Mar 23, 11:01 am
The most important paper at the Brookings Panel was probably Krueger et al on the long-term unemployed, which basically confirmed what we’re learning from a number of sources: it’s really hard to get employers to look at people who have been out of work for an extended period, so any sustained increase in long-term unemployment tends to become permanent.
The best way to avoid this outcome, then, is to avoid prolonged periods of high unemployment.
So let me make the obvious point, just in case anyone missed it: the “pivot” of 2010 — when all the Very Serious People decided that the danger from debt trumped any and all concern for job creation — was an utter disaster, economic and human. It was even a disaster in fiscal terms, because a permanently depressed economy will cost far more in revenue than was saved by slashing the deficit by a few percent of GDP in the short term.
Now, you might think that this post should be titled The Mistake of 2010 — but that would only be appropriate if it were truly an honest error. It wasn’t. Some of the austerians were self-consciously exploiting deficit panic to promote a conservative agenda; some were slipping into deficit-scolding rather than dealing with our actual problems because it felt comfortable; some were just going along for the ride, saying what everyone else was saying. Hardly anyone in the deficit-scold camp engaged in hard thinking and careful assessment of the evidence.
And millions of people will still be paying the price for that casual irresponsibility for many years to come.
Il crimine del 2010
La più importante relazione al Brookings Panel è stata probabilmente quella di Krueger ed altri sui disoccupati a lungo termine, che fondamentalmente conferma quello che sapevamo da varie fonti: è davvero difficile ottenere che i datori di lavoro guardino alle persone che sono rimaste fuori dal lavoro per un periodo prolungato, dunque un incremento duraturo della disoccupazione a lungo termine tende a diventare permanente.
Il modo migliore per evitare questo risultato, dunque, è evitare lunghi periodi di elevata disoccupazione.
Fatemi dunque dire la cosa più evidente, solo nel caso in cui qualcuno l’avesse dimenticata: il cambio di direzione del 2010 – quando tutte le Persone Molto Serie decisero che il pericolo derivante dal debito surclassava qualsiasi preoccupazione sulla creazione di posti di lavoro – fu un completo disastro, economico ed umano. Fu anche un disastro in termini di finanza pubblica, perché un’economia permanentemente depressa costerà nel breve termine molto di più in minori entrate di quello che verrà risparmiato con l’abbattimento del deficit per una piccola percentuale del PIL.
Ora si potrebbe pensare che questo post dovrebbe avere come titolo “L’errore del 2010” – ma quello sarebbe appropriato solo se fosse stato un errore onesto. Non è stato così. Alcuni tra i patiti dell’austerità stavano coscientemente sfruttando il panico per promuovere un programma conservatore; alcuni di loro sono scivolati tra le Cassandre del deficit piuttosto che misurarsi con i nostri problemi veri perché l’hanno sentito comodo; alcuni semplicemente si atteggiavano, dicendo quello che tutti gli altri stavano dicendo. Quasi nessuno, nel campo delle Cassandre del deficit, si impegnò in difficili pensieri ed in uno scrupoloso giudizio dei fatti.
E milioni di persone continueranno a pagare per molti anni a venire il prezzo di questa fortuita irresponsabilità.
By mm
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