Mar 7, 9:24 am
A term we really need: Center-Right In Name Only.
John Sides at The Monkey Cage — a political science blog you should be reading — takes on the often-repeated claim that America is a center-right nation, which is mainly based on polls showing many more people identifying themselves as conservatives than as liberals. He points out that if you ask people about their position on issues, as opposed to how they label themselves, the picture is reversed:
Looked at this way, almost 30 percent of Americans are “consistent liberals” — people who call themselves liberals and have liberal politics. Only 15 percent are “consistent conservatives” — people who call themselves conservative and have conservative politics. Nearly 30 percent are people who identify as conservative but actually express liberal views. The United States appears to be a center-right nation in name only.
Sides surmises that when people call themselves conservative, they’re talking about lifestyle choices — and we’re talking about their personal lifestyles, not necessarily their desire to impose their choices on others. Americans who go to church, and/or are faithful to their spouses, and/or are devoted to their children, say that they are conservative — but more often than not also favor a higher minimum wage and stronger social safety net programs.
Basically, economic conservatism has very little popular constituency. If it has often dominated policy nonetheless, that has to do with the power of organized money and the popularity of conservative ideas among the political elite.
Una nazione di CRINOs.
Un termine che ci farebbe davvero molto comodo: Centro-Destra-Solo-a-Parole.
John Sides su The Monkey Cage – un blog di politologia che dovreste leggere [1] – considera la spesso ribadita pretesa secondo la quale l’America sarebbe una nazione di centro-destra, che principalmente è basata su sondaggi che mostrano che molte persone in più si identificano con i conservatori che non con i liberals. Egli mette in evidenza che se le gente viene interrogata sulle proprie posizioni sui temi effettivi, contrariamente a come essi si classificano, il quadro si inverte:
“Considerate le cose in questo modo: quasi il 30 per cento degli americani sono “progressisti coerenti” – persone che si definiscono ‘liberals’ e sono per programmi progressisti. Solamente il 15 per cento sono “conservatori coerenti” – persone che si definiscono conservatrici e sono per programmi di conservazione. Quasi il 30 per cento sono individui che si definiscono conservatori ma esprimono effettivamente punti di vista progressisti. Gli Stati Uniti sembrano essere una nazione di centro destra solo a parole.”
Sides ipotizza che quando le persone si definiscono di orientamento conservatore, parlano di scelte sugli stili di vita – e si sta parlando dei loro personali stili di vita, non necessariamente del loro desiderio di imporre le loro scelte agli altri. Gli americani che vanno in chiesa, o che sono fedeli alle loro consorti, e che si dedicano ai loro figli, dicono di essere conservatori – ma nella maggioranza dei casi sono a favore di un salario minimo più alto e di programmi sulla rete della sicurezza sociale più forti.
Fondamentalmente, il conservatorismo economico ha una base di consensi popolari molto piccola. Se ciononostante esso ha spesso dominato la politica, ciò dipende dal potere e dalla organizzazione del capitale e dalla popolarità delle idee conservatrici tra le classi dirigenti della politica.
[1] “La gabbia della scimmia”, e questa è la pagina del blog:
By mm
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