sostenitori della riforma sanitaria sono in qualche modo sorpresi per la apparente incapacità della destra di presentare casi reali di difficoltà. Sicuramente ci devono essere da qualche parte persone che sono state effettivamente colpite da una riforma che interessa milioni di americani. Perché la destra non trova questi individui e non sfrutta i loro casi?

La risposta più probabile è che coloro che veramente ci rimettono dalla riforma sanitaria non sono simpaticissimi. Per la maggior parte essi sono o individui molto ricchi colpiti dalla tassazione speciale che contribuisce alla riforma sanitaria, o giovani almeno moderatamente benestanti e in buona salute che non possono più acquistare programmi assicurativi economici e minimalisti. Entrambi i gruppi non sono molto adatti per avvisi pubblicitari strappa-lacrime.

No, quello che la destra vuole sono gli  americani medi che combattono ogni giorno, preferibilmente donne, dinanzi alla devastazione finanziaria derivante dalla riforma sanitaria. Sono quelli i racconti che sono interessati a raccontare, anche se non sono stati capaci di venir fuori con un solo esempio reale.

Ma guarda, mi viene un’idea: perché non usare avvisi pubblicitari nei quali attori imitano gli americani che hanno perso l’assicurazione grazie alla riforma sanitaria di Obama ed anche l’impresa agricola familiare, grazie alla ‘tassa della morte’? Voglio dire, una volta che  si mette insieme la roba che capita, tutto serve.



[1] La nota vicenda del non funzionamento del sito federale per le registrazioni al nuovo sistema sanitario, che è rimasto per alcuni mesi in panne.

[2] Vale a dire che la percentuale di persone giovani è sufficientemente elevata. La possibilità che i giovani non si iscrivessero o che si iscrivessero più tardi possibile – nonostante che la assicurazione sanitaria sia ora un obbligo – veniva considerato un test importante. I soggetti giovani, ovviamente, sono anche quelli mediamente in buona salute e dunque incidono fortemente negli equilibri finanziari del sistema assicurativo. Pochi giovani significherebbero molti costi per le assicurazioni e polizze più costose per coloro che si iscrivono. La “spirale fatale auspicata dalla destra era appunto: pochi giovani iscritti, costi più elevati per le assicurazioni, premi assicurativi più alti e collasso finale.

[3] La storia è che la signora “Bette, coniugata Spokane” non voleva in alcun modo rivolgersi allo ‘sportello’ istituito dalla riforma di Obama e si era arrangiata nella ricerca per suo conto.

[4] Lo stranissimo termine “astroturf” – che significa campo da gioco sintetico, dove Astro è la denominazione di  un campo del genere, pare il primo nella storia del baseball – è stato passato al linguaggio politico, ad indicare quelle organizzazioni che collocano iniziative propagandistiche a pagamento, e in particolare inscenano manifestazioni e raduni a pagamento, che i media diffondono poi come reali.

[5] Forse i più noti finanziatori della destra americana.

[6] Senatrice democratica, figlia del Sindaco di New Orleans.

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