Mar 26, 1:00 pm
Noah Smith has the definitive piece on what’s wrong, so far, with the new FiveThirtyEight. For all the big talk about data-driven analysis,what it actually delivers is sloppy and casual opining with a bit of data used, as the old saying goes, the way a drunkard uses a lamppost — for support, not illumination. Smith:
In sum, this so-called “data-driven” website is significantly less data-driven (and less sophisticated) than Business Insider or Bloomberg View or The Atlantic. It consists nearly entirely of hedgehoggy posts supporting simplistic theories with sparse data and zero statistical analysis, making no quantitative predictions whatsoever. It has no relationship whatsoever to the sophisticated analysis of rich data sets for which Nate Silver himself has become famous.
The problem with the new FiveThirtyEight is not one of data vs. theory. It is one of “data” the buzzword vs. data the actual thing.
So what would real data-driven reporting look like (beyond what goes on at the sites Noah mentions, and also at the Times)? Well, here’s an example: Charles Gaba’s ACASignups.net. Gaba, a website developer, realized that nobody was systematically keeping track of enrollment data for Obamacare, and has turned himself into one-stop shopping on the law’s progress. And he really fills a need: when you read news reports on Obamacare, you can tell right away which reporters have been reading Gaba and know what’s happening and which reporters are relying solely on official announcements — or, worse, dueling political spin.
For the record, Gaba’s take on the program so far is fairly optimistic: he projects 6.3 million signups by March 31, and has very carefully debunked claims that the vast majority of those signing up were previously insured. But the main point is that he’s filling a niche by using a lot more data than the mainstream media. That’s what we thought Nate Silver would be doing, and maybe he eventually will. But for now, Gaba is the model.
Dati come slogan. Dati come sostanza.
Noah Smith scrive la parola fine su quello che, almeno sinora, è sbagliato nel nuovo blog FiveThirtyEight. Perché tutto il gran parlare sulla analisi guidata dai dati, quello che effettivamente ci consegna è una opinione trasandata e casuale sulla base di un po’ di dati usati. Come dice il vecchio proverbio, il modo in cui un ubriacone utilizza il lampione – per sostegno, non per illuminazione. Smith:
“Insomma, questo cosiddetto sito web “che si ispira ai dati” è in modo significativo molto meno ispirato ai dati (e meno sofisticato) di Business Insider, o di Bloomberg View o di The Atlantic. Consiste quasi per intero di posts a ‘mo’ di porcospino [1]’ che sostengono analisi semplicistiche con qualche numero e nessuna analisi statistica, in nessun modo avanzando previsioni quantitative. Non ha alcuna relazione con le sofisticate analisi, ricche di sofisticate serie di dati per le quali lo stesso Nate Silver è diventato famoso.
Il problema con il nuovo ‘FiveThirtyEight’ non è quello dei dati contro la teoria. E’ quello dei ‘dati’ come parola di moda contro i dati come cosa seria.”
Dunque, a cosa dovrebbe somigliare un giornalismo che si ispira ai dati (oltre a ciò che appare sui siti che Noah menziona, ed anche sul Times)? Ebbene, ecco un esempio: il blog ACASignups.net di Charles Gaba. Gaba, un programmatore di siti web, ha compreso che nessuno stava sistematicamente seguendo i dati sulle registrazioni al nuovo sistema sanitario previsto dalla riforma di Obama, e si è egli stesso trasformato in una sede interamente dedicata agli sviluppi della legge. Ed ha realmente coperta una esigenza: quando si leggono resoconti giornalistici sulla riforma di Obama, si può dire subito quali giornalisti hanno letto Gaba e conoscono cosa sta accadendo e quali stanno solo basandosi sugli annunci ufficiali – o peggio, sono in contesa con interpretazioni politiche.
Per la cronaca, sinora la posizione di Gaba sul programma (di riforma sanitaria) è discretamente ottimistica: egli prevede 6,3 milioni di iscrizioni per il 31 marzo, ad ha assai scrupolosamente smentito le pretese secondo le quali quelli che si iscrivono erano precedentemente assicurati. Ma il punto principale è che egli sta riempiendo un vuoto, usando molti più dati di quelli dei media delle tendenze principali. Quello che pensavamo che avrebbe fatto Nate Silver, e che forse alla fine farà. Ma per adesso, il modello è Gaba.
[1] Cosa sia lo stile del porcospino (e quello presunto opposto della volpe) lo si legge nei post precedenti sul tema del nuovo blog di Nate Silver, che per primo aveva usato la similitudine dei due animali per indicare il metodo prescelto nella nuova iniziativa informativa.
By mm
E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"