Blog di Krugman

Crescita contro distribuzione: “Hunger games” (28 marzo 2014)

 

Mar 28, 10:06 am

Growth Versus Distribution: Hunger Games

It’s fairly common for conservative economists to try and shout down any discussion of income distribution by claiming that distribution is a trivial matter compared with the huge gains from economic growth. For example, Robert Lucas:

Of the tendencies that are harmful to sound economics, the most seductive, and in my opinion the most poisonous, is to focus on questions of distribution.

The usual answer to this is to point out that we don’t actually know much about how to produce rapid economic growth — conservatives may think they know (low taxes and all that), but there is no evidence to back up their certainty. And on the other hand, we know how to make a big difference to income distribution, especially how to reduce extreme poverty. So why not work on what we know, as at least part of our economic strategy?

But even this argument may be conceding too much. A new study finds that in poor and lower-middle-income countries, one of the most crucial aspects of well-being, child malnutrition, isn’t helped at all by faster growth:

An increase in GDP per capita resulted in an insignificant decline in stunting. And when the researchers compared the changes in GDP to the changes in the number of wasting and underweight children, there was no correlation at all.

“It wasn’t that [the association] was just weak or small,” Subramanian told Shots. That was the case, he said, especially for stunting. More striking was the fact that the effect overall “was just practically zero.” He says things like unequal income distribution and lack of efficient implementation of public services are possible causes.

Yes, rapid growth is good, but it doesn’t solve all problems even if you know how to make it happen, which you don’t.

 

Crescita contro distribuzione: “Hunger games” [1]

 

E’ abbastanza comune tra gli economisti conservatori cercare di tacitare ogni discussione sulla distribuzione del reddito con l’argomento secondo il quale la distribuzione sarebbe un aspetto banale, a confronto con i grandi guadagni che derivano dalla crescita economica. Per esempio, Robert Lucas:

“Tra le tendenze che sono dannose per una sana teoria economica, la più seducente, e secondo il mio giudizio la più velenosa, è quella che si concentra sui temi della distribuzione.”

A questo di solito si risponde mettendo in evidenza che in verità non sappiamo granché su come produrre crescita economica – i conservatori possono pensare di saperlo (basse tasse e tutto il resto), ma non c’è alcuna prova a sostegno delle loro certezze. E, sull’altro lato, sappiamo come realizzare una importante differenza nella distribuzione del reddito, specialmente come ridurre la povertà estrema. Perché, dunque, non lavorare su quello che conosciamo, almeno come una parte della nostra strategia economica?

Ma può darsi che anche questo argomento conceda troppo. Un nuovo studio scopre che nei paesi poveri e di redditi medio-bassi, uno degli aspetti fondamentali del benessere, la malnutrizione dei bambini, non è affatto aiutato da una crescita più rapida:

Un incremento del PIL pro-capite ha avuto conseguenze sulla crescita [2] insignificanti. E quando i ricercatori hanno confrontato i mutamenti nel PIL con i cambiamenti nel numero dei bambini debilitati e sotto peso, non risultava affatto alcuna correlazione.

“(Quella correlazione) non era soltanto debole o modesta”, ha detto Subramanian a ‘Shots’ [3]. In particolare, questo era il caso per gli aspetti della crescita. Ma è stato più impressionante il fatto che l’effetto complessivo ‘è stato proprio praticamente nullo’.” Egli sostiene che cose come l’ineguale distribuzione del reddito e il mancato potenziamento dei servizi pubblici sono le possibili cause.

Si, la crescita rapida è una buona cosa, ma non risolve tutti i problemi anche se sapete come renderla possibile, cosa che in effetti non sapete.

 



[1] Hunger Games (The Hunger Games) è un romanzo per ragazzi scritto da Suzanne Collins. Il romanzo è ambientato in un Nord America post apocalittico. Protagonista è la sedicenne Katniss Everdeen, che vive nella terra di Panem, divisa in Distretti e governata da un regime totalitario con sede a Capitol City. In seguito ad un passato tentativo di rivolta, ogni anno da ciascun distretto vengono scelti un ragazzo e una ragazza per partecipare agli Hunger Games, un combattimento mortale trasmesso in televisione.

z 67

[2] Dei bambini. “To stunt” significa prevenire od impedire la crescita e lo sviluppo, ma la azione correlata a quel verbo indica l’atto o l’esempio del crescere. Un’altro ‘stunt’ significa ‘acrobazia’.

[3] S.V. Subramanian è un epidemiologo della Università di Harvard che è stato intervistato  dal blog “Shots”.

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