Blog di Krugman

Le riforme strutturali sono l’ultimo rifugio dei birbanti (21 febbraio 2014)

 

Feb 21, 8:02 am

Structural Reform is the Last Refuge of Scoundrels

OK, let’s be clear: I’m in favor of structural reform (as long as it’s the right kind of reform). I’m also in favor of peace, kindness, and good coffee for everyone.

But when I see influential people calling for structural reform as the universal answer to all economic problems, I get angry.

Hence my morning ire at the OECD.

Some background: the OECD is definitely one of the bad guys of this crisis. Back in 2010, it not only enthusiastically endorsed fiscal austerity, it demanded sharply higher interest rates too. When austerity and inadequate monetary stimulus led Europe to an economic performance now in line with that of the 1930s, the OECD warned vociferously against any change in course.

Now, with growth terrible and disinflation-heading-toward-deflation a real threat — largely thanks to the tight fiscal and inadequate monetary policies the OECD cheered on — the OECD warns that things don’t look good. And the answer is … structural reform!

I’m sorry: This may sound serious, but it’s intellectually lazy and cowardly.

 

Le riforme strutturali sono l’ultimo rifugio dei birbanti

 

E va bene, cerchiamo di essere chiari: io sono favorevole alla riforme strutturali (nella misura in cui sono il giusto genere di riforme). Allo stesso tempo sono a favore della pace, della cortesia e di un buon caffè per tutti.

Ma quando vedo persone influenti che si pronunciano per riforme strutturali come una risposta universale ai problemi economici, mi arrabbio.

Da qua la mia ira mattutina nei confronti dell’OCSE.

Un passo indietro: l’OCSE è senza alcun dubbio uno tra i pessimi soggetti di questa crisi. Nel passato 2010, essa non solo appoggiò entusiasticamente l’austerità della finanza pubblica, chiese anche che i tassi di interesse si alzassero bruscamente. Quando l’austerità ed un inadeguato stimolo monetario condussero l’Europa ad una prestazione economica oggi in linea con gli anni Trenta, l’OCSE mise in guardia rumorosamente contro ogni cambiamento di indirizzo.

Ora, con una crescita molto negativa ed una minaccia reale di disinflazione-che-volge-alla-deflazione – in gran parte grazie alle politiche monetarie inadeguate e di restrizione della finanza pubblica per le quali l’OCSE aveva fatto il tifo – l’OCSE mette in guardia perché le cose non vanno bene. E la risposta è … riforme strutturali!

Spiacente: può sembrare serio, ma è intellettualmente pigro e vile.

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